• CENTROSINISTRA
Tra i volti nuovi che il Pd presenterà agli elettori il 4 marzo ci sono la giornalista Francesca Barra (nel collegio di Matera-Melfi), l’ex portavoce di Renzi e Gentiloni, Filippo Sensi, l’avvocatessa sfregiata dall’ex con l’acido, Lucia Annibali (Parma) e l’ex condirettore di Repubblica Tommaso Cerno(Milano e Friuli).
Matteo Renzi correrà per quel Senato che, con il referendum costituzionale, voleva eliminare. Si candiderà nel collegio uninominale di Firenze-Scandicci e in due collegi proporzionali in Campania e Umbria. Il premier Paolo Gentilonisi candiderà alla Camera nel collegio uninominale di Roma 1, dove dovrebbe vedersela con l’ex presidente di Legambiente, Rossella Muroni, candidata di Leu, contro la pentastellata Carla Ruocco e la pasdaran cattolica Paola Binetti per Noi con l’Italia, la ‘quarta gamba’ del centrodestra. Nel proporzionale il premier dovrebbe correre per la Camera nel collegio Marche Sud, come capolista, ma anche in Sicilia. Maria Elena Boschi è candidata alla Camera nel collegio Bolzano-Bassa Atesina, in una sfida diretta contro la forzista Michaela Biancofiore, ma per lei si profila anche la candidatura in alcuni collegi proporzionali.
Per quel che riguarda gli altri esponenti del governo, Beatrice Lorenzin(leader di Civica popolare) sarà candidata alla Camera nel collegio di Modena, il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli al Senato nel collegio di Pisa. Il ministro della Cultura Dario Franceschini correrà per la Camera a Ferrara, quello delle Infrastrutture Graziano Delrio a Reggio Emilia, mentre il Guardasigilli Andrea Orlando in Emilia. Marianna Madia cercherà una conferma nel Lazio, nel collegio Roma 2. Confermata la candidatura di Pier Carlo Padoan a Siena, dove si profila lo scontro diretto con il leghista Claudio Borghi, responsabile economico del Carroccio. Il titolare del Viminale, Marco Minniti, dovrà trovare elettori a Pesaro, mentre il ministro dello Sport Luca Lotti a Empoli. Ad Arezzo, scossa dallo scandalo di Banca Etruria, il difficile compito di conquistare un seggio è stato affidato a Riccardo Nencini.
Saranno candidati anche Cesare Damiano e Barbara Pollastrini, che in un primo momento erano stati esclusi. Così Beppe Fioroni che dovrebbe essere candidato al Senato nel collegio di Viterbo. Matteo Orfini, presidente del partito, sarà a Roma-Torre Angela.
Per quanto riguarda gli alleati della coalizione, i dem hanno ceduto un posto per Pierferdinando Casini, candidato per il Senato nel collegio di Bologna, che dovrebbe vedersela con l’ex governatore emiliano Vasco Errani, in corsa per Leu. Sempre in Emilia, ma alla Camera, dovrebbe correre Piero Fassino, che dovrebbe sfidare l’ex dem Pierluigi Bersani, in corsa per Leu. Emma Bonino, leader di +Europa, inizialmente data in corsa in Lombardia, sarà invece candidata a Roma, per il Senato, facendo la ‘staffetta’ con Bruno Tabacci, che quindi dovrebbe correre a Milano.
• LIBERI E UGUALI
La formazione nata dall’unione di Mdp, Sinistra italiana e Possibile ha chiuso la composizione delle liste. Lo ha annunciato lo stesso leader Pietro Grasso, spiegando che i capilista sono per metà riconferme e per l’altra metà volti nuovi. Grasso correrà al plurinominale a Roma e Palermo per il Senato, e sempre a Palermo nell’uninominale: Trova un posto anche il suo portavoce, Alessio Pasquini, numero due nel listino del proporzionale in Lombardia, dopo la capolista Boldrini. L’ex presidente di Legambiente Rossella Muronisarà candidata a Roma o in Toscana, mentre l’avvocata anti-Italicum e anti-riforme Anna Falcone dovrebbe correre per un seggio nel nord Italia. La presidente uscente della Camera, Laura Boldrini, correrà a Milano nel proporzionale (secondo indiscrezioni sarà candidata alla Camera in tutti e quattro i collegi plurinominali di Milano e per lei potrebbe profilarsi anche una sfida diretta con Marco Minniti del Pd nell’uninominale a Pesaro).
Pierluigi Bersani sarà invece candidato nell’uninominale in Emilia, ma l’ex segretario dem potrebbe correre anche nel plurinominale in Veneto (Verona) e in un’altra regione. L’ex governatore emiliano ed ex commissario straordinario del terremoto in centro Italia, Vasco Errani, dovrebbe sfidare Casini (alleato del Pd) al Senato a Bologna. Roberto Speranza dovrebbe essere candidato nell’uninominale in Basilicata e nel proporzionale a Roma e in Toscana, mentre il leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, dovrebbe essere in lista a Pisa sia nell’uninominale sia nel proporzionale, dove avrebbe un posto anche in Piemonte, nel collegio di Torino. Il leader di Possibile, Pippo Civati, dovrebbe correre in Lombardia, ma non è esclusa una ‘rottura’ con Leu a causa della distribuzione dei seggi per la ‘quota’ spettante a Possibile. Massimo D’Alema sarà candidato nella sua Puglia, in Salento, sia nell’uninominale sia nel listino proporzionale. L’ex leader della Cgil, Guglielmo Epifani, dovrebbe essere ‘dirottato’ in Sicilia per il proporzionale.
