Marrese: Salvini sfilata su progetti finanziati dieci anni fa, ignorando il caos attorno a Bardi
Il 26 marzo, Matteo Salvini è riuscito a confondere gli elettori lucani due volte in poche ore.
Innanzitutto, ha fatto una comparsa sulla Potenza-Melfi, un progetto finanziato più di dieci anni fa, presentandola come un suo successo personale, il che non corrisponde alla realtà.
Successivamente, ha parlato dell’armonia nel centrodestra proprio mentre in Basilicata sono in corso continui comunicati stampa (l’ultimo di Noi Moderati contro due suoi transfughi passati in un’altra lista, ieri era il turno di Forza Italia, l’altro ieri di Fratelli d’Italia, che non vuole Pittella), mentre ad Roma Azione ha votato contro la riforma del codice della strada voluta da Salvini.
Sempre Azione, la settimana scorsa, ha chiesto le dimissioni di Salvini in Parlamento. Pur dichiarando di voler governare insieme, in queste circostanze politiche è chiaramente impossibile.
La coalizione che supporta Bardi, proveniente da una combinazione di accordi romani e trasformismi lucani, è ancora meno coesa di quella che in cinque anni ha registrato continui cambi di partito, scontri aperti, insulti sessisti, rimpasti di giunta e inchieste.
Noi, dal nostro lato, continuiamo ad andare avanti, ascoltando i cittadini lucani e proponendo soluzioni, come ho sempre fatto da sindaco e presidente della Provincia di Matera.
Salvini crede di poter imporre l’autonomia differenziata con trucchi e propaganda, ma sottovaluta la capacità di scelta della nostra gente.