COMUNICATI STAMPA

Maternità divine. Sculture lignee dalla Basilicata dal Medioevo al Settecento in esposizione a Firenze

Anche la Madonna di Loreto e la Madonna col Bambino sono esposte a Firenze, presso il sacrario della basilica di Santa Croce, in occasione della manifestazione artistica “Maternità divine. Sculture lignee dalla Basilicata dal Medioevo al Settecento” inaugurata oggi, 16 dicembre e che rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 24 marzo.

Le due opere – rende noto l’amministrazione comunale di Tito – sono da sempre custodite nel convento Sant’Antonio da Padova di Tito. La prima, realizzata da uno scultore napoletano nella seconda metà del XVI secolo, riproduce la Vergine venerata nella Santa Casa di Loreto avvolta completamente in una dalmatica di legno e cedro.

La Madonna con il Bambino risale invece al ventennio iniziale dello stesso secolo ed è stata realizzata da Giovanni da Nola, definito anche “il Michelangelo de’ napoletani”, in legno di tiglio intagliato, dorato e dipinto; è stata scelta come immagine rappresentativa per la copertina del catalogo della mostra di Firenze e per la relativa locandina.

“Siamo orgogliosi della presenza delle nostre opere a una rassegna artistica di questa rilevanza, in una cornice prestigiosa.

Condividiamo l’iniziativa dell’Apt, della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio Basilicata e dell’università degli studi della Basilicata di promuovere oltre i confini regionali il patrimonio custodito nel nostro territorio – dichiara il sindaco di Tito Graziano Scavone, che ha partecipato all’inaugurazione insieme all’assessore alla cultura Fabio Laurino – perché consente di presentare a un pubblico internazionale e attento le meraviglie lucane e contemporaneamente rafforza la consapevolezza dei tanti preziosi tesori conservati nei nostri luoghi, che spesso si tende colpevolmente a sottovalutare”.

“Per questo motivo la nostra amministrazione comunale – aggiunge Scavone – ha voluto da subito inserire sulla piattaforma regionale dei beni culturali intangibili i riti mariani, a cui la comunità titese è fortemente legata, intensificando il sostegno alle iniziative legate a questo culto di grande significato devozionale nella cultura cattolica italiana ed europea attraverso la promozione di diverse iniziative, tra cui ricordiamo la mostra ‘Iconografia della Vergine tra Italia, Mitteleuropa e Oriente’ ospitata a settembre del 2015 nel nostro convento”.

“Lo sforzo che stiamo compiendo per valorizzare le bellezze storico-artistiche e paesaggistiche, in perfetta sinergia con le altre istituzioni, comincia a restituire i risultati sperati in termini di attenzione nei confronti del nostro territorio: gli indicatori mostrano che il percorso promozionale intrapreso è valido”.

“Occorre adesso – conclude Scavone – intensificare le attività, ad esempio velocizzare la musealizzazione del chiostro del convento, migliorare strutture, accoglienza e competenze per intercettare la spinta di Matera 2019 e far decollare definitivamente un contesto che in termini turistici e culturali ha tanto da offrire”.

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