L’ANTICA ROMA AL “PRESEPE VIVENTE NEI SASSI DI MATERA
La Galilea di duemila anni fa sotto il controllo romano
Il “Presepe vivente nei Sassi di Matera” metterà insieme nel format di quest’anno varie declinazioni artistiche, da quella figurativa , con la partecipazione di numerosi figuranti che daranno vita alle scene del mercato e degli antichi mestieri, per continuare poi con quella attoriale con gli attori professionisti che daranno vita al “presagio” attraverso la lettura degli astri e delle antiche scritture, e quella rievocativa, con la rappresentazione dell’Impero romano nel Sasso Barisano con le scene del Castrum, della Scuola Gladiatori, della Domus, delle Vestali rievocando la Giudea di 2000 anni. In particolare la ricostruzione storica della Galilea sotto il controllo romano vedrà il coinvolgimento della legione “X Fretensis” di Mendicino (Cosenza) che si occuperà dell’accampamento dei legionari. Si tratta di una realtà culturale calabrese , la cui passione per la rievocazione nasce dall’ amore per la locale passione vivente chiamata volgarmente “Juovi Santu “. I volontari dell’associazione “I Brettii” sempre dalla Calabria, oltre a ricostruire usi e costumi di questo popolo italico del III e IV secolo a.c. si occupano anche di rievocazione storica sacra. A Matera saranno i soldati romani e gestiranno i vari accampamenti.
Arrivano, invece, dalla Romagna i “Ludus Aemilius”, un’associazione culturale che ripropone e presenta una scuola di gladiatori romana di epoca imperiale; il loro palinsesto comprende spettacoli di ludii gladiatori, pankration e pentathlon. Nella Città dei Sassi creeranno un ludus magnus, cioè la scuola gladiatori. All’associazione “Diva & Dance” di Palazzo San Gervasio il compito, invece, di mettere in scena le antiche danze. Si tratta di un gruppo nato nel 2012 , con lo scopo di portare tante nuove attività sportive, di danza e di fitness nel territorio. Ad oggi è l’unica scuola che pratica danza orientale in Basilicata , dato che la fondatrice , Luana d’Esposito è l’unica insegnante qualificata a livello nazionale e all’estero. Infine, i volontari ” Le Mele Marce” di Rionero in Vulture cureranno le scene dell’antica Roma, le sacerdotesse adoratrici del fuoco (Vestali); la domus, il Senato e la tenda dei generali. “Sono i protagonisti dei tre chilometri del percorso- spiegano gli organizzatori dell’evento – che partendo dal centro storico della città attraversando il sasso Barisano e quello Caveoso daranno vita al presepe”. L’evento, organizzato da “Matera convention bureau” assieme all’amministrazione comunale, prenderà il via il giorno dell’Immacolata, per poi proseguire nei giorni 9, 10, 16, 17, 29 e 30 dicembre e poi il 5 e il 6 gennaio del 2024.