Sabato nero per gli aeroporti ma niente file
Salvini, 'pronto a intervenire'. Esposto del Codacons
Quasi mille voli cancellati, vacanze ritardate per molti, ma nessuna fila chilometrica ai check in: è il bilancio del sabato nero negli aeroporti, dove allo sciopero del personale di terra, che ha registrato un’adesione fino al 100%, si è aggiunto anche quello dei piloti di Malta Air e di Vueling.
Uno stop, però, ampiamente annunciato che ha consentito alla maggior parte dei passeggeri quantomeno di alleviare il disagio, restando a casa invece di andare in aeroporto ad aspettare il primo volo utile.
La protesta non è comunque piaciuta al vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini: “Non accetto che alcuni sindacati blocchino l’Italia causando disagi e danni a milioni di lavoratori italiani e turisti stranieri”, ha detto il ministro, dicendosi “pronto a intervenire” come per le ferrovie, se il buonsenso non fosse prevalso.
Sul piede di guerra i consumatori del Codacons, che hanno annunciato un esposto alle Procure ed alla Corte dei Conti. L’ipotesi è interruzione di servizio pubblico e danni per centinaia di milioni ai 250mila viaggiatori rimasti a terra.
L’agitazione dell’handling aeroportuale, iniziata alle 10 e terminata alle 18, ha portato a cancellazioni in tutti gli scali italiani. Tra gli aeroporti maggiori, quello di Roma-Fiumicino, dove i voli annullati preventivamente dalle compagnie aeree sono stati circa 200 tra arrivi e partenze nazionali e internazionali.
A Milano 150, a Napoli 118 e a Venezia 101. A fine giornata il conto complessivo in Italia oscilla tra gli 800 e i 1000 arei non partiti. Ita Airways, che aveva cancellato 133 tratte, già da giorni aveva pronto un piano per riproteggere in giornata il 40% dei passeggeri coinvolti.
ANSA