CULTURA E EVENTI

Lucani Insigni, il senso delle opere donate ai premiati

Gli artisti Dino Ventura, Giovanni Spinazzola e Maria Ditaranto spiegano il motivo ispiratore dei quadri realizzati per i vincitori del Premio

“Le opere degli artisti Maria Ditaranto, Dino Ventura e Giovanni Spinazzola pensate appositamente per i sei vincitori del Premio Lucani Insigni, Domenico Ciruzzi, Damiano D’Ambrosio, Ruggiero Doronzo, Filippo Martino, Domenico Antonio Melillo e Rocco Antonio Montone, ancorate al progetto ‘LucaniaTerraMadre’, presentato nella sede del Consiglio regionale della Basilicata, conferiscono al Premio un valore aggiunto.

Agli artisti va il nostro plauso per il loro saper fare e per la chiave interpretativa utilizzata. Un saper fare che omaggia la bellezza e l’identità della terra, la nostra”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, prima della consegna dei premi.

Maria Ditaranto: “L’opera ‘Il dono’ trae spunto da un affascinante elemento naturale, le ninfee. Elementi fortemente radicati nel nostro territorio e in particolare nei laghi di Monticchio, che nascono dal fango per erigersi poi verso il cielo.

Ed è questa capacità di rinascita che mi ha guidato in qualcosa che va oltre la semplice rappresentazione del mondo apparente.

Il quadro è stato pensato per il cardiologo Rocco Antonio Montone quale omaggio alle radici della sua terra. L’opera ‘Ninfea’, ideata per il dottor Domenico Antonio Melillo, fa leva sugli stessi concetti: la potenza delle radici e il trionfo della perseveranza di fronte alle situazioni avverse.

Uno straordinario elemento naturale se si considera che le sue radici traggono linfa e vita dalle acque stagnanti per aprirsi al nuovo con rinvigorito fervore”.

Dino Ventura: “L’opera ‘679 Rudello’, è stata pensata come premio specifico per una persona che la musica la vive e la fa vivere come il Maestro Damiano D’Ambrosio.

Nel realizzare questa opera, ho indirizzato la tavolozza cromatica verso colori decisi e dinamici. Gli schizzi di smalto (dripping) in bianco e nero come i tasti di un pianoforte, che hanno la finalità di visualizzare il movimento della bacchetta fluttuante nell’aria del direttore d’orchestra durante la direzione.

L’Opera ‘680Cercavo solo te’, è nata pensando al destinatario del premio e nello specifico un letterato Ruggiero Doronzo. La mia ricerca pittorica è protesa a regalare bellezza e positività, ma oltre ai cromatismi vivaci, ricerca ed inserisce parole, frasi e numerazioni. La frase contenuta nell’opera 680 è stata estrapolata dalla poesia ‘Erano volti’ della Poetessa Donata Doni che mi ha colpito per la sua delicatezza”.

Giovanni Spinazzola: “Le mie città ritraggono un luogo di passaggio nel quale chiunque si riconosce e sente familiare, non sono la rappresentazione di luoghi fisici ma di luoghi mentali, concettuali.

E’ con questa filosofia che ho realizzato le due opere ‘Veduta lucana interrotta’ che andrà all’avvocato Domenico Ciruzzi e ‘Veduta lucana interrotta, 2’ dedicata a Filippo Martino.

Un lucano vede la propria terra come un’opportunità che tende sempre al futuro: la rivalutazione di un luogo antico come Matera o la modernizzazione dei nostri borghi che, in qualche modo, si vestono come città metropolitane.

La linea gialla simboleggia il limite tra finzione e realtà, non a caso tende a deteriorarsi al centro mischiando il tutto, esattamente come succede oggi all’interno dei social network”.

Pulsante per tornare all'inizio