Aperto un nuovo corridoio umanitario Israele attaccherà dopo l’esodo da Gaza
Netanyahu: 'Spaccheremo Hamas' Cina critica: 'Oltre l'autodifesa'. Biden schiera navi e aerei
Fonti militari, Unifil non era l’obiettivo, razzo da Hezbollah
Il razzo che ha colpito la base Unifil, secondo quanto si apprende da fonti militari, è stato lanciato da Hezbollah e avrebbe raggiunto un’area logistica all’interno della base di Naqoura dove non c’erano in quel momento soldati.
Le stesse fonti sottolineano che la base non era l’obiettivo del lancio e che l’episodio sarebbe dovuto ad un calcolo impreciso della traiettoria. Tutti i militari presenti nella base si sono rifugiati nei bunker per poi uscire ad allarme cessato. Nella base operano tra gli altri un centinaio di militari italiani. Al momento non è prevista l’evacuazione della base che può essere decisa solo dall’Onu.
Israele, sono 155 gli ostaggi nelle mani di Hamas
L’esercito israeliano ha contattato le famiglie di 155 ostaggi rapiti di Hamas nell’attacco del 7 ottobre, secondo un nuovo bilancio di persone rapite fornite dal portavoce militare.
Biden, è ora che tutti condannino inequivocabilmente Hamas
“Questo fine settimana mi sono messo in contatto nuovamente con il Primo Ministro Netanyahu per ribadire il costante sostegno degli Stati Uniti a Israele e per fornire un aggiornamento sul nostro sostegno militare e sugli sforzi per proteggere i civili.
È ora che tutti i paesi condannino inequivocabilmente Hamas come organizzazione terroristica che non rappresenta le aspirazioni del popolo palestinese”: lo scrive Joe Biden su X.
Hamas: sale a 2.670 bilancio morti a Gaza per i raid di Israele
E’ salito a 2.670 il bilancio dei palestinesi uccisi dagli attacchi di Israele nella Striscia di Gaza. Lo rende noti il ministero della Sanità di Hamas precisando che i feriti sono saliti a 9.600.
Unifil: ‘un razzo ha colpito la nostra base nel sud del Libano’
Un razzo ha colpito oggi il quartiere generale del contingente Onu nel sud del Libano (Unifil) senza fare vittime.
Lo ha riferito il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti, precisando che al momento non è possibile determinare da dove sia stato lanciato il razzo che ha colpito l’interno della base costiera di Naqura, a ridosso della Linea Blu di demarcazione con Israele. “In quel momento i nostri peacekeeper non erano nei bunker, ma fortunatamente nessuno è stato ferito”, ha detto Tenenti.
Ministro della difesa di Israele: ‘non vogliamo escalation al nord’
Israele non è interessato ad aprire un fronte di guerra alla frontiera con il Libano. Lo ha ribadito il ministro della difesa Yoav Gallant riferendosi alla tensione crescente con gli Hezbollah.
“Non vogliamo un’escalation della situazione”, ha spiegato Gallant in un video diffuso dopo la sua visita al sud di Israele. Ma, – ha avvertito – se gli Hezbollah “scelgono la via della guerra, pagheranno un pesante prezzo”.
Blinken: ‘il valico di Rafah sarà aperto ad aiuti umanitari’
Il valico di frontiera di Rafah tra Gaza e l’Egitto “sarà aperto” per gli aiuti umanitari nella Striscia, come chiedeva l’Egitto per sbloccare l’uscita di circa 500 americani: lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken partendo dal Cairo.
“Stiamo mettendo in atto con le Nazioni Unite, con l’Egitto, con Israele e con altri il meccanismo attraverso il quale ottenere assistenza e portarla alle persone che ne hanno bisogno”, ha detto ai giornalisti. Blinken ha anche affermato che gli Stati Uniti hanno nominato un inviato, l’ex diplomatico di lunga data David Satterfield, per lavorare sugli aiuti a Gaza.
