L’Argentina è campione per la terza volta. Leo Messi sul tetto del mondo come Maradona
I calci di rigore decidono la finalissima finita 7-5 per l'albiceleste
L’Argentina di Leo Messi è campione del mondo.
La Francia battuta ai calci di rigore 7-5
Festa in campo con la famiglia per Leo Messi. Mentre i francesi sono disperati, alcuni in lacrime, Mbappe’ incredulo in panchina, gli argentini appena laureati campioni del mondo si abbracciano in lacrime, come il loro ct Scaloni.
Solo sorrisi invece per Messi, prima raggiunto in campo dalla madre, poi dai tre figli, tutti e tre vestiti della maglia della nazionale e la scritta Messi 10 sulle spalle.
Presidente Argentina,la squadra è nostro esempio – “Grazie ai giocatori e al team tecnico.
Sono l’esempio che non dobbiamo arrenderci” e “che abbiamo un grande popolo e un grande futuro”. Lo ha twittato il presidente argentino, Alberto Fernandez, dopo la vittoria della nazionale argentina ai Mondiali di calcio in Qatar.
Macron, i Bleus ci hanno fatto sognare – “I Bleus ci hanno fatto sognare”. Così il presidente francese Emmanuel Macron commenta il risultato dei Mondiali dopo la sconfitta della Francia contro l’Argentina ai calci di rigore.
Al 118′ Rete di Mbappé. Il numero dieci francese, freddissimo dal dischetto, calcia all’angolino basso alla sua sinistra. Tripletta per il giocatore del Paris Saint-Germain.
Al 108′ Rete di Messi. Lautaro Martinez, innescato in area sulla destra, calcia potentemente sul primo palo trovando l’opposizione di Lloris che non può nulla sul tap-in vincente a porta sguarnita del 10 argentino. Doppietta per l’asso argentino.
All’80’ Rete di Mbappé. Il numero 10 francese calcia potentemente trovando l’angolo basso alla destra di Emiliano Martinez. L’estremo difensore argentino intuisce ma non riesce a bloccare il tiro del fuoriclasse francese
All’81’ La Francia pareggia. Coman porta via palla nei pressi del centrocampo, e trova Mbappè che scambiata palla con Kolo Muani al limite dell’area, calci al volo in diagonale trovando l’angolo basso alla sinistra di Emiliano Martinez. Incredibile recupero dei transalpini.
Argentina in vantaggio al 23′ su rigore trasformato da Messi. Di Maria dribbla Dembélé che lo stende in area sulla sinistra regalando la massima punizione all’Albiceleste.
Di Maria firma il raddoppio al 36′. Contropiede dell’Argentina sull’asse Messi-Alvarez-Mac Allister, con quest’ultimo, pescato in profondità dal numero 10 argentino che serve Di Maria sul secondo palo: l’esterno offensivo di proprietà della Juventus calcia in diagonale trovando l’angolo basso alla sinistra di Lloris.
Martinez, 120′ di sofferenza poi a rigori ero sereno – “E’ stata una partita di grande sofferenza, lo sapevamo: non siamo riusciti a controllare la partita come dovevamo. Ma per diventare campione del mondo devi soffrire”. In lacrime, Emiliano Martinez celebra la serata che ha incoronato l’Argentina campione del mondo e lui eroe della serata, con la parata sul rigore finale di Coman. “Quando siamo andati ai rigori finali – ha detto il portiere dell’Albiceleste – ho detto ai miei compagni di rimanere sereni, perche’ un paio li avrei presi..”
E’ finita! ‘Ganamos!’ ‘Gracias Pulga Messi!’ Dalle spettacolari cascate di Iguazù al confine con il Brasile, fino alla base scientifica Marambio in Antartide, passando per l’iconico obelisco sulla Avenida 9 de Julio di Buenos Aires, è scoppiata una incontenibile ‘fiesta’ argentina per la storica e meritata vittoria oggi della ‘selección’ ai mondiali di calcio del Qatar ai rigori contro i ‘Bleus’ francesi.
E’ davvero sfrenata la gioia che, al fischio finale dell’arbitro Kwiatkowsi, si è immediatamente riversata per le strade di tutto il Paese al grido di ‘Vamos Argentina e ‘Dale campeòn!‘, dopo il temporaneo pareggio della Francia che aveva rimesso in ballo la vittoria finale. Una gioia inoltre che ripaga un intero Paese che, alla pari del suo capitano Leo Messi, che lascerà la ‘selección’ dopo il Qatar, e a cui mancava solo questo titolo, sentiva di essere in debito con la storia.
Non solo con la storia dei Mondiali – con quella finale persa al Maracanà nel 2014 per un solo gol ai supplementari – ma anche con quella storia con la ‘S’ maiuscola che da tempo sottomette l’Argentina a interminabili crisi economiche, nonostante potenziali risorse.
ANSA