CRONACA

Uiltec-Uil: Le Istituzioni non abbandonino i lavoratori della Vibac di Viggiano

Non si può tollerare l’assordante silenzio delle istituzioni regionali rispetto alla crisi della Vibac di Viggiano. Sono a rischio 170 posti di lavoro, 170 persone che dopo il 10 luglio potrebbero rimanere a casa e senza retribuzione. Lo sostiene una nota della Uiltec-Uil a firma del segretario regionale Giuseppe Martino.

La Vibac era uno dei fiori all’occhiello dell’area industriale di Viggiano, una promessa per lo sviluppo del territorio ancor prima dell’avvento di Eni ed era definita la Fiat della Val d’Agri.

Invece oggi rischia di chiudere i battenti, con i lavoratori in cassa integrazione straordinaria che vivono quotidianamente nell’incertezza più assoluta e senza prospettive. Famiglie intere, costrette a interrogarsi sul proprio futuro, sono in cerca di soluzioni per non cadere nel baratro della disperazione.

Oggi, nel corso della partecipatissima assemblea dei lavoratori, l’agitazione era palpabile, la frustrazione evidente e la sensazione di essere stati abbandonati dalla proprietà e della Regione si manifestava con molta chiarezza.

La Uiltec-Basilicata -afferma il segretario Martino – non può che mostrare sdegno e riprovazione per l’atteggiamento irriguardoso manifestato dalla proprietà nei confronti di chi, quotidianamente e per tanti anni, si è recato sul posto di lavoro nella speranza di costruire un progetto di vita nel suo territorio, tra la sua gente.

La Uiltec-Basilicata chiede con forza l’intervento dell’Assessore alle Attività Produttive Michele Casino e chiede di istituire immediatamente un tavolo regionale e di confronto con l’Azienda.

Lo stato di crisi ormai è evidente e di un piano industriale per il rilancio della produzione non se ne parla. Non possiamo far passare il messaggio che le istituzioni regionali non abbiano il buon senso di pretendere delle spiegazioni in merito ad una ripresa della produzione.

Non si può accettare l’atteggiamento irriverente della proprietà che non si preoccupa di fornire spiegazioni valide, e non è concepibile che la Regione Basilicata non l’esiga. I passaggi da compiere, come già evidenziato nel corso dell’assemblea, sono perentori: un tavolo di confronto presso l’Assessorato alle Attività Produttive e la presentazione di un piano industriale concreto e di lungo respiro.

La UILTEC non si piegherà alla logica nefasta di un depauperamento economico dell’area industriale di Viggiano e di un tracollo sociale del territorio, e si batterà con tutte le sue forze per portare le istanze dei lavoratori sulla scrivania della politica, prima dell’appuntamento elettorale regionale. Le Istituzioni ascoltino le comunità in difficoltà e intervengano velocemente, prima che altri lucani facciano le valigie per non tornare più.

Segretario regionale Uiltec Basilicata

                                                                                                                    Giuseppe Martino

 

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