25 aprile, Perretti: ricordiamo ruolo donne partigiane
La presidente della Crpo: "A loro dobbiamo quegli articoli che costituiscono l’essenza stessa della nostra Costituzione, liberale, democratica e antifascista, uno per tutti l’art.3"
“La storia, da sempre, declina i suoi capitoli al maschile, e non fanno eccezione le pagine della Resistenza. Come Commissione Regionale Pari Opportunità intendiamo celebrare questo 25 aprile, ricorrenza della liberazione dell’Italia dal nazifascismo, ricordando il ruolo delle donne partigiane, che furono protagoniste della Resistenza, combattendo in prima linea, i cui nomi sono stati a lungo dimenticati.
Furono oltre 35.000 le donne che parteciparono alla Resistenza, ma solo 19 hanno ricevuto medaglie d’oro al valore per le loro azioni. Infatti, fino agli anni ‘60, c’è stato un lungo silenzio sulla Resistenza femminile, anche per evitare di riconoscere una emancipazione, realizzatasi di fatto, dai ruoli tradizionali, e conseguenti rivendicazioni”.
Lo afferma la presidente della commissione regionale pari opportunità, Margherita Perretti che aggiunge: “Le donne parteciparono alla Resistenza in tutte le sue fasi: la lotta armata, il trasporto di armi, la propaganda, la cura dei feriti, l’approvvigionamento e il collegamento.
Di fatto correvano gli stessi rischi degli uomini, se scoperte potevano essere torturate, violentate, uccise e, nella maggior parte dei casi, non possedevano armi per difendersi”.
“Alle partigiane diventate madri costituenti – conclude – dobbiamo quegli articoli che costituiscono l’essenza stessa della nostra Costituzione, liberale, democratica e antifascista, uno per tutti l’art.3. Dovremmo recitarlo quotidianamente l’art.3, per improntarvi le nostre azioni, le nostre scelte, la nostra capacità di visione, a partire dal rispetto dei diritti, delle diversità, della dignità degli altri. Come CRPO auspichiamo che in tutti i luoghi in cui si celebrerà la giornata del 25 aprile, a partire dalla nostra Basilicata, sia deposto simbolicamente un fiore rosso per ricordare tutte le donne della Resistenza”.