Lega araba e Unione africana: ‘rischio genocidio se Israele invade Gaza’
L’invasione di Gaza da parte di Israele potrebbe portare a un “genocidio di proporzioni senza precedenti”.
Lo affermano la Lega araba e l’Unione africana in una dichiarazione congiunta. Entrambe le organizzazioni hanno chiesto “alle Nazioni Unite e alla comunità internazionale di fermare la catastrofe che si sta svolgendo davanti a noi, prima che sia troppo tardi”.
I 27 Paesi Ue, ‘Israele segua il diritto internazionale’
“L’Unione europea condanna con la massima fermezza Hamas e i suoi attacchi terroristici brutali e indiscriminati in tutto Israele e deplora profondamente la perdita di vite umane.
Non esiste alcuna giustificazione per il terrorismo. Sottolineiamo con forza il diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto umanitario e internazionale di fronte a tali attacchi violenti e indiscriminati”.
Lo scrivono in una dichiarazione congiunta i ventisette Paesi dell’Unione europea. “Ribadiamo l’importanza di garantire la protezione di tutti i civili in ogni momento in linea con il diritto internazionale umanitario”, aggiungono.
Hamas: 2.450 morti per gli attacchi di Israele a Gaza
Almeno 2.450 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi di Israele a Gaza. Lo ha fatto sapere il ministero della Sanità di Hamas secondo cui i feriti hanno raggiunto la cifra di 9.200.
Oltre 1.400 i morti in Israele per l’attacco di Hamas
Sono oltre 1.400 i morti in Israele per l’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Lo ha fatto sapere l’ufficio del primo ministro citato dai media internazionali.
Al Sisi a Blinken, la reazione di Israele è punizione collettiva
La reazione di Israele all’attacco di Hamas è andata oltre l’autodifesa e si è tradotta in una punizione collettiva: lo ha detto il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi al segretario di Stato americano Antony Blinken, secondo quanto riportano alcuni media Usa citando i suoi commenti trasmessi in tv durante un incontro con Blinken al Cairo. Al Sisi ha anche affermato di essere contro gli attacchi a qualsiasi civile nel conflitto in corso.
L’aviazione di Israele sta colpendo Hezbollah in Libano
L’aviazione israeliana sta colpendo infrastrutture militari degli Hezbollah nel Libano. Lo ha detto il portavoce militare israeliano.
Esercito, 9 i razzi lanciati dal Libano contro Israele
Sono 9 i razzi lanciati dal territorio libanese contro il nord di Israele dove prima sono risuonate le sirene di allarme. Lo ha detto l’esercito spiegando che 5 dei razzi sono stati intercettati. L’esercito sta ora colpendo il luogo di origine da dove sono partiti.
Cpj, almeno 12 giornalisti uccisi nella crisi Israele-Gaza
Sono almeno 12 i giornalisti uccisi durante gli otto giorni di conflitto dopo l’attacco di Hamas. Lo ha riferito il ‘Comitato di protezione dei giornalisti’ (Cpj) citato da Haaretz secondo cui altri 2 sono attualmente considerati dispersi.
“Il Cpj – ha detto Sherif Mansour coordinatore dell’organizzazione per il Medio Oriente e il Nord Africa – sottolinea che i giornalisti sono civili che fanno un lavoro importante durante tempi di crisi e non devono essere presi di mira dalle parti in guerra”.
Casa Bianca: ‘Temiamo escalation e intervento diretto dell’Iran’. ‘Israele ha riaperto le condutture d’acqua a Gaza sud’
Gli Usa temono un’escalation della guerra tra Israele e Hamas e la prospettiva di un coinvolgimento diretto dell’Iran.
Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan intervenendo alla Cbs, dove ha evocato la possibilità di un nuovo fronte di battaglia sul confine tra Israele e Libano. “Non possiamo escludere che l’Iran scelga di impegnarsi direttamente in qualche modo. Dobbiamo prepararci per ogni possibile evenienza”, ha ammonito.
