Dalla cultura al Turismo, sintesi Report del Mibact 2014-2018
A distanza di quattro anni esatti dal 22 febbraio 2014, giorno in cui Dario Franceschini giurò come ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Mibact pubblica un report delle attività portate a termine in questo periodo. Si va dall’aumento di risorse umane e finanziarie al rafforzamento della tutela, dai musei al paesaggio, dall’arte contemporanea e le periferie al terremoto, dagli incentivi fiscali alla lettura, dalle imprese culturali e creative al cinema e all’audiovisivo, dallo spettacolo dal vivo, dal turismo alla diplomazia culturale. Un Report complesso e denso di informazioni e di ‘cose fatte’. Ecco qui di seguito una sintesi delle 27 pagine pubblicate questa mattina dal Ministero.
PIÙ RISORSE UMANE E FINANZIARIE
Negli ultimi quattro anni, lo Stato ha ripreso a investire in cultura, riportando le risorse pubbliche a livelli pre-crisi e agevolando notevolmente il sostegno privato con misure rivoluzionarie come l’Art Bonus. Inoltre, lo Stato è tornato a assumere in modo massiccio: a otto anni di distanza dall’ultima selezione pubblica, il MiBACT ha indetto un concorso per 500 professionisti della cultura, esteso a 1.000 con la legge di Bilancio 2018. Il bilancio della cultura, tornato nel 2016 per la prima volta dopo otto anni sopra i 2 miliardi di euro e portato nel 2018 a 2,4 miliardi di euro, è la base per ogni azione del Governo. La fine della lunga stagione dei tagli è segnata dalla crescita delle risorse del MiBACT, aumentate del 58% rispetto al 2013, e da nuovi fondi per la tutela del patrimonio e i grandi progetti culturali. Sono state raddoppiate le risorse per gli istituti culturali quali l’Accademia dei Lincei, la Crusca e la Biennale di Venezia. Sono stati inoltre reintrodotti i contributi per la tutela delle dimore storiche, sospesi nel 2012, e con 150 milioni verranno saldati i debiti del passato verso i proprietari privati di beni culturali.
IL RAFFORZAMENTO DELLA TUTELA
La riorganizzazione delle Soprintendenze, con un aumento dei presidi sul territorio e la semplificazione del sistema di tutela, il ripristino dei contributi per la salvaguardia delle dimore storiche, il rafforzamento dell’acquisto di opere altrimenti destinate all’esportazione, l’incremento di 40 unità dell’organico del Comando Tutela Patrimonio Culturale per rafforzare la sicurezza dei luoghi della cultura sono azioni importanti per la difesa e la cura del patrimonio culturale. A queste misure di sistema, si aggiungono iniziative importanti per la tutela del patrimonio, come l’acquisizione del Real Sito di Carditello e del Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia, l’accordo per restituire al pubblico la collezione Torlonia, l’inaugurazione del Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, il recupero dell’Archivio di Dario Fo e Franca Rame, l’avvio del riordinamento e digitalizzazione delle carte del rapimento e dell’assassinio di Aldo Moro, la creazione della banca dati nazionale dei partigiani, i fondi per il MAXXI all’Aquila.
NASCE IL SISTEMA MUSEALE NAZIONALE
La riforma del MiBACT ha dato piena dignità ai musei, prima meri uffici delle Soprintendenze, e creato il sistema museale nazionale che per la prima volta mette in rete i musei statali, comunali, religiosi e privati. La riforma del MiBACT ha previsto 32 nuovi musei e parchi archeologici autonomi finalmente dotati di: un direttore, selezionato con un bando internazionale; un bilancio autonomo, con propria capacità di spesa; un consiglio di amministrazione che affianca il direttore nella gestione; un comitato scientifico che lo coadiuva nella programmazione. Dal 2013 i visitatori nei musei statali sono aumentati di oltre 12 milioni arrivando al record dei 50 milioni di ingressi nel 2017. Solo nell’ultimo anno, i visitatori sono cresciuti di circa il 10% e gli incassi di oltre il +13%, come certificato dall’Ufficio di Statistica del MiBACT, che rileva e organizza i dati dei luoghi della cultura statali, fornendo utili strumenti per la gestione e la programmazione dei siti.
LA SALVAGUARDIA DEL PAESAGGIO E DEI CENTRI STORICI
Sono state adottate nuove norme per tutelare e salvaguardare i luoghi più sensibili delle città d’arte, dove si registrano grandi flussi di turismo e dove sono necessari interventi per preservarne l’identità e i caratteri originari. Con le nuove misure sulla segnalazione certificata di inizio attività, gli esercizi commerciali devono svilupparsi nel rispetto dei beni culturali. La firma dei piani paesaggistici delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia e Toscana, le intese per riavviare i tavoli di copianificazione con Campania, Lombardia, Liguria e Molise, la conclusione dell’attività di copianificazione con il Lazio e con l’Umbria, l’istituzione della Giornata Nazionale del Paesaggio, con l’assegnazione del Premio del Paesaggio Italiano andato a Agrigento nella prima edizione del 2017, e lo svolgimento degli Stati Generali del Paesaggio dimostrano il rinnovato impegno del MiBACT nella tutela del paesaggio.
IL RECUPERO DEL PATRIMONIO FERITO
Sin dalle prime ore del 24 agosto 2016, e ancor di più dopo le nuove e più forti scosse del 26 e del 30 ottobre e del 18 gennaio 2017, il personale tecnico del MiBACT si è mosso insieme con i vigili del fuoco e i carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale per il rilievo dei danni e il ricovero dei beni artistici, storici e archivistici presenti nelle chiese e negli edifici danneggiati. Oltre 700 sono i funzionari tecnici del MiBACT che in un anno e mezzo si sono alternati nelle squadre di rilievo danni, recupero e messa in sicurezza. A oggi sono stati recuperati 20.254 beni storico-artistici e archeologici, 9.780 volumi e 4.623 metri lineari di beni archivistici nelle regioni colpite dal sisma del Centro Italia e ricoverati nei depositi di Celano-Paludi (Aq), Cittaducale (Ri), Spoleto (Pg), Ascoli Piceno e Ancona, mentre sono 1.171 gli interventi di messa in sicurezza di chiese, edifici storici e monumenti nei territori terremotati.
Per coordinare al meglio gli interventi nei comuni del cratere sismico è stata istituita a Rieti una Soprintendenza speciale per le aree colpite dal sisma, con una sede operativa nel complesso di San Michele a Roma e 27 assunzioni di personale a tempo determinato.
Nella prospettiva strategica di rafforzare l’infrastruttura culturale del Paese è stato finanziato un piano di investimenti di circa 600 milioni di euro per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico statale destinato alla pubblica fruizione quali musei, biblioteche, archivi, complessi monumentali.
PER L’ARTE CONTEMPORANEA E LE PERIFERIE URBANE
Con la riforma è stata creata una Direzione generale per l’arte e le architetture contemporanee e le periferie urbane, una struttura che non esisteva nel Ministero da diversi anni. È stato rafforzato anche il piano per l’arte contemporanea, a cui andranno 6 milioni di euro in più nel prossimo triennio, e si è dato vita all’Italian Council, lo strumento per promuovere la creatività italiana nel mondo. È stata istituita anche la Cabina di regia per la fotografia, che ha concluso il proprio lavoro approvando un piano strategico di 5 anni per conservare, valorizzare e diffondere la fotografia in Italia come patrimonio storico e linguaggio contemporaneo, strumento di memoria, di espressione e comprensione del reale, utile all’inclusione e all’accrescimento di una sensibilità critica autonoma da parte dei cittadini.
È stato ampliato ulteriormente il Padiglione Italia della Biennale di Venezia, che ha visto i curatori sia di arte che di architettura nominati con largo anticipo rispetto al passato con il ripristino di una procedura di evidenza pubblica per la selezione del miglior progetto. Sono stati inoltre avviato il censimento nazionale delle architetture del secondo Novecento, lanciato l’Atlante delle periferie metropolitane e creata la piattaforma on line per il censimento delle opere realizzate grazie alla legge 717/1949. È stata finanziata la realizzazione di una sede del MAXXI all’Aquila.
Sono stati realizzati lo studio di opportunità e il pre-progetto per uno spazio affidato alla Quadriennale di Roma per la creatività contemporanea all’Arsenale Pontificio. È