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Napoli Design Week, da Palazzo Gravina per valorizzare la città

6-10 maggio prima edizione organizzata dal Diarc

Nasce la Napoli Design Week, in programma dal 6 al 10 maggio 2024 a Palazzo Gravina e organizzata dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli “Federico II”, con il patrocinio del Comune di Napoli e dell’ADI_Delegazione Campania, in partenariato con la Apple Developer Academy e le Edizioni Cratèrasi.

L’obiettivo è promuovere la cultura del Design a Napoli valorizzandone il ruolo nella trasformazione degli ambienti di vita e nel miglioramento della qualità estetica, economica e sociale della città.

La manifestazione si svolgerà presso la sede storica della Facoltà di Architettura, e offrirà un articolato programma di mostre, installazioni, conferenze, seminari, workshop, presentazioni di libri e proiezioni di film.

Questa prima edizione della Napoli Design Week, che vuole essere l’anteprima di un evento a carattere internazionale da proporre nei prossimi anni, per gli organizzatori segna il debutto di un’iniziativa destinata a crescere e a consolidarsi nel tempo con sempre maggiore coinvolgimento della città e dei suoi spazi.

Si parte domani con un primo appuntamento presso Città della Scienza (ore 11, sala Newton) in attesa dell’apertura di lunedì 6 maggio (9,30 aula magna) dedicata allo spagnolo Curro Claret, mentre all’inaugurazione alle 15,00 con i saluti del direttore Diarc Michelangelo Russo e del coordinatore scientifico dell’evento Massimo Perriccioli interverranno anche il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il rettore Matteo Lorito.

Tra gli appuntamenti della Napoli Design Week anche un omaggio a Riccardo Dalisi a cura di Piero Nuziante, ‘Design e comunità: dare valore/creare senso’ a cura di Carla Langella.

La cultura del Design a Napoli, sottolineano i promotori, si distingue a livello nazionale ed internazionale “per il ruolo di spicco dei progettisti e degli studiosi che l’hanno plasmata, per la creatività nel rispondere alle sfide dell’innovazione tecnologica, per la capacità di interpretare una tradizione manifatturiera di altissimo valore tecnico e artistico, ai temi sociali e ambientali, per l’attitudine all’ascolto delle comunità”.

ANSA

 

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