Anno giudiziario: a Potenza carenze di personale “da record”
i reati di competenza della Dda sono cresciuti fino agli attuali 1.968.
Le parole del procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Potenza, Armando D’Alterio, sono un allarme importante per la situazione della criminalità organizzata in Basilicata.
Il dato relativo alle indagini e ai processi per reati di competenza della Direzione Distrettuale Antimafia è particolarmente significativo: si è passati dalle poche decine di imputati del periodo 2017-2018 ai 368 del periodo che va dal 1° luglio del 2022 al 30 giugno del 2023. I soggetti attualmente indagati per reati di competenza della Dda sono cresciuti fino agli attuali 1.968.
Questi dati testimoniano la diffusione del fenomeno mafioso in Basilicata, che si configura come un sistema endemico, radicato nel territorio e in grado di infiltrarsi in diversi settori economici e sociali.
Le organizzazioni mafiose campane e calabresi, in particolare, sembrano aver intensificato la loro presenza nella parte meridionale della regione, dove si registrano tentativi di condizionamento della pubblica amministrazione e delle attività economiche.
La carenza di personale, sia amministrativo che giudiziario, rappresenta una criticità che rischia di rendere ancora più difficile il contrasto alla criminalità organizzata.
Il procuratore generale D’Alterio ha sottolineato che le scoperture organiche degli uffici del distretto si attestano su percentuali che variano dal 15 per cento di Potenza, passando dal meno 33% di Matera, fino al 50% della Procura minorile.
Per fronteggiare questa situazione è necessario un impegno straordinario da parte di tutte le istituzioni, con un potenziamento delle forze dell’ordine e della magistratura, ma anche con un lavoro di prevenzione e sensibilizzazione della popolazione.
È importante che i cittadini siano consapevoli del pericolo rappresentato dalla criminalità organizzata e che collaborino con le istituzioni per contrastarla.