• MOVIMENTO 5 STELLE
I pentastellati avevano già deciso, con le parlamentarie, i candidati per il proporzionale, ma ci sono modifiche in corso. Sono saltati i nomi di Gedorem Andreatta nel Veneto 3 e di Vittoria Baldino nel Lazio 2. Andreatta, in particolare, era stato attaccato dalla Lega per il suo ruolo nella gestione di un albergo che ospita i migranti. M5s è ancora al lavoro anche per le candidature nei collegi uninominali.
Il candidato premier Luigi Di Maio correrà nel collegio proporzionale Campania 1 come capolista per la Camera. Altro capolista in Campania 2 sarà Roberto Fico che dovrebbe vedersela con Paolo Siani, il fratello del giornalista ucciso dalla camorra, in lista per il Pd. Anche Carlo Sibilia correrà in Campania. I fedelissimi di Di Maio Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccarosaranno capolista rispettivamente in Toscana 3 e Trentino, mentre Carla Ruocco correrà per il proporzionale nel collegio Lazio 1 e sembra che toccherà a lei la sfida diretta con il premier Paolo Gentiloni nell’uninominale nel collegio Roma 1. Il deputato uscente, esperto di riforme, Danilo Toninellitraslocherà invece al Senato nel collegio Lombardia 1, così come Matteo Mantero che sarà capolista per il proporzionale in Liguria 1. Tra i senatori uscenti confermati, Vito Crimi (Lombardia 2), Paola Taverna (Lazio 1), Alberto Airola (Piemonte 1, ma non come capolista) e Barbara Lezzi (Puglia 2).
Tra le new entry, Fabrizio Donato, atleta olimpico che dovrebbe correre nel Lazio, il comico di Zelig Paolo Maria Veronica, per il quale si prospetta un seggio nell’uninominale a Bologna-Casalecchio, l’attore varesino ma salernitano d’adozione Nicola Acunzo, che dovrebbe correre nell’uninominale in Campania, e il giornalista Primo Di Nicola in Abruzzo.
Tra le candidature esterne al Movimento ci sono Vincenzo Zoccano, presidente del Forum italiano sulla disabilità che avrà un posto nell’uninominale; Elio Lannutti, presidente Adusbef, che sarà capolista nel proporzionale al Senato nel collegio Lazio 2, Gregorio De Falco, famoso come il ‘comandante anti-Schettino’, correrà in Toscana 2 per il Senato, il giornalista Gianluigi Paragone sarà capolista per il Senato nel collegio Lombardia 3, mentre nelle Marche correrà per l’uninominale Daniela Tisi, direttrice della rete museale dei Monti Sibillini. Salvatore Caiata, presidente del Potenza Calcio, correrà in Basilicata.
CENTRODESTRA
• FORZA ITALIA
L’esclusione più ‘rumorosa’ dovrebbe riguardare il senatore Antonio Razzi, che si è detto “stupito in quanto unico in grado di parlare con un dittatore come il nordcoreano Kim”. Tutte riconfermate le donne azzurre: Mara Carfagna a Salerno, Nunzia De Girolamo a Benevento, Maria Stella Gelmini in Lombardia, Gabriella Giammanco a Palermo, Stefania Prestigiacomo a Siracusa. Il posto di capolista al Senato in Basilicata dovrebbe essere assegnato al coordinatore regionale azzurro, Giuseppe Moles, che tornerebbe così in Parlamento. Altro ritorno potrebbe essere quello di Osvaldo Napoli, per il quale si parla di un posto in Piemonte nel proporzionale. Data per certa la candidatura al Senato dell’ex direttore di Panorama, Giorgio Mulè.
• LEGA NORD
“Non faccio come Renzi che dice stai sereno e poi ti accoltella alle spalle”. Con queste parole il leader della Lega, Matteo Salvini, ha annunciato la candidatura del padre fondatore del Carroccio, Umberto Bossi, nel collegio-bunker di Varese. Il segretario Matteo Salvini non ha ancora sciolto la riserva su dove sarà candidato (per lui appare scontato il collegio di Milano, forse per il Senato, e si parla anche di Roma, nel proporzionale). Dopo aver siglato l’accordo in Sardegna con Psd’az, il segretario Christian Solinas sarà capolista al Senato.
L’uscente Roberto Calderoli dovrebbe essere confermato al Senato in Lombardia, così il vice di Salvini, Giancarlo Giorgetti, alla Camera a Varese. Circola l’ipotesi di una candidatura anche per l’altro vice di Salvini, l’europarlamentare Lorenzo Fontana. L’avvocatessa che difese Andreotti, Giulia Bongiorno, sarà candidata in diverse circoscrizioni per la Camera. Sicure anche le candidature dell’economista ‘no-euro’ Alberto Bagnai e quella di Claudio Borghi, responsabile economico del partito, che sfiderà nel collegio di Siena il ministro Padoan.
Articolo in aggiornamento appena saranno disponibili i dati definitivi