MUSICA

Quartetto Ébène a Santa Cecilia con Haydn, Bartòk e Schubert

Il 17 gennaio formazione in scena per la Stagione da Camera

Appuntamento da non perdere a Santa Cecilia con la grande musica per quartetto d’archi: il Quartetto Ébène è protagonista il 17 gennaio alle 20:30 del concerto della Stagione da camera dell’Accademia, dopo nove anni di assenza.

L’ensemble francese si è rivelato al grande pubblico grazie alla vittoria ottenuta al Concorso ARD del 2004 che lo ha lanciato sui maggiori palcoscenici del mondo, dalla Philharmonie di Berlino e alla Carnegie Hall di New York, dove i quattro musicisti si esibiranno anche nei prossimi mesi.

La serata si apre con con il Quartetto op.20 n. 3 di Franz Joseph Haydn. Seguirà il Terzo Quartetto di Béla Bartók, composto nel 1927.

Il programma si chiude con il Quartetto n. 15 D 887 di Franz Schubert, ultima creazione quartettistica del compositore, portato a termine in soli dieci giorni il 30 giugno del 1826.

Oltre al repertorio tradizionale, il Quartetto Ébène spicca anche in altri generi: l’improvvisazione su musiche jazz e canzoni popolari, iniziata nel 1999 come un semplice diversivo dagli studi universitari, è diventata un suo segno distintivo anche con diverse incisioni discografiche.

Pierre Colombet suona due violini: uno Stradivari del 1717 e un “Matteo Goffriller” del 1736; Gabriel Le Magadure due violini: un Pietro Guarneri di Venezia e uno strumento del 1740 circa, con etichetta Guarneri. Marie Chilemme due viole: una Stradivari del 1734, la “Gibson”, e una di Marcellus Hollmayr (Füssen, 1625).

ANSA

 

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