Intervista a Stefania Convalle, “io, Antonio e i miei amati personaggi” di Laura Gorini
I personaggi sono tutti dentro il mio cuore
Sta andando fortissimo “Volevo solo avere più tempo”, il più recente romanzo scritto dalla brava e profonda Stefania Convalle ed edito da Edizioni Convalle.
Tante sono le presentazioni in giro per l’Italia che l’autrice sta tenendo per l’immensa gioia dei suoi lettori. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lei per parlarne. E tra una chiacchiera e l’altra ci ha rivelato che la sua prossima opera non è poi così lontana.
Stefania, sei attualmente impegnata con molte presentazioni per il tuo “Volevo solo avere più tempo”. In primis, ti chiedo, un bilancio di questa esperienza?
Il percorso di questo nuovo romanzo sta procedendo molto bene, d’altronde la tematica tocca ognuno di noi e c’è molta curiosità nel vedere quale storia sia nata intorno al tempo che passa.
Grazie ad esse hai modo di incontrare molti lettori. Quali sono le loro recensioni o domande che ti hanno maggiormente colpito e perché?
Stanno arrivando molte recensioni, è il segnale che il romanzo piace e coinvolge, questo mi gratifica parecchio. Sono tante le osservazioni che fanno i lettori, ma quello che più tocca è il personaggio di Antonio al quale tutti si affezionano e gli vogliono bene come se fosse una persona “vera”.
Tra l’altro tu citi all’interno dell’opera un luogo, o meglio, una libraia a te molto cara, dalla quale sei stata ospite per presentare il tuo precedente romanzo…. Come è nata l’idea di inserirla?
Alice, della Libreria di Alice, è una cara amica che mi ha aiutato nel divulgare le mie opere. Siccome il romanzo è ambientato in parte a Rimini, dove c’è la libreria, ho pensato che sarebbe stato carino inserirla come personaggio, anche se per una piccola parte, nella storia. Le ha fatto molto piacere!
È in ballo una bella presentazione nuova di zecca pure da lei?
Ho già presentato nella sua libreria questo romanzo, per essere precisi è stata la prima in assoluto. Ma tornerò da lei per altre cose, cerchiamo sempre nuovi spunti per vederci e condividere la nostra passione.
Quando parli di Antonio e di Clara, i suoi indiscussi protagonisti, pare che tu stia parlando di due persone reali, come se fossero tuoi cari amici. Che effetto ti ha fatto dunque lasciarli andare con la conclusione della loro storia?
Come accade sempre per tutti i personaggi dei miei romanzi, condividendo le loro disavventure per la tecnica che uso, quella dell’immedesimazione, ho sempre la sensazione che esistano davvero. A volte mi capita di dire ad Alice la libraia: «Se vedi Antonio, salutalo!». Insomma, i personaggi sono tutti dentro il mio cuore e così li penso.
Tuttavia, è davvero finito tutto o solo l’inizio di un nuovo viaggio nelle menti e nei cuori dei lettori che ora sognano ancora di loro?
Antonio, Clara e Beatrice sono i personaggi di “Volevo solo avere più tempo” e la storia si conclude col suo finale. Nei prossimi viaggi conoscerete nuovi personaggi.
E tu, che cosa provi quando finisci di scrivere un romanzo?
Soddisfazione e l’irrefrenabile voglia di iniziarne subito un altro, cosa che sto facendo. Quindi, preparati!