Vintage e second hand , dalla moda si passa all’arredamento: è boom mercato dell’usato
Dai pezzi di design ai mobili del cuore, l’usato è green e cool. Ecco la guida su come acquistare
Il set di sedie anni ’50, il tavolo di design, la poltroncina di bambù, il divano da ri-tappezzare, i vasi per i fiori dall’aria retrò, il servizio di piatti proprio come quello che aveva la nonna.
La caccia a mobili e suppellettili usati è aperta e fa sempre più proseliti, anche grazie alle piattaforme di shopping online che aumentano di anno in anno.
Siamo ormai abituati alla moda vintage e ai negozi specializzati in abiti di seconda mano, un po’ meno allo shopping dei mobili second hand ma le cose stanno cambiando.
I conti con le proprie tasche quando si deve arredare casa, sommati al proprio stile personale, all’interesse per il vintage e ad una crescente sensibilizzazione verso il valore etico del riuso, alla base dell’economia circolare e contro gli sprechi, spinge sempre più italiani a frequentare regolarmente fiere vintage, mercatini delle pulci, rigattieri, catene di negozi specializzati in mobili usati della propria città (affollatissimi il weekend).
Aumentano inoltre le piattaforme di e-commerce con spazi dedicati alla compravendita di mobili usati.
E non è poi detto che il tavolo da pranzo usato che si scova sui siti valga meno di quello nuovo di zecca tanto che ci sono piattaforme di e-commerce specializzati esclusivamente nello shopping di mobili usati con iconici pezzi di design firmati e di lusso, scelti con cura dai gestori dei portali e anche ‘risistemati’ prima di essere messi in mostra online.
Il fenomeno prende diverse forme a livello globale e ci sono anche i mobili a costo zero: se da noi i mobili abbandonati in strada in cattivissimo stato sono frutto di un comportamento becero e da condannare il fenomeno è invece un classico dai newyorkesi, abituati al ‘ripescaggio’ di mobilio in buono stato lasciato sui marciapiedi da chi vuole sbarazzarsene (nella Grande Mela il ricambio di inquilini ha ritmi vertiginosi).
Mobili e suppellettili abbandonati vengono regolarmente recuperati da chi invece ne ha bisogno, senza alcun tabù.
Una tradizione così radicata da meritarsi un profilo Instagram, ‘StoopingNYC’, che vanta 434mila followers.
Qui vengono postate le foto dei mobili lasciati in strada con le coordinate per chi vuole andarseli a prendere. “L’abitudine al riciclo, alla donazione o alla vendita di mobili usati è anche meglio per il pianeta, oltre che per la società, – si legge nello speciale dedicato all’acquisto di mobili usati e vintage pubblicato i giorni scorsi su Wirecutter, il magazine del New York Times.
Quando compri una sedia o un tavolo di seconda mano i costi ambientali per la produzione, lo stoccaggio nei negozi o magazzini e per la spedizione sono stati già ammortizzati”.
Come fare l’acquisto giusto? Se nella propria città si possono fare veri e propri tour per fiere e mercatini per scovare il mobile del cuore, valutarne dal vivo lo stato e accordare il prezzo con il rivenditore, altra cosa è lo shopping online.
I siti di shopping dell’usato tra privati, come Subito.it (il più popolare) , Bakeka.it , Etsy.com, In-vendita.it oppure Craiglist.org, non sono esenti dai tentativi di truffe e per questo forniscono linee guida che si consiglia di leggere e seguire alla lettera.
E’ vivamente sconsigliato fornire i propri contatti privati a chi vende (o acquista) gestendo invece la contrattazione esclusivamente nella chat del portale e valutando il curriculum dei venditori (da quanto tempo vendono, cosa hanno già venduto e le valutazioni dei clienti che hanno già comprato da loro).
E’ bene controllarne l’affidabilità, farsi fornire garanzie sullo stato di deterioramento del mobile (che le foto siano corrispondenti al vero) e organizzare il ritiro (occhio alla rottura dei mobili durante l’eventuale trasporto gestito da terzi, accertarsi che ci sia una assicurazione).
Poi ci sono i siti specializzati, inclusi quelli delle vendite all’asta, in costante crescita. Si va da Pamono a Chairish o Vinterior , da eBay a Deesup (italiano, ha anche accordi con mobilifici e showroom).
Inoltre le vetrine di marketplace di Facebook e Instagram dove Meta monitora i nostri gusti e ci proporrà oggetti in base a cosa clicchiamo scrollando tra le offerte.
Su Facebook ci sono anche gruppi/pagine locali (suddivise per città) ‘te lo regalo se vieni a prenderlo’. Si tratta di un’associazione capillare, presente attraverso la rete in tutta Italia, con uno scopo preciso: avere un comportamento solidale, non sprecare gli oggetti e mettere in contatto chi vuole liberarsene con chi ne ha bisogno.
Come comportarsi navigando alla ricerca del mobile usato preferito? La ricetta prevede in primis una buona dose di pazienza soprattutto se si cercano pezzi originali, autentici.
Per capire il mercato, è bene confrontare i prezzi, risalire possibilmente alla marca, allo stile e ai materiali con cui è stato fabbricato quell’oggetto per valutare altre offerte anche di prodotti simili: per scegliere ci vuole tempo, non limitarsi a pochi click, si legge nella guida del New York Times.
E’ fondamentale richiedere sempre molte foto di dettaglio extra a quelle che il venditore ha pubblicato sul sito, anche per visionare cerniere, materiali, fondi di cassetti, piedini e impagliatura di sedie e poltrone.
Le fotografie devono essere scattate in ambienti luminosi per valutare il colore delle essenze del legno e delle eventuali imbottiture.
E’ una buona idea organizzare una chiamata a video per vedere insieme l’oggetto nel dettaglio. Rinunciare all’acquisto se il venditore mostra reticenza a soddisfare ulteriori richieste.
Se il mobilio prevede un rivestimento in tappezzeria è bene valutare il costo per la sostituzione o il restyling perché può essere elevato.
Inoltre è bello avere una mente aperta verso oggetti originali e di fascino, anche quelli che si scoprono navigando alla ricerca di altro ma sarebbe meglio non perdere una visione di insieme per valutare come quel mobile che pare irresistibile starà insieme a quelli già presenti in casa propria.
Non va dimenticato di valutare correttamente le misure del mobile adocchiato: spesso si tratta di mobili già montati e incollati o avvitati da tanti anni e delle volte non smontabili più: potrebbero perciò non entrare nell’ascensore o attraverso la porta di casa o della camera in cui si vogliono posizionare.
Una volta valutate a fondo le caratteristiche e deciso cosa comprare senza ripensamenti è però bene passare all’acquisto velocemente perché la quantità di appassionati di mobili second hand cresce di giorno in giorno ( alcuni siti, infine, cambiano i prezzi anche in base alla domanda, come quelli delle aste online).
ANSA