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Le mostre del weekend, Pasqua tra Leonardo e Picasso A Milano il Futurismo nel rapporto tra pittura e arti applicate

Grandissimi maestri dell’arte, da Leonardo e Raffaello fino a Picasso, saranno i protagonisti della settimana di Pasqua.

SARZANA – Oltre 100 opere compongono la mostra “Pablo Picasso.

Le Origini del Mito. Opere grafiche, ceramiche e fotografie”, dall’8 aprile (a 50 anni dalla morte del maestro) al 16 luglio alla Fortezza Firmafede.

Tra i lavori esposti anche 18 fotografie, alcune realizzate da Juan Gyenes, provenienti dall’Archivio Gyenes e altre da Robert Capa, oltre a litografie, acquetinte, acqueforti, puntesecche, ceramiche e il famoso dipinto Tête de femme per un racconto completo sul grande artista.

ROMA – “Dosso Dossi. Il fregio di Enea” è allestita alla Galleria Borghese dal 4 aprile all’11 giugno a cura di Marina Minozzi. Prima mostra dedicata al ciclo pittorico del Maestro ferrarese, l’esposizione riunisce in un’unica sede 5 delle 10 tele che componevano il fregio realizzato da Dosso Dossi tra il 1518 e il 1520 per il Camerino d’Alabastro del Duca Alfonso I d’Este a Ferrara. Da Escher a Refik Anadol, da de Chirico e Depero a Pak, da Balla e Boccioni a Krista Kim, da Piranesi a Primavera De Filippi, grandi artisti del passato incontrano i contemporanei pionieri dell’arte digitale nella mostra “Ipotesi Metaverso”, a Palazzo Cipolla dal 5 aprile al 23 luglio. Curata da Gabriele Simongini e Serena Tabacchi, promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, la mostra permette la creazione di un mondo a sé, all’interno del quale saranno definiti regole e spazi sempre diversi. A Palazzo Merulana dal 6 aprile al 7 maggio la mostra del pittore Peter Flaccus, “The painting is a place”, a cura di Francesco Cochetti: nelle opere, realizzate con la tecnica a encausto, l’artista si concentra sul rapporto tra luce e colore. Dal 4 aprile al 21 luglio Museo dell’Arte Classica de La Sapienza Università di Roma ospita la mostra “Gianni Dessì. TuttoPieno”, a cura di Claudia Carlucci e Gaetano Lettieri, che raccoglie 19 opere dell’artista, tra sculture e dipinti.

MILANO – Si intitola “Futurliberty” la mostra allestita dal 5 aprile al 3 settembre in due sedi, Museo del Novecento e Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, che approfondisce le vicende del movimento futurista in un inedito raccordo tra pittura e arti applicate. Con la curatela scientifica di Ester Coen e la direzione artistica di Federico Forquet per i tessuti, l’esposizione presenta oltre 200 opere. Se al Museo del Novecento la mostra, in 8 sezioni, si sofferma sull’interdisciplinarità dei movimenti d’avanguardia attraverso autori importanti come Boccioni, Balla, Severini e Carrà, a Palazzo Morando l’accento è posto sulla straordinaria creatività che caratterizza la storia di Liberty e dei suoi designer di ieri e di oggi, con dipinti, disegni, arazzi, stoffe, arredi, fotografie e un’ampia selezione di materiali inediti dall’archivio di Liberty, a partire dalla collaborazione con William Morris.

NAPOLI – Al Mann dal 5 aprile al 27 agosto “Picasso e l’antico”, a cura di Clemente Marconi. L’esposizione è divisa due parti: la prima relativa ai soggiorni a Napoli di Picasso, per delineare come si presentava il museo al tempo della visita dell’artista, e la seconda relativa al confronto tra le opere del museo e i lavori di Pablo Picasso. In mostra l’eccezionale prestito del British Museum di 37 delle 100 tavole della Suite Vollard.

TORINO – Ci sono 13 opere di Leonardo da Vinci, tra cui i celebri fogli con l’Autoritratto, il Volto di fanciulla, la Testa virile di profilo incoronata d’alloro e il Codice sul volo degli uccelli, nella mostra “Il genio e il suo tempo. A tu per tu con Leonardo”, dal 7 aprile al 9 luglio alla Biblioteca Reale. Nel percorso, che racconta tutta la vita e l’opera di Leonardo, anche una rara selezione di disegni, manoscritti, incunaboli e antiche carte geografiche.

VICENZA – Dal 7 aprile al 9 luglio “Raffaello. Nato architetto” al Palladio Museum, a cura di Guido Beltramini, Howard Burns e Arnold Nesselrath. Realizzata nell’ambito delle iniziative del Comitato Nazionale “Raffaello 1520-2020”, la mostra vuole documentare l’attività dell’artista come architetto, accanto a quella – più nota – di pittore. Nel percorso figurano disegni originali, fra cui preziosi autografi di Raffaello, provenienti dal Royal Institute of British Architects di Londra e dagli Uffizi, taccuini e manoscritti dalla Biblioteca Centrale di Firenze, sculture antiche e libri rinascimentali, per raccontare non solo le architetture costruite dal genio rinascimentale ma anche quelle rimaste sulla carta o andate distrutte, come Palazzo Branconio dell’Aquila.

BOLOGNA – A Palazzo Pallavicini arriva “Yōkai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi”, dal 7 aprile al 23 luglio: a cura di Paolo Linetti, il progetto presenta più di 200 opere del XVIII e XIX secolo, tra stampe antiche, libri rari, abiti, armi, un’armatura samurai.

ANSA

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