Inchiesta sul dossieraggio Melillo e Cantone chiedono di essere sentiti
Istanza al vertice del Csm e al Copasir. La Lega: 'Un attacco alla Repubblica e alla democrazia'
Il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo e quello di Perugia Raffaele Cantone hanno chiesto di essere sentiti dal Comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura, dal presidente della
Commissione parlamentare antimafia e da quello del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica sulle vicende relative al cosiddetto dossieraggio.
E’ quanto apprende l’ANSA.
“L’inchiesta sugli spioni che setacciavano illegalmente i dati di centinaia di cittadini, soprattutto di centrodestra e in particolare politici e persone vicine alla Lega, rivela un quadro sconcertante”.
E’ quanto si legge in una nota della Lega. “Siamo certi che i più alti vertici delle Istituzioni sapranno intervenire con chiarezza inequivocabile e chiederemo che il Copasir approfondisca la questione in dettaglio fino alla completa chiarezza sui fatti, a partire dalle audizioni dei vertici presenti e passati della Guardia di Finanza e dell’Antimafia. Siamo di fronte a un attacco alla Repubblica e alla democrazia”, prosegue la nota.
“Siamo di fronte a un attacco alla Repubblica e alla democrazia che coinvolge Magistratura, Guardia di Finanza e giornali di sinistra, col risultato che in più di un’occasione le Procure hanno aperto inchieste basandosi su presunti scoop nati da notizie costruite a tavolino sulla base di dati ottenuti illegalmente”, conclude la nota della Lega.
ANSA