Senise – 30 anni dalla tragedia di Timpone
E’ un tragico anniversario quello che cade il 26 luglio per la comunità di Senise, 30 anni fa infatti, nel lontano 1986, una frana gigantesca inghiottiva la collina Timponi, provocando otto morti: Rocco Gallo (37 anni) imprenditore edile, costruttore ed ideatore del quartiere nascente, più volte amministratore comunale; la moglie Rita De Fina (31 anni), Elena Gallo (27 anni, sorella di Rocco) il marito Giuseppe Formica (28) e la figlia Francesca, che aveva appena quaranta giorni di vita. Di questi due nuclei familiari, che occupavano la casa posta proprio in sommità del colle, si salvarono i due figli di Rocco e Rita, Giovanni (8 anni) e Francesco (5 anni) e Lucia Formica (4 anni). Altri tre fratelli vennero ritrovati solo dopo due giorni e due notti di scavi: Giuseppe (14 anni) Maria (11) e Maddalena (8), i soli tre figli di Vincenzo Durante e Lucia Cifarelli.
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Quella mattina a poche centinaia di metri dalla Collina ci svegliarono e tutti impauriti scendemmo in strada. Si sentivano gli scricchiolii delle macerie delle abitazioni che venivano giù.
Allora ero ragazzo diciottenne, non capivo ancora i motivi ma quella notte mi rimase così dentro la mante ed il cuore che volli diventare geologo.
Il geologo deve essere attento ai dettagli deve saper leggere i segni di nostra madre Terra e deve saper dare i giusti consigli a coloro che apprestano a costruirci in superficie.
Il geologo deve intervenire prima. Se interviene dopo significa che si deve porre rimedio a disastri.
La Collina Timponi mostrava i segni ed i segnali di ciò che poteva accadere. La tragedia, il disastro insegna che non tutto è casuale ma molto è cercato.
La natura parla con questi segni e l’uomo non è mai attento e bravo ad interpretarli.
Che il 26 Luglio 1986 insegni a rispettare la natura ed a capire che l’uomo è solo un suo ospite che purtroppo si crede padrone.