POLITICA

Dai sindacati confederali una proposta congiunta: percorsi di inserimento per i 1800 lavoratori ex Tis-Rmi

Superare le misure rivolte alla platea ex RMI  reddito minimo di inserimento ed ex TIS -tirocinio di inclusione sociale- e superare quindi la precarietà,  arriva la proposta dei sindacati confederali presentata dai segretari regionali Mega, Cavallo e Tortorelli stamattina in una conferenza stampa a Potenza.

CGIL CISL UIL puntano a suddividere la platea in diversi target di intervento tra i beneficiari delle attuali misure.

Nel documento congiunto oltre 400 sono nella fascia di età 60-67 anni,soggetti per i quali potranno essere individuati interventi di accompagnamento alla pensione, mentre per le quasi cento persone tra i 28 e 34 anni vengono suggerite misure e incentivi come garanzia giovani.  Fernando Mega “Bisogna provare a valorizzare tutto questo ma avere responsabilità perché difronte alla disperazione sociale non si possono improvvisare decisioni,  nessuna penalizzazione da  parte della politica nella ricerca di soluzioni di contrasto alla povertà ed esclusione sociale”.

Tortorelli “c’è bisogno di risposte concrete , di un lavoro , dei diritti alla  malattia dei contributi previdenziali , perché queste persone non hanno maturato nemmeno i contributi per andare in pensione e per noi questo è una ingiustizia che va risolta immediatamente”.

Tra le proposte l’utilizzo di fondi europei per impiegare parte della platea nel settore idraulico-forestale.

Sul tema stabilizzazione finora esclusa dalla regione,  in assenza di specifiche leggi statali i sindacati ipotizzano per i comuni che impiegano un solo tirocinante la strada di concorsi con punteggi che valorizzino l’esperienza dei RMI, percorso però definito difficile.

Vincenzo Cavallo, “Basta con le  false promesse, perché in questa regione soprattutto la politica ha illuso questi lavoratori per troppo tempo,  oggi stanno lì sotto la regione a dimostrare le loro richieste e la regione è completamente assente.

Il documento verrà inviato alla regione per l’apertura di un confronto e spiegano le tre sigle sarà presentato ai lavoratori con assemblee territoriali.

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