Rosa (FdI), quella di Pittella una narrazione sbagliata
Incontro con la stampa del capogruppo di Laboratorio Basilicata- Fratelli d’Italia per illustrare l’attività politica. Presenti Gianfranco Blasi, componente la Direzione nazionale Fratelli d’Italia, Donato Ramunno, esponente della Direzione regionale.
Essenzialmente due gli aspetti su cui si è basato il consigliere regionale, Gianni Rosa, nel corso della conferenza stampa. L’aspetto prettamente politico incentrato sulla risposta a quanto esplicitato dal presidente Pittella nel corso del suo incontro di fine anno e l’altro aspetto legato al lavoro svolto dal gruppo consiliare con la relativa produzione legislativa, emendativa, di controllo ed ispettiva. Il ruolo, quindi, che è proprio di una forza politica di opposizione.
“Noi dobbiamo fare lo sforzo – ha detto Rosa – di guardare al passato, capire cosa abbiamo sbagliato e percorrere un’altra strada. Tutto questo, evidentemente, per la Giunta Pittella lascia il tempo che trova e siamo, in realtà, dinanzi ad una narrazione sbagliata dei fatti. Alcuni dati – ha specificato Rosa – riguardano il Pil 2015 dato al + 5,5 per cento, omettendo però di dire che ciò è frutto di due settori in particolare, vale a dire il petrolio e l’automotive, mentre tutti gli altri comparti produttivi restano al palo, l’economia originaria della Basilicata, vedi agricolura, in primis, ma anche industria, manifattura, edilizia e servizi restano al palo, o sono, addirittura, in deficit pauroso di risultati, mentre si salva, ma solo in minima parte, il turismo. Nel momento in cui – ha aggiunto Rosa – uno dei due settori trainanti dovesse venir meno non esiste un bilanciamento nelle politiche di sviluppo di questo Governo regionale. Altra criticità concerne la dinamica ed i settori degli scambi con l’estero, anche qui bel l’85 per cento concerne la Fiat, per non parlare, poi – ha rimarcato il consigliere – dell’occupazione i cui dati fanno riferimento ad un più 1700 unità nel terzo trimestre 2016, ma manca la fonte. E continuando di questo passo vi è da sottolineare che, solo negli ultimi giorni dell’anno si è parlato di Patto per il Sud, Masterplan Arpab, Riforma sanitaria, Piano disabilità, Piano rifiuti, Piano trasporti, Consorzio unico di bonifica, Freccia rossa, Accordo Rai quadriennale, si è parlato, ma sono misure da attuare. E comunque, c’è da chiedersi nei precedenti undici mesi? Il caso più eclatante, probabilmente – ha sostenuto Rosa – si è raggiunto con la ripartizione della prima tranche del fondo della ex Carta carburanti, 67 milioni di euro, passata dall’80 per cento di Sviluppo economico a fronte del 20 per cento di Coesione sociale dell’accordo di marzo 2015 al 50 per cento paritetico dell’accordo di dicembre 2016. Card carburanti utilizzata, quindi, solo per recuperare risorse e non per un reale sostegno alle persone con reddito basso. A questo occorre aggiungere quanto fatto notare dalla Corte dei Conti, seconda la quale il Bilancio regionale non può funzionare come prodotto finora, ivi comprese le tante criticità che concernono la Sanità che vede la riforma contestata all’interno dello stesso Pd, da gran parte degli operatori e dal territorio”.
“Una spesa improduttiva – ha sostenuto Rosa – priva di investimenti con un apparato governativo che non diversifica lo sviluppo sui vari apparati che restano improduttivi. L’attività istituzionale 2016 è stata influenzata da un deficit di democrazia: il Governo si sostituisce al Consiglio e non risponde agli atti di controllo. Inoltre, vi è uno squilibrio assolutamente ingiustificato tra Disegni di legge approvati e proposte di legge, quelle che vengono dai consiglieri e non dalla Giunta. Su 21 Pdl – ha fatto notare Rosa – 4 quelle approvate, su 36 Ddl, 29 quelli approvati. Il deficit della democrazia – ha aggiunto – si evince, anche, dalle interrogazioni: il 68 per cento è rimasto inevaso, solo il 32 per cento ha ricevuto una risposta in Aula. Le nostre interrogazioni sono state 53, a cui vanno aggiunte 11 mozioni, 2 ordini del giorno e 3 proposte di legge. Diversi gli argomenti trattati nell’attività di controllo: Ambiente, Fasce deboli, Sanità, Emergenza lavoro, Bandi, Avvisi, Appalti, Infrastrutture. Tra le 11 mozioni, 3 approvate, ma rimaste inattuate: l’Istituzione degli Sportelli di prossimità, Accordo Poste Italiane con la Regione, il ‘Motociclista soccorritore’. Le tre proposte di legge hanno riguardato: la Sicurezza urbana, gli Impianti da energie rinnovabili, il Riconoscimento di fibromalgia e encefalomielite mialgica quali patologie rare. Siamo in attesa di riscontri. I due ordini del giorno approvati riguardano: la Linea ferroviaria Avigliano – Potenza e gli Interventi ‘organizzativi’ segnalati dal ‘Comitato non pendolari’. Numerose, infine, le interrogazioni sulle questioni lucane: il Progetto Security – Ente nazionale dell’Appennino lucano Val D’Agri Lagonegrese, l’Innalzamento anomalo della fiaccola di sicurezza del Centro olio Eni di Viggiano. L’attività sul territorio ha visto i due referendum per fermare le trivelle e quello sulla riforma costituzionale”.
“Quello che realmente occorre alla Basilicata – ha concluso Rosa – è un nuovo Governo regionale, un’attività istituzionale degna di tal nome che dia il giusto peso al ruolo del Consiglio regionale e, soprattutto, un ritorno alla democrazia partecipata”.