Infrastrutture e viabilità secondaria, Consigliera regionale Merra: dopo il misfatto ci sarà il riscatto?
Infrastrutture e Viabilità secondaria, Merra: dopo il misfatto ci sarà il riscatto? Che fine ha fatto la convenzione a stipularsi con Anas per il recupero e la messa in sicurezza della San Fele-Rapone e della Cancellara-Vaglio?
Quasi 12 milioni di risorse ministeriali per il recupero di queste 2 arterie strategiche oggi “strade di nessuno” in quanto non ancora provincializzate a causa delle precarie condizioni di sicurezza.
Raccontiamo l’ultimo misfatto consumatosi ai danni di una programmazione per la viabilità secondaria costruita con una ambiziosa visione di insieme e schiantata contro il muro del meschino stratagemma politico. Lo dichiara il Consigliere regionale del Gruppo misto Donatella Merra.
Era stato intrapreso un percorso inter-istituzionale per l’adeguamento e la sistemazione di due arterie strategiche che da tempo attendono gli investimenti necessari, anche in funzione di una futura provincializzazione: la San Fele-Rapone e la Cancellara-Vaglio.
Con i Sindaci, gli enti proprietari delle citate strade (EIPLI, ex Comunità Montana Alto Basento) era stato chiuso la scorsa estate un formale accordo per la redazione di un progetto di fattibilità da porre a base di gara; dopo faticosi e numerosi tavoli tecnici, era stata indicata una soluzione fattibile e immediata anche per dar corso agli interventi.
Era stato pattuito di inserire nel piano annuale degli interventi di manutenzione straordinaria queste opere e di farle eseguire all’Anas stessa, attraverso una Convenzione nella quale veniva identificata anche la copertura finanziaria per complessivi 12 mln di euro.
Queste due arterie, importantissime per lo sviluppo turistico e i collegamenti tra i comuni delle rispettive aree, rappresentano una priorità per la viabilità del Vulture, dell’alto Basento e di tutta la Regione che non può essere ancora rimandata ma che purtroppo non ha ricevuto l’attenzione dovuta.
Da Assessore alle Infrastrutture ho inoltre presentato alla Giunta regionale un atto complessivo a favore delle quattro aree interne finalizzato ad attuare importanti ed urgenti interventi per la viabilità, attraverso la riprogrammazione delle economie dei fondi del PO-Fesr 2014-2020, di competenza dei Comuni e delle Province.
La delibera proposta, per circa 6 mln di euro, è stata più volte respinta dal Governo Regionale e ciò ha contribuito al mio strappo politico dopo l’ennesimo rifiuto della Giunta a portare avanti impegni ineludibili a favore dei lucani.
Negli anni abbiamo posto in essere una programmazione razionale, particolarmente in materia di strade secondarie, da soddisfare e concludere prioritariamente a beneficio dei territori che purtroppo non ha avuto completo seguito.
In accordo con gli enti erano state individuate le arterie che necessitavano e necessitano di una messa in sicurezza improcrastinabile. Benché le risorse per mandare in porto gli interventi fossero già nella disponibilità degli Enti ci è stato impedito di utilizzarle.
Per queste motivazioni mi preme elencare le operazioni approvate tra assessorato alle Infrastrutture, Comuni e Province e non finanziate all’epoca dei fatti affinché i cittadini siano informati.
Per l’Area Interna Alto Bradano erano stati messi a disposizione 300 mila euro per i lavori di messa in sicurezza della strada S.P. 8 e 870 mila euro per lavori di messa in sicurezza della S.P. 66, oltre a quelli per la strada di collegamento ex 169 – S.P. 22 direttrice Basentana – Bradanica per 570 mila euro stralciata e finanziata a parte.
I fondi per i primi due interventi rivenivano da risorse di competenza della Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità mentre quelli per il terzo, recentemente assentiti, sono provenienti da economie sugli interventi della viabilità della stessa Area Interna.
Per quanto riguarda l’Area interna montagna materana erano stati assegnati i finanziamenti necessari alla Strada di collegamento (SP ex 277) San Mauro Forte – Accettura per 300 mila euro, alla Strada di collegamento Gorgoglione – Cirigliano, sempre per 300 mila euro, e alla Strada comunale Aliano – Petto Mulino – innesto S.P. Saurina nel Comune di Aliano, per 400 mila euro.
Per quanto concerne l’Area Interna Marmo Platano le operazioni da ammettere a finanziamento erano la S.P. ex S.S.7 di attraversamento dell’abitato di Baragiano Scalo per il miglioramento delle condizioni di sicurezza del tratto interessato con un importo di 25 mila euro, l’adeguamento e messa in sicurezza delle strade comunali “Bosco Grande, Spinosa, Serra di Pepe, San Giovanni, Valle dell’Olmo e Toppa di Scioscia” nel Comune di Ruoti per oltre 173 mila euro, l’adeguamento della strada in località Crovara nel Comune di Bella per circa 202 mila euro, l’adeguamento e messa in sicurezza della SP14 nel tratto che collega il Comune di San Fele al Comune di Bella per circa 674 mila euro e l’adeguamento e messa in sicurezza strada S.P. ex S.S. 381 per 500 mila euro.
Le risorse erano state reperite in parte da economie di interventi effettuati dall’Area stessa e in parte da ulteriori fondi derivanti da altri interventi di competenza dell’Assessorato infrastrutture e Mobilità.
Per l’Area interna Mercure Alto Sinni Val Sarmento gli interventi da ammettere a finanziamento erano la SP 102 di Mezzana per più di 102 mila euro, la SP N. 46 della Peschiera per 188 mila euro, la SP N. 63 Del Rubbio per quasi 500 mila euro, la SP. N. 29 Noepoli Val Sinni per oltre 90 mila euro, la SP ex SS 104 – Tratto Teana – Fardella Sp 15 / Fardella – Chiaromonte per circa 95 mila.
Risorse già disponibili per completare o attuare nuove opere viarie di cui i territori continuano ad avere immediato e stringente bisogno, con comunità che rischiano l’isolamento ed un trasporto pubblico esercitato in alcuni casi in condizioni di assoluta precarietà (solo a titolo esemplificativo ricordiamo le frane intorno all’abitato di Forenza e lungo la 381 San Fele –Bella).
Si avrà il coraggio, per superare il grave gap infrastrutturale, cosi come denunciato dalle stesse parole del Presidente Bardi di destinare responsabilmente a tale scopo almeno la metà delle risorse FSC che ammontano complessivamente ad oltre 800 milioni? Possiamo noi per primi scommettere sulla sfida cruciale del futuro?
Occorrerebbe mettere sul tavolo della trattiva con il ministero per uscire dall’isolamento almeno 100 milioni per i problemi della viabilità comunale e provinciale; nonché almeno 300 milioni per le principali interconnessioni strategiche, in particolare quelle che hanno subito rallentamenti e decurtazioni negli anni del Covid e su cui avevamo preso impegni certi con progettazioni approvate, non ultime tra le altre i lotti prioritari di ampliamento e raddoppio della SS7 Ferrandina-Matera, ulteriori lotti di ampliamento già in progettazione della Potenza-Melfi.