Israele ha riaperto le condutture dell’acqua nel sud di Gaza dopo un blocco durato quasi una settimana, ha spiegato poi Sullivan, riferendo di essere stato informato da dirigenti israeliani. Lo sviluppo è arrivato nelle ultime ore, ha precisato.
Onu: ‘A Gaza un milione di sfollati nella prima settimana’
L’Onu ha stimato che nella prima settimana di guerra a Gaza ci siano un milione di sfollati.
Netanyahu: ‘Spaccheremo Hamas che pensava di spaccarci’
Hamas “pensava che Israele si sarebbe spaccata, ma saremo noi a spaccare Hamas”, ha detto il premier Benyamin Netanyahu nella prima riunione di gabinetto del governo di emergenza.
“Questo governo sta lavorando 24 ore al giorno e l’unità di Israele manda un chiaro messaggio alla nazione, al nemico e al mondo”. La riunione ha poi osservato un minuto di silenzio in ricordo degli oltre 1.300 israeliani morti a causa dell’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre.
Iran: “Se Israele invade Gaza situazione fuori controllo”
“Nessuno può garantire il controllo della situazione” se Israele invade Gaza. E’ l’avvertimento lanciato da Teheran.
Sirene d’allarme a Tel Aviv
Sirene di allarme anti razzi stanno risuonando a Tel Aviv. Lo ha constatato l’ANSA sul posto.
Anp, 2.384 morti tra Gaza e Cisgiordania
Il ministero della Sanità dell’Anp ha riferito che il numero dei morti nei raid israeliani dal 7 ottobre a Gaza e in Cisgiordania è salito a 2.384, mentre i feriti sono 10.250.
In particolare, scrive l’agenzia palestinese Wafa, “nella Striscia sono state uccise 2.329 persone, la maggior parte dei quali erano bambini e donne, mentre il numero dei feriti ha raggiunto 9.042.
In Cisgiordania, il numero dei morti è salito ieri a 55, dopo la morte ieri del sedicenne Muhammad Rifaat Adwan, nel governatorato di Tulkarem, mentre il numero dei feriti è salito a oltre 1.200”.
Esercito, a Gaza centinaia di migliaia sfollati verso sud
“Centinaia di migliaia di palestinesi” si sono già spostati verso il sud della striscia di Gaza, come ordinato da Israele. “Ma Hamas ricorre a sistemi energici per impedire in modo attivo quegli spostamenti”.
Lo ha affermato in una conferenza stampa il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. “Facciamo appello alla popolazione: spostatevi a sud, oltre il fiume Wadi Gaza, per la vostra sicurezza”.
Israele: ‘Raid sulla fuga di civili una menzogna di Hamas’
“E’ una menzogna di Hamas” che l’esercito israeliano abbiamo colpito in un raid un convoglio di civili palestinesi in fuga dal nord della Striscia di Gaza verso il sud. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari in un briefing con la stampa internazionale.
Esercito, morto un civile israeliano in un attacco dal Libano
E’ morto uno degli israeliani feriti da un missile antitank a Shtula, nel nord di Israele, al confine con il Libano. Lo riferisce l’esercito israeliano, citato dai media, precisando che ci sono altri tre feriti lievi.
Israele vieta l’accesso dei civili al confine con il Libano
L’esercito israeliano ha proibito l’ingresso di tutti i civili fino a quattro chilometri dal confine con il Libano. La decisione – secondo i media – è stata spiegata con l’aumento degli attacchi da oltre frontiera.
Al tempo stesso l’esercito ha ordinato ai residenti delle zone di confine all’interno dei 4 chilometri di restare vicino ai rifugi.
Hezbollah rivendica attacco contro tank israeliano
Hezbollah, il partito armato libanese filo-iraniano, ha rivendicato stamani l’attacco contro un carro armato israeliano nel settore centrale della Linea Blu di demarcazione tra i due paesi. Lo riferisce la tv al Manar degli stessi jihadisti sciiti libanesi.
Israele alla popolazione a Gaza, oggi corridoio tra 10-13
”Abitanti di Gaza, negli ultimi giorni vi abbiamo esortato a lasciare Gaza City ed il nord della Striscia e di spostarvi a sud del Wadi Gaza per la vostra sicurezza.
Oggi vi informiamo che fra le ore 10:00 e le 13:00 (ora locale, ndr) Israele non colpirà l’itinerario indicato dalla nostra cartina per raggiungere quella zona”: lo ha reso noto su X il lingua araba il portavoce militare, Avichay Adraee. “Per la vostra sicurezza sfruttate questo breve lasso di tempo per andare a sud. Potete essere certi – conclude Adraee – che i dirigenti di Hamas hanno già provveduto alla protezione loro e delle loro famiglie”.
L’esercito israeliano inizia sgombero Sderot dopo attacchi Hamas
L’esercito israeliano ha iniziato oggi lo sgombero della città di Sderot, situata a ridosso della striscia di Gaza, che è stata teatro di efferatezze da parte di commando di Hamas e che è stata colpita ripetutamente dai lanci di razzi. ”Non è questo il momento di restare in città”, ha detto il sindaco Allon Davidi.
La città conta 30mila abitanti che avranno diritto di soggiornare in pensioni a spese dello Stato in luoghi più sicuri di Israele. Secondo i media, l’evacuazione non è obbligatoria e chi lo ritiene opportuno può restare nella propria abitazione.
Il capo di Hamas ha incontrato il ministro iraniano a Doha
Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha incontrato a Doha il leader di Hamas Ismail Haniyeh, secondo l’agenzia iraniana Irna. I due hanno discusso degli sviluppi della guerra tra Hamas e Israele, e convenuto di “continuare la cooperazione per raggiungere tutti gli obiettivi della resistenza e del popolo palestinesi”. E’ il primo incontro a questo livello dopo l’attacco dell’organizzazione terroristica in Israele il 7 ottobre.
Sanità Gaza, saliti a 2.329 i morti con 9.714 feriti
Il bilancio dei morti a Gaza per gli attacchi di Israele è salito a 2.329, mentre i feriti sono 9.714. Lo ha fatto sapere il ministero della Sanità locale.
Esercito, ucciso uno dei responsabili strage Kibbutz Nirim
Israele ha ucciso la scorsa notte nel sud della striscia di Gaza uno dei responsabili della strage avvenuta la settimana scorsa nel Kibbutz Nirim.
Lo ha reso noto l’esercito israeliano, secondo cui si tratta di Billal al-Kedra, comandante dell’unità di elite di Hamas nota come ‘Nukhba’ nella zona di Khan Yunes, nel sud della Striscia. In questo attacco, condotto da aerei da combattimento, ha precisato il portavoce, ‘”sono stati uccisi altri terroristi di Hamas e della Jihad islamica”.
Cina, le azioni di Israele oltre l’ambito dell’autodifesa
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avuto ieri un colloquio telefonico con l’omologo saudita Faisal bin Farhan Al Saud sulla crisi in Medio Oriente, rilevando che che le azioni di Israele “sono andate oltre l’ambito dell’autodifesa”.
Mentre Tel Aviv “dovrebbe ascoltare seriamente gli appelli della comunità internazionale e del Segretario generale dell’Onu sullo stop alle punizioni collettive del popolo di Gaza”. Entrambi, ha riferito una nota della diplomazia di Pechino diffusa oggi, “hanno espresso preoccupazione per la situazione in Israele e Gaza”.
Inviato Cina in Medio Oriente per premere su colloqui pace
L’inviato speciale cinese Zhai Jun sarà in Medio Oriente la prossima settimana per premere su un cessate il fuoco nel conflitto tra Israele e Hamas e per promuovere i colloqui di pace.
Zhai, ha riferito il network statale Cctv, “visiterà il Medio Oriente allo scopo di coordinarsi con le varie parti per un cessate il fuoco, per proteggere i civili, per alleviare la situazione e per promuovere colloqui di pace”.
La missione di Zhai era stata anticipata venerdì dal ministro degli Esteri cinese Wang Yi, durante la conferenza stampa con l’omologo Ue Josep Borrell, al termine del Dialogo strategico Cina-Ue.
Usa inviano aerei da attacchi al suolo in Medio Oriente
Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha affermato in un post sui social media che aerei A-10, velivoli di supporto per l’ attacco al suolo, si uniranno presto agli F-15 già dispiegati nell’area.
Lo riporta la Cnn. “Dotandoci di mezzi avanzati e integrandoci con le forze congiunte e di coalizione, stiamo rafforzando le nostre partnership e la sicurezza nella regione”, ha dichiarato in una nota il tenente generale Alexus Grynkewich, comandante della Nona Air Force.
Il movimento degli aerei da guerra “rafforza la posizione degli Stati Uniti e migliora le operazioni aeree in tutto il Medio Oriente”, ha detto.
Israele, grandi operazioni solo dopo evacuazione civili
Israele avvierà “operazioni militari significative” solo una volta che i civili avranno lasciato Gaza: lo ha detto alla CNN il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (IDF).
“La cosa importante su cui concentrarsi è che inizieremo operazioni militari significative solo quando vedremo che i civili avranno lasciato l’area”, ha detto il tenente colonnello Jonathan Conricus. “È davvero importante che la gente a Gaza sappia che siamo stati molto, molto generosi con il tempo. Abbiamo dato ampio preavviso, più di 25 ore”.
Oms,evacuare malati a sud Gaza equivale a condanna a morte
L’evacuazione forzata di migliaia di malati dal nord di Gaza verso il sud del territorio potrebbe essere “l’equivalente di una condanna a morte”, ha avvertito ieri sera l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS). “L’OMS condanna fermamente i ripetuti ordini israeliani di evacuare 22 ospedali che curano più di 2.000 pazienti nel nord di Gaza”, ha affermato in una nota.
Lo spostamento di 2.000 pazienti nel sud di Gaza, “dove le strutture sanitarie sono già al massimo delle loro capacità e non sono in grado di assorbire un aumento considerevole del numero di pazienti, potrebbe equivalere a una condanna a morte” – afferma.
Biden, da Hamas peggior massacro di ebrei da Olocausto
“Stiamo assistendo al peggior massacro di ebrei dall’Olocausto. Stiamo assistendo a una crisi umanitaria a Gaza”: lo ha detto Joe Biden intervenendo a Washington ad una cena per la campagna a favore dei diritti umani. La maggior parte delle persone che vivono a Gaza, ha aggiunto, sono “famiglie palestinesi innocenti, che non vogliono avere niente a che fare con Hamas”.
Usa, seconda portaerei contro azioni ostili verso Israele
Gli Usa mandano una seconda portaerei nel Mediterraneo orientale come “deterrenza contro azioni ostili a Israele”: lo annuncia il Pentagono.
Egitto lega uscita americani a ingresso aiuti umanitari’
Si arena l’accordo tra Washington e il Cairo per consentire ad oltre 500 americani di uscire da Gaza attraversando il valico di Rafah. L’Egitto ha spiegato che darà disco verde solo se gli aiuti umanitari potranno passare nella direzione opposta, secondo quanto riporta il Wall Street Journal. L’accordo prevedeva le 17 di sabato come termine ultimo per il passaggio ma il valico è rimasto chiuso.
Usa, 29 le vittime americane di Hamas, 16 i dispersi
Sale da 27 a 29 il numero dei cittadini americani uccisi negli attacchi di Hamas in Israele: lo ha riferito un portavoce del dipartimento di stato Usa, aggiungendo che risultano anche 15 cittadini statunitensi e un residente permanente legale dispersi.
“Stiamo lavorando 24 ore su 24 per determinare dove si trovano”, ha assicurato, ricordando la collaborazione con il governo israeliano “su ogni aspetto della crisi degli ostaggi, inclusa la condivisione di informazioni di intelligence”.
ANSA