CRONACA

Israele: ‘In un mese colpiti 14mila obiettivi di Hamas’

L'esercito israeliano: 'I leader di Hamas morti che camminano'. Scambio di fuoco tra Hezbollah e Israele lungo la linea del fronte. Avvertimento dall'Iran: 'Se Israele continua a colpire Gaza, la guerra si allargherà'

Scambio di fuoco tra Hezbollah e Israele lungo la linea del fronte

 Uno scambio di fuoco è in corso tra Israele e gli Hezbollah libanesi lungo la linea del fronte aperta da un mese tra il nord di Israele e il sud del Libano.

Lo riferiscono media libanesi e fonti locali nei pressi della linea di demarcazione tra i due paesi. In queste ore le aree più colpite dallo scambio di fuoco sono il settore centrale e occidentale della linea di demarcazione. Non si registrano al momento vittime.

Israele ha colpito il territorio libanese più volte nelle ultime 24 ore, ha reso noto l’esercito israeliano, definendo i suoi attacchi come “risposte al fuoco” contro lo Stato ebraico e a “un obiettivo aereo sospetto” rilevato in territorio israeliano. Nella tarda serata di ieri il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, ha detto che gli aerei da guerra delle Idf hanno colpito più volte obiettivi di Hezbollah il Libano tra cui un “magazzino, posizioni di lancio, infrastrutture e siti in cui si trovano mezzi tecnologici”.

Esercito Israele: ‘I leader di Hamas sono morti che camminano’

 I leader di Hamas sono “uomini morti che camminano” poiché è solo questione di tempo prima che vengano “catturati o uccisi” dalle forze israeliane: lo ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Jonathan Conricus, a Sky News Australia.
La “direttiva” è quella di “uccidere o catturare” tutti i leader di Hamas “che hanno pianificato, facilitato ed eseguito il massacro omicida del 7 ottobre in Israele”, ha aggiunto.

Israele apre ancora corridoio umanitario nord-sud di Gaza

L’esercito israeliano ha annunciato di aver di nuovo aperto fin alle 14 di oggi (ora locale) un corridoio umanitario dal nord al sud della Striscia lungo la via Salah ad Din che taglia l’intera Gaza. Lo ha annunciato il portavoce dell’esercito in lingua araba Avichay Adraae che ha sollecitato i cittadini di Gaza a spostarsi a sud. “Se tieni a te stesso e ai tuoi cari – ha sottolineato – dirigiti a sud”.

Blinken, Israele non deve rioccupare Gaza

Israele non deve “rioccupare” Gaza. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, rispondendo alle domande in conferenza stampa da Tokyo, al termine del G7.

Il Papa, guerra è sconfitta, Dio ci porti una pace giusta

“Pensiamo e preghiamo per i popoli che soffrono la guerra. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina e pensiamo al popolo palestinese e israeliano. Che il Signore ci porti ad una pace giusta. Si soffre tanto, soffrono i bambini, soffrono gli ammalati, i vecchi e muoiono tanti giovani. La guerra sempre è una sconfitta, non dimentichiamolo, sempre è una sconfitta”. Lo ha detto il Papa alla fine dell’udienza generale.

Iran: ‘Se Israele continua a colpire Gaza, la guerra si allargherà’

 “Se i crimini del regime sionista contro Gaza continuano, la dimensione del conflitto e della guerra nella regione si espanderà”: lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani. “L’America non può, da una parte, mandarci un messaggio dicendo che non sono a favore dell’allargarsi del conflitto nella regione e poi permettere al regime sionista di commettere crimini di guerra su larga scala contro la nazione palestinese”, ha aggiunto Kanani. Lo rende noto il governo di Teheran.

Israele: ucciso il capo della produzione delle armi di Hamas

 L’esercito israeliano ha ucciso nella notte, in un attacco aereo mirato, Mohsen Abu Zina, capo della produzione di armi di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui Abu Zina è stato “uno dei principali sviluppatori di armi di Hamas ed era un esperto nello sviluppo di armi strategiche e razzi utilizzati dai terroristi”. Il portavoce ha poi aggiunto che la notte scorsa è stata eliminata “una cellula terroristica che progettava di lanciare missili anti tank contro i soldati”.

Israele: identificati i corpi di 843 persone uccise il 7 ottobre

La polizia ha identificato i corpi di 843 cittadini israeliani uccisi nell’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre ai kibbutz di frontiera. Lo ha fatto sapere la stessa polizia.

Israele: sale a 31 il numero dei soldati morti in combattimento a Gaza

Sono saliti a 31 i soldati israeliani morti dall’avvio dell’operazione terrestre a Gaza in risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. L’ultimo in ordine di tempo – ha fatto sapere l’esercito – è stato Yaacov Ozeri (28 anni) della 410/a Brigata corazzata ucciso ieri nel nord della Striscia. Inoltre – secondo la stessa fonte – ci sono anche tre soldati che sono stati feriti in modo grave sempre durante i combattimenti di ieri.

Israele: ‘In un mese colpiti 14mila obiettivi di Hamas’

A un mese dall’inizio dell’operazione militare contro Hamas le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno effettuato attacchi su più di 14mila obiettivi nella Striscia di Gaza, ha detto ieri sera in conferenza stampa il portavoce dell’esercito Daniel Hagari.  Le Idf affermano di aver demolito oltre cento ingressi di tunnel, distrutto più di 4.000 armi di vario tipo e “ucciso molti terroristi di Hamas, anche nel grado di comandanti”.  Hagari ha spiegato che molti degli obiettivi colpiti sono stati localizzati in moschee, asili e quartieri residenziali. “Ciò dimostra che Hamas sta cinicamente usando la sua popolazione come scudo umano”, ha detto il portavoce dell’esercito israeliano.

ANSA

 

 

Pulsante per tornare all'inizio