Da Star Wars alla Scala, concerto stellare di John Williams
Sul podio della Filarmonica, anche l'inedito di Indiana Jones 5
E’ iniziato con Volo a Neverland, dalla colonna sonora di Hook-Capitan Uncino il concerto della Filarmonica della Scala diretta da John Williams e non poteva essere altrimenti, visto che per tutto il pubblico si è trattato di un viaggio della fantasia attraverso alcune delle musiche di film culto firmate dal compositore americano, vincitore di 5 premi Oscar e 52 nominations.
Famoso come una rockstar, che deve girare con le guardie del corpo, a novant’anni Williams non perde energia e si diverte con il pubblico.
Un assaggio è stata la prova aperta riservata agli under30 di ieri pomeriggio, con standing ovation continue e, al tema di Superman, il fuori programma di alcuni musicisti che, tolto il maglione, hanno mostrato la maglia blu e rossa del supereroe.
E una conferma che Williams è una rockstar è arrivata questa sera dal pubblico ‘adulto’ (che includeva il direttore musicale della Scala Riccardo Chailly e la violinista Anne Sophie Mutter) che comunque si è alzato in piedi applaudendo dopo ogni singolo brano e gli ha urlato ‘bravo’ e pure ‘Che la forza sia con te’ citando Guerre stellari di cui ha firmato le musiche.
“Lasciate che esprima la gioia e l’onore di essere qui in questo posto che rappresenta un buon iniziato” ha scherzato.
Dopo le meraviglie di Peter Pan, è toccato alla suite di Far and Away (in italiano Cuori ribelli, una colonna sonora molto migliore del film con Tom Cruise e Nicole Kidman), e poi un turbinio di Harry Potter tratto dai primi due episodi della saga del maghetto. “Tre pezzi da Harry Potter che è il più grande exploit inglese dai tempi dei Beatles’ ha detto al pubblico spiegando ciascuno dei tre.
“È bello che qui possiate ascoltare la musica senza vedere il film. Così si capisce il contributo dell’orchestra: non si possono fare film senza’. Dopo la magia di Harry Potter è stata la volta della commozione di Schindler’s List con l’assolo magistrale del primo violino della Filarmonica Francesco De Angelis, a cui Williams ha anche fatto i complimenti durante le prove.
E chiusura prima dell’intervallo con le Avventure sulla terra di E.T che hanno fatto inumidire gli occhi anche ai cuori più duri, incluse alcune maschere.
Dopo l’intervallo la seconda parte è iniziata con il volo di Superman (la marcia e il tema d’amore) e l’arrivo di Indiana Jones, che è iniziato con lo ‘Scherzo for Motorcycle and Orchestra’ dal terzo episodio ‘Indiana Jones e l’ultima crociata’. Poi è arrivato l’inedito di Helena’s Theme, dal quinto e ultimo episodio della saga, che uscirà nelle sale il prossimo anno. “Non credevo che saremmo arrivati al quinto ma ho pensato: se lo fa Harrison Ford, allora devo farlo anche io”. Infine la Rider’s March del primo episodio, I predatori dell’arca perduta.
E dopo Indiana Jones non si poteva che concludere con Guerre stellari, la colonna sonora che ha fatto conoscere Williams al grande pubblico di tutto il mondo nel 1977: il tema della Pricinpessa Leia (“quando li scrissi non ci doveva essere un sequel.
Quindi solo due anni dopo mi hanno detto che lei e Luke erano fratelli”) La stanza del trono e Finale. Ma non è bastato al pubblico a cui ha regalato come bis il tema di Yoda e l’irrinunciabile marcia imperiale.
ANSA