La bozza di riforma del fisco: 22 articoli per cambiarlo
Suddivisa in 5 parti, 24 mesi per adottare decreti attuativi. Anche l'intelligenza artificiale per la caccia agli evasori.
Principi generali e tempi di attuazione; i tributi, dalle imposte sui redditi ai tributi degli enti territoriali; procedimenti e sanzioni; testi unici e codici; disposizioni finanziarie.
Sono i contenuti di una delle bozze su cui si lavora per la delega al governo per la riforma fiscale.
Il testo è suddiviso in 5 parti e 22 articoli e delega il governo ad adottare, entro 24 mesi dall’entrata in vigore del provvedimento, uno o più decreti legislativi per la “revisione del sistema tributario”.
Piena utilizzazione dei dati, potenziamento dell’analisi del rischio e ricorso alle tecnologie digitali e alle soluzioni di intelligenza artificiale, pur nel rispetto della tutela dei dati personali. Per “prevenire e ridurre l’evasione ed elusione fiscale” in una bozza della delega al governo per la riforma fiscale si indica anche il ricorso a questi strumenti.
Ma anche con premi per chi collabora: si prevede infatti il “rafforzamento del regime di adempimento collaborativo” o “l’aggiornamento e l’introduzione di istituti, anche premiali, volti a favorire forme di collaborazione tra l’Amministrazione finanziaria e i contribuenti”.
“Razionalizzare il numero e la misura delle aliquote Iva secondo i criteri posti dalla normativa Ue, al fine di prevedere una tendenziale omogeneizzazione del trattamento Iva per i beni e servizi similari, meritevoli di agevolazione in quanto destinati a soddisfare le esigenze di maggior rilevanza sociale”.
E’ quanto prevede la bozza . Nel testo si chiede anche di ridurre l’aliquota dell’Iva all’importazione di opere d’arte, estendendo l’aliquota ridotta anche alle cessione di oggetti d’arte o da collezione.
ANSA