BCC : la lite interna alla destra su Sviluppo Basilicata riguarda le clientele, non lo sviluppo della Regione
Niente di nuovo sotto il sole: quando Piro e Cupparo si scontrano tra loro parlando di sviluppo non hanno un sussulto di interesse per questa terra ma si accapigliano solo sulle gestione della filiera del potere di Sviluppo Basilicata perché il primo rimprovera all’amministratrice di questo ente di fare clientele elettorali solo per il secondo.
Non c’è quindi nessun cambio di linea della giunta Bardi che in questo può anzi dirsi rafforzata dall’abbraccio con Pittella, un professionista in materia.
Nella loro visione, l’amministrazione della cosa pubblica ha la sola funzione di produrre consenso elettorale.
Così i soldi delle royalty destinati all’occupazione finiscono in miseri bonus da qualche decina di euro, con decine di milioni di guadagni per le compagnie petrolifere (a cui sta benissimo tenere Bardi, visti i profitti); i fondi europei per lo sviluppo finiscono a imprese che dovranno poi garantire i voti di collaboratori e dipendenti al candidato di turno.
Continua dunque la stessa solfa degli ultimi dieci anni. C’è un solo modo per spezzare questo uso spregiudicato dei soldi pubblici e il ‘clientelismo di stato’: votare Basilicata Casa Comune a sostegno di Piero Marrese.
Niente di nuovo sotto il sole: quando Piro e Cupparo si scontrano tra loro parlando di sviluppo non hanno un sussulto di interesse per questa terra ma si accapigliano solo sulle gestione della filiera del potere di Sviluppo Basilicata perché il primo rimprovera all’amministratrice di questo ente di fare clientele elettorali solo per il secondo.
Non c’è quindi nessun cambio di linea della giunta Bardi che in questo può anzi dirsi rafforzata dall’abbraccio con Pittella, un professionista in materia.
Nella loro visione, l’amministrazione della cosa pubblica ha la sola funzione di produrre consenso elettorale.
Così i soldi delle royalty destinati all’occupazione finiscono in miseri bonus da qualche decina di euro, con decine di milioni di guadagni per le compagnie petrolifere (a cui sta benissimo tenere Bardi, visti i profitti); i fondi europei per lo sviluppo finiscono a imprese che dovranno poi garantire i voti di collaboratori e dipendenti al candidato di turno.
Continua dunque la stessa solfa degli ultimi dieci anni. C’è un solo modo per spezzare questo uso spregiudicato dei soldi pubblici e il ‘clientelismo di stato’: votare Basilicata Casa Comune a sostegno di Piero Marrese.