POLITICA

Edili Feneal-Uil e Fillea-Cgil dalla Basilicata a Napoli: “Facciamo la cosa giusta”

La presenza dei lavoratori edili della Feneal-Uil Basilicata insieme a quelli della Fillea-Cgil Basilicata oggi alla manifestazione di Napoli “Facciamo la cosa giusta” ha il doppio significato: mettiamo in salvo il comparto delle costruzioni e con esso alcune decine di migliaia di  posti di lavoro; è una tappa ravvicinata verso il Primo Maggio a Potenza per la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl, Uil con al centro la salvaguardia del lavoro specie al Sud.

E’ il commento congiunto di Mino Paolicelli (Feneal Uil) e Vincenzo Tortorelli (Uil) alla  manifestazione che ha coinvolto lavoratori e lavoratrici provenienti da Campania, Basilicata, Puglia e Calabria.  Vogliamo la modifica del decreto 11/2023 che rischia di distruggere 100 mila posti di lavoro in Italia e alcune migliaia in Basilicata e perché le modifiche sul 110 edilizia escluderebbero milioni di cittadini a basso reddito dalla possibilità di avere una casa più vivibile e sicura, più efficiente in termini energetici, più salubre e con bollette meno care.

Se da un lato va garantito urgentemente lo sblocco dei crediti cosiddetti “incagliati”, per salvare aziende e lavoratori da fallimenti e disoccupazione, dall’altro chiediamo di dare stabilità alle percentuali di incentivo per i prossimi dieci anni, garantendo la cessione del credito e lo sconto in fattura per gli incapienti (con il 100% dei costi anche tramite recuperi sulla bolletta) e per i redditi medio-bassi (Isee inferiore ai 30 mila euro), così come per i condomini e per chi vive nelle periferie.

C’è bisogno di un intervento pubblico diretto, anche straordinario, per l’edilizia pubblica residenziale, di una Legge quadro per la rigenerazione, casomai con una nuova pianificazione urbanistica basata su maggiori risorse e strumenti partecipativi, in coerenza con gli obiettivi del Next Generation Eu e dell’Agenda Onu per città sostenibili.

La situazione del  comparto delle costruzioni non può che preoccuparci. Da aprile 2022 allo scorso mese di febbraio il ricorso al Superbonus edilizio al Sud è diminuito del 20%, con un crollo del 39% in Basilicata che compromette la ripresa avviata faticosamente dopo gli anni della pandemia in un settore nevralgico per l’occupazione e per superare il pesante gap esistente  nelle infrastrutturazioni della nostra regione.

In Basilicata, l’intervento medio per abitante del ricorso al Bonus 110 è molto alto (1.749 euro a testa).

Forse qualcuno si era illuso che questo strumento e le ingenti risorse finanziarie del Pnrr, come una bacchetta magica, avrebbero favorito e consentito il rilancio del comparto da sempre fondamentale per  l’economia locale. Non possiamo permetterci di sprecare opportunità e risorse come quelle dei fondi europei e del Pnrr, perchè nuovi cantieri portano lavoro, occupazione, ma con le tutele e la trasparenza che chiediamo.

Dove si lavora in sicurezza e c’è legalità c’è progresso, fiducia, dignità. L’edilizia purtroppo è il settore che registra il più alto numero di incidenti anche mortali sul lavoro.

La nostra campagna “Zero morti sul lavoro” è rivolta in particolare ai cantieri dove la sicurezza  va garantita in tutti i suoi aspetti.

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