CRONACA

Istat, crescono working poor, è povero il 14% degli operai

A fronte del 7,6% degli occupati complessivi

Il reddito da lavoro ha visto affievolirsi la sua capacità di proteggere individui e famiglie dal disagio economico.

Lo sottolinea l’Istat nel suo Rapporto annuale spiegando che tra il 2014 e il 2023 l’incidenza di povertà assoluta individuale tra gli occupati ha avuto un incremento di 2,7 punti percentuali, passando dal 4,9% nel 2014 al 7,6% nel 2023.

Per gli operai l’incremento è stato più rapido passando da poco meno del 9% nel 2014 al 14,6% nel 2023.

Nel 2023 l’8,2% dei dipendenti era in povertà assoluta a fronte del 5,1% degli indipendenti.

Chelli (Istat): ‘14% dei minori è povero, sono 1,3 milioni’

Nel 2023, l’incidenza di povertà assoluta più elevata si osserva tra i minori di 18 anni (il 14,0% dei minorenni sono poveri, rispetto al 9,8% della media della popolazione, per un totale di 1,3 milioni di minori).

Lo sottolinea il presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli presentando il Rapporto annuale dell’Istituto.

“Valori più elevati della media nazionale, afferma, si rilevano anche per i 18-34enni e i 35-44enni (11,9% e 11,8% rispettivamente). L’incidenza individuale decresce fino al 5,4% dei 65-74enni, il valore più basso, per poi risalire al 7,0% nella fascia di popolazione più anziana, quella degli individui con 75 anni e più”.

ANSA

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