POLITICA
Elezioni Europee 2024, Italia del Meridione punta su Santo Gagliardi
Con grande orgoglio, il partito che ho contribuito a fondare ha puntato tutto su Santo Gagliardi, espressione di un territorio che al mio fianco ha già amministrato con delega assessorile e tesoriere nazionale dell’IdM.
Gagliardi, dirigente politico ed imprenditore, saprà mettere a disposizione dei nostri territori la sua esperienza per portare a Bruxelles le istanze sane, quelle che autenticamente provengono dal basso.
Dai territori spesso dimenticati dalla politica nazionale e locale, da quei luoghi incantati ma cinicamente tenuti distanti dalle dinamiche di sviluppo economico perché contemplati solo nella misura in cui possono essere bacino di intelligenze e forza lavoro dal quale attingere in favore delle aree più ricche del Paese.
Da tutto ciò parte la nostra azione.
Dopo tanti anni di lotte, è ora di metterci la faccia, tutti insieme, dimostrando il radicamento di un organizzazione politica nata come movimento ed ora strutturata in partito, con tanti bravi e brave dirigenti che quotidianamente si impegnano nello studio e nella rappresentanza delle tante vocazioni territoriali che meritano di più, di essere realmente valorizzate.
Le prossime elezioni europee, quindi, ci vedranno protagonisti in una campagna difficile ma esaltante.
La nostra alleanza elettorale con la Lega deve essere compresa come un messaggio politico dirompente, facile da criticare per i più pretestuosi ma altrettanto facile da capire per chi ha lettura politica delle fasi storiche.
Il centrodestra, con il quale siamo alleati e non per ragioni ideologiche ma con spirito civico, è uno soltanto sui temi. D’altronde, sono sempre le basi ideali che creano le precondizioni per le alleanze, sono gli obiettivi politici che ne cementificano i patti, sono le gambe degli uomini che le inverano.
Pur esprimendo il mio personale gradimento verso l’attuale Presidente del Consiglio, infatti, si tratta di una coalizione eterogenea che raccoglie sensibilità più conservative e più moderate, come la nostra.
Ma al di là del dove ci si collochi all’interno di una coalizione è opportuno ricordare che in uno scenario fluido dei partiti nazionale, non solo abbiamo scelto una coalizione e, con non pochi sacrifici, stiamo mantenendo fede a quella scelta che, nella logica del legame alla territorialità, ci conduce al patto federativo con la Lega.
Per la prima volta, rispetto al passato, la Lega ha attuato una scelta rivoluzionaria, facendo cartello elettorale con una forza meridionalista come l’IdM, cosa impensabile fino a ieri e sfido chiunque ad asserire il contrario.
Quindi, venute meno le demagogie inerenti il passato, è tempo di guardare e parlare di futuro.
Un futuro nel quale l’IdM sarà la sentinella della Costituzione, facendo da grillo parlante alla classe dirigente della Lega, come del centrodestra, su temi cardini del nostro agire come la corretta applicazione dell’autonomia differenziata, l’abolizione della spesa storica, l’istituzione di un fondo perequativo per i territori con una capacità fiscale inferiore, la realizzazione di strategiche infrastrutture come il Ponte sullo Stretto e tutto ciò che possa agganciare il vagone del Sud al treno di un Paese che necessita di tutti i suoi territori se vuol tornare ad essere protagonista in Europa e nel mondo.
Siamo tutti convinti europeisti ma partiamo dal presupposto che l’Europa, così com’è, stenta a decollare e a mostrare le proprie debolezze strutturali in quanto ciascun Paese membro agisce a seconda del proprio peso storico.
Quindi è giunta l’ora che l’Europa inizi a fare gli interessi di tutti gli europei e degli italiani, già preda della crisi identitaria della politica, di grandi choc come quello economico provocato dalla crisi finanziaria del 2008 e dalla pandemia.
Un’altra Europa è possibile anche ripartendo dai giacimenti culturali del Sud, dalla Magna Grecia Jonica, dalla Valle dei Templi, dai Sassi di Matera, dalla Reggia di Caserta o da Castel del Monte.
In quello che un tempo era il cuore dell’Impero Romano e il Regno di Federico II, oggi occorre rompere le catene che impediscono il cambiamento, sconfiggere quella subcultura che ci ha condannati all’arretratezza, all’incultura, all’incoscienza.
L’agenda politica per il Sud deve puntare alla cultura, alla bellezza alle infrastrutture per permetterci di vivere solo di esse.
Allora bando alle chiacchiere e spazio al concretezza: sosteniamo, con forza, Santo Gagliardi candidato indipendente di Italia del Meridione nella lista Lega, circoscrizione Sud.
Diamo una preferenza libera da logiche desuete per un nuovo approccio pragmatico e civico di un Sud finalmente libero, anche in Europa”.
Lo scrive in una nota Orlandino Greco, leader Italia del Meridione.