Di Sanzo (consigliere Provincia Potenza): la “lezione” della soluzione per la Serrapotina
La soluzione individuata per la Serrapotina – che mette fine ad una storia infinita durata 53 anni – in attuazione di una felice intuizione-proposta del già assessore regionale Francesco Cupparo può diventare un buon esempio di cooperazione istituzionale Comuni-Provincia da estendere alla Regione, da proseguire, oltre che un’efficace prima risposta allo spopolamento delle aree interne e svantaggiate.
Ad affermarlo è Giovanna Di Sanzo consigliere della Provincia di Potenza. Intanto mi sembra opportuno ritornare sul significato del documento congiunto firmato dal Presidente della Provincia, Christian Giordano, condiviso dai consiglieri provinciali presenti a Calvera e dai Sindaci di Calvera, di Teana, Castronuovo Sant’Andrea, Carbone, Chiaromonte e di Fardella.
Mettersi insieme, rinnovando l’esperienza positiva dell’Area Interna Mercure-Alto Sinni-Val Sarmento con il protagonismo dei sindaci – aggiunge Di Sanzo – è il modo migliore per affrontare i temi di sviluppo e rinascita di un intero territorio e quindi delle comunità residenti.
Ricordo l’attuazione dell’Accordo Quadro programma di azioni per il Mercure Alto Sinni Val Sarmento, la più popolosa delle quattro aree interne lucane che sperimentano la Strategia nazionale per le aree interne.
Quanto al miglioramento della viabilità è una delle condizioni fondamentali per bloccare lo spopolamento dei piccoli centri adeguandola alla domanda di mobilità dei cittadini.
E’ evidente che insieme a strade moderne e di rapido collegamento con quelle principali occorrono servizi sanitari, sociali, civili adeguati come nell’istruzione dei nostri ragazzi. I nuovi livelli numerici per mantenere aperti gli istituti scolastici sono molto alti e così facendo saremmo costretti a perderne qualcuno, di sicuro nell’area sud.
In un contesto del genere, mai come ora la viabilità diventa fulcro di qualsiasi cosa. In tutto questo – dice la consigliere provinciale – è indispensabile accelerare l’iter di riforma delle Province che specie nel settore delle infrastrutture viarie e civili possono svolgere un ruolo importante quale ente di coordinamento istituzionale più vicino ai cittadini.
Il Governo deve dare necessariamente adeguati strumenti alle Province, a partire dal trasferimento diretto di fondi da destinare alla viabilità.