CULTURA E EVENTI

Alberto Angela, Parigi val bene un giro in 2 Cavalli

Torna 'Stanotte a' il 25 dicembre, poi 'Meraviglie' in Namibia

“Per tante persone Parigi è una città magica, da visitare, per me è un po’ come tornare nella casa dove sei stato da bambino”.

Alberto Angela ha scelto la Ville Lumiere, dove è nato l’8 aprile 1962, per accompagnare il pubblico nelle atmosfere intime e raccolte di ‘Stanotte a’, in onda il 25 dicembre alle 21.25 su Rai1.

“Ci sono rimasto pochissimo, a due anni ero già in Belgio, poi dopo quattro anni sono venuto a Roma”, racconta.

“I miei ricordi di Parigi sono legati alle foto di famiglia, eppure a questa città mi unisce un affetto intimo, personale, anche perché, avendo poi frequentato la scuola francese a Roma, mi sono formato attraverso questa cultura, le amicizie, la lingua, le tradizioni. Per me dunque Parigi è un po’ l’inizio di tutto, un luogo dove torno sempre con uno sguardo particolare”.

Di notte, poi, la capitale francese rivelerà i suoi aspetti “più intimi e romantici: in giro su una 2 Cavalli – l’avevo guidata in passato, ma è stato interessante tornarci a bordo, è stato un ritorno anche fisico a movimenti dimenticati – scopriremo una nuova dimensione della città”, promette il conduttore, giornalista, scrittore, paleontologo e divulgatore.

Dal Trocadero a dalla Tour Eiffel a Montmartre, da Place Vendome all’Opera Garnier al Louvre, dalle incantevoli vetrate della Saint-Chapelle alle luci della Reggia di Versailles, il viaggio toccherà le tappe classiche, “ma andremo, per esempio, anche al Museo di storia naturale, entrando nella dimensione della Francia legata all’illuminismo, alla conoscenza scientifica che è un aspetto forse un po’ dimenticato della cultura transalpina, eppure anche la parte razionale della conoscenza deve molto alla Francia”, spiega Angela.

E poi ci saranno “due carezze al cuore: i tetti di Parigi, che di giorno cambiano colore a seconda del tipo di cielo e non è un caso che abbiano impressionato pittori, romanzieri, fotografi; e lo scorrere della Senna, quel fluire costante ma calmo, lento ma non lentissimo, con quella velocità giusta che fa sognare grazie anche ai luoghi che vi si riflettono dentro: è una sensazione molto particolare, protettiva, avvolgente”.

La sera di Natale non potrebbe mancare la buche de Noel, il tronchetto, “l’equivalente del nostro panettone o pandoro, capace di evocare con la sua immagine gli abbracci, gli affetti di questa festa, ma scopriremo anche i segreti della baguette e del croissant, entrando in una delle mitiche pasticcerie francesi”.

E nella città dell’amore uno spazio speciale avrà il museo Rodin, con il Bacio, “magico perché l’artista ha voluto rappresentare l’attimo precedente, quando le labbra non sono ancora a contatto, quel momento elettrico in cui rimangono accesi solo i cuori nell’attesa di una sensazione che sta per esplodere”.

A punteggiare il racconto saranno, come sempre, alcuni ospiti come Giancarlo Giannini, presenza fissa di ‘Stanotte a’, stavolta nei panni del commissario Maigret, Gianluigi Donnarumma, il portierone della Nazionale e del Paris Saint-Germain, Lola Ponce, che canterà il suo tema da Notre-Dame de Paris proprio sotto la cattedrale, e Mika, “che ci ha deliziato con la sua personalità coinvolgente, il suo calore naturale, la sua spontaneità”.

Pochi giorni dopo, lunedì 1 gennaio alle 21.30 sempre su Rai1, Alberto Angela aprirà un nuovo ciclo di ‘Meraviglie’ spostandosi in Namibia: “Dopo quattro anni di viaggio in Italia e l’edizione dedicata alle ‘stelle d’Europa’, abbiamo scelto un paese che riassume la bellezza multiforme dell’Africa: attraverseremo i deserti più belli del mondo come il Namib o il Kalahari, i parchi nazionali, i siti Unesco come la valle rocciosa di Twyfelfontiein, luoghi in cui la natura è intatta e e popolazioni di procurano il cibo con arco e frecce. Descrivere tutto questo è anche un modo per proteggerlo e rispettarlo.

E poi i panorami, i tramonti, i sorvoli e un posto incredibile dove si trova il relitto di una nave di 100 metri in mezzo al deserto”.

Lo stupore è quello di sempre: “Non ti stanchi mai, hai sempre fame di conoscere. Il romanzo della conoscenza è il più bello che sia mai stato scritto: non vedi l’ora di voltare pagina – conclude Alberto Angela – per sapere come procede il racconto”.

 

ANSA

 

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