M5s: “Il centrodestra lucano non ha i numeri
I consiglieri Leggieri e Perrino: "Non si riesce a prendere atto dell’assoluta irresponsabilità di certi comportamenti che stanno immobilizzando il dibattito politico e di fatto anche l’azione amministrativa"
“Forse non è sufficiente lo streaming delle sedute di Consiglio Regionale per dare l’idea di menefreghismo che caratterizza la maggioranza di centrodestra che governa la Regione Basilicata. Purtroppo si continua a raschiare il fondo del barile e non si riesce a prendere atto dell’assoluta irresponsabilità di certi comportamenti che stanno immobilizzando il dibattito politico e di fatto anche l’azione amministrativa. Ieri l’assise si è sciolta ancora una volta per mancanza del numero legale. Alcune componenti della maggioranza non hanno rispettato gli impegni presi in conferenza dei capigruppo, mandando in subbuglio i delicati equilibri numerici”.
Così i consiglieri del M5s, Gianni Leggieri e Gianni Perrino che aggiungono: “Dopo l’approvazione della risoluzione sul dimensionamento scolastico si è proceduto con la discussione sulla delibera di Giunta Regionale riguardante il Piano Operativo Territoriale, inteso quale provvedimento generale di programmazione dell’assistenza sanitaria territoriale ai sensi dell’art.1, comma 2 del D.M. 77/2022 “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”. Si tratta di un passaggio importante in vista della riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale che ha fatto emergere le prime incongruenze nella gestione di questa fase e sulla quale sembra che Bardi voglia applicare le tecniche del manuale Cencelli premiando sindaci e le comunità politicamente più vicine. Bardi dapprima ha utilizzato AGENAS per farsi bello di fronte all’opinione pubblica per poi decidere di proseguire senza interloquire con il Consiglio Regionale. Imbarazzante l’assenza dell’Assessore Fanelli durante questa discussione, quasi quanto le dichiarazioni della Consigliera Sileo che ha cercato di addossare la responsabilità a tutto il Consiglio Regionale”.
“Inutile dire – concludono – che di fronte a tanto sfacelo la maggioranza ha iniziato a sbriciolarsi, lasciando un imbarazzato Cicala a gestire una situazione fuori controllo. Ad assistere a questo teatrino penoso c’era ancora una volta il gruppo di lavoratori forestali S.A.A.A.P. impegnati nei progetti del Consorzio di Bonifica, in attesa di rassicurazioni per garantire un ulteriore mese di prestazioni lavorative. Manca un anno al termine di questa legislatura, ma la situazione è sempre più preoccupante: Bardi e i suoi replicanti stanno inducendo al coma profondo questa regione. Di fronte a tutto questo quadro desolante, tutte le belle parole dei consiglieri di maggioranza sul ridimensionamento scolastico e sullo spopolamento continuo si traducono in meri esercizi di vuota retorica”.