COMUNICATI STAMPAPOLITICA

Congresso PD: Vito Santarsiero presenta il suo programma

“Per costruire un ponte con la società fatto di confronto e dialogo”. E’ questo lo slogan con il quale Vito Santarsiero si candida alla segreteria regionale del Partito Democratico.
“E’ questa la conditio sine qua non – scrive nel suo programma – per dare vita ed esaltare la funzione del congresso non già deciso a priori e da tempo senza confronto e senza analisi, in funzione di intese che schiacciano la pluralità e la partecipazione offrendola solo come mera apparenza. Un congresso che sia invece davvero lo strumento in grado di riportare il PD a svolgere quel ruolo di guida e riferimento che gli compete nella società lucana”.
Santarsiero è consapevole che il partito negli ultimi tempi abbia perso quella che era la sua capacità di fare sintesi tra le varie anime che invece “si sono oggi depauperate perché abbiamo sostituito – afferma – al dialogo e al confronto altre logiche, quelle degli organigrammi e delle filiere”.
Il Pd – è la proposta di Santarsiero – torni quindi ad essere un partito aperto e plurale, un partito che si fonda sul principio delle primarie e del rispetto dei tesserati per affrontare le scelte primarie della vita.
Un partito “aperto che ascolta la società, capace di ricostruire e valorizzare i legami sociali, allargare gli spazi di mediazione potenziando gli strumenti della partecipazione, come strumenti della valorizzazione della politica e della democrazia”.
Un partito che sia in grado di rinnovare il patto generazionale che si è rotto.” Si tratta di ridare prospettive ai giovani, superando l’attuale divario che ostacola la piena espressione delle loro capacità e della loro creatività. I giovani non devono essere solo avamposto di altri, ma protagonisti delle scelte e delle idee del PD”.
Un partito che possa superare “le logiche dell’appartenenza e portare la meritocrazia come unico metodo di scelta nelle istituzioni e nel partito. Non ci interessa molto – sostiene Santarsiero –  l’area di provenienza, piuttosto l’orizzonte, la meta, il punto prefissato di arrivo di chi si impegna a fare politica, che non può che essere la costruzione del bene comune.
Un partito che sostenga l’attività degli amministratori negli enti locali – “vero motore del paese” – attivando un forum per fare squadra, discutere dei problemi comuni, relazionarci con l’ANCI Nazionale e Regionale).
Un partito che, in tema di politica ambientale, faccia una proposta che consenta di uscire dalla logica del mero sfruttamento delle risorse, promuovendo uno sviluppo sostenibile, “consapevole che occuparsi di ambiente significa ragionare non solo di ecologia ma anche di economia, lavoro, cultura civica, innovazione tecnologica”.

Santarsiero si rivolge “alle migliori risorse umane e associative della nostra terra che si riconosceranno nei nostri valori e nella nostra idea di società” invitandole a portare il loro contributo per definire , entro i primi 100 giorni della rinnovata segreteria , una strategia di crescita integrata della nostra Basilicata, nel contesto più ampio meridionale e nazionale. “Sarà questa – conclude Santarsiero – la base con la quale ci presenteremo alla società lucana per un confronto aperto, atto a definire la proposta del PD da offrire agli elettori con un filo conduttore unico che accomuni le politiche dai più piccoli dei nostri Comuni alla massima istituzione regionale”.

Il Vademecum di Santarsiero

  • Consultazioni tematiche per le grandi scelte politiche e amministrative
  • Primarie per scegliere i candidati alla carica di Sindaco, di Deputato, Senatore e Presidente della Regione
  • Massimo quattro mandati tra Regione e Parlamento e massimo tre in uno dei due livelli istituzionali
  • La prossima legislatura deve essere quella del rilancio e di un grande lavoro per il futuro per la Basilicata. Chi governerà la Regione dovrà farlo con il massimo dell’impegno e della dedizione per cinque anni, sapendo che nella legislatura successiva lascerà ad altri il compito di continuare questa grande missione
  • No ai doppi incarichi
  • Alle elezioni ci si presenta con il simbolo del partito e con la migliore squadra. Il civismo è una risorsa solo se è genuino e non già se esso si fa strumento per organizzare filiere e dividere il partito come è accaduto in questi anni.
  • Il PD deve essere il perno e la guida di una forte coalizione di centro sinistra. Deve saper guardare all’area moderata e alla sinistra in maniera costruttiva e aperta.
  • Il PD, poiché è stato protagonista dell’approvazione del nuovo Statuto Regionale, deve essere garante della sua rapida attuazione e dell’approvazione di una Legge elettorale senza listino e a garanzia di genere
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