CULTURA E EVENTI

Spera: “Il 3 e 4 maggio le malattie respiratorie al centro di una maratona di studio e ricerca”

“Tali patologie -dichiara il direttore generale dell’Azienda ospedaliera regionale Giuseppe Spera– hanno un elevato impatto epidemiologico, che richiede modelli organizzativi multi professionali ben strutturati, ma che al tempo stesso si caratterizzano in molti casi per una elevata complessità diagnostico-terapeutica necessitante di competenze di alta specializzazione.

La mission della Pneumologia ospedaliera -continua il Dg Spera- è la gestione dei casi complessi, grazie alla disponibilità di elevate competenze professionali e tecnologie di ultima generazione per la presa in carico del paziente e per il trattamento terapeutico.

Sono felice e grato allo stesso tempo alle generose professionalità presenti in Azienda, capaci di soddisfare la domanda di salute e dedicarsi all’approfondimento, allo studio e alla ricerca, che mai devono mancare in un’Azienda altamente specializzata come la nostra -conclude Spera- per assicurare le migliori cure e garantire innovazione continua e alti livelli di qualità delle prestazioni erogate, tanto più in un momento di integrazione con l’Università”.

“L’alta specialità in campo pneumologico -afferma il direttore della Pneumologia dell’ospedale ‘San Carlo’ di Potenza e responsabile scientifico del convegno Raimondo Battiloro– si sviluppa in diverse aree: la Pneumologia interventistica, l’Intensivologia respiratoria, la Fisiopatologia respiratoria, la Patologia pleurica, i disturbi respiratori durante il sonno.

Negli ultimi anni, la comunità scientifica pneumologica è stata sempre più orientata nello studio dell’interazione tra apparato respiratorio e organismo in toto, rispetto allo studio del polmone come organo singolo.

Lo scopo di questa iniziativa -conclude lo pneumologo- è proprio quello di fare il punto sulle reali possibilità diagnostiche, terapeutiche, sulle possibilità applicative future, per poter meglio comprendere l’insorgenza e le evoluzioni delle malattie broncopolmonari e poter  intervenire più precocemente e più efficacemente con iniziative sia di ordine preventivo che terapeutiche”.

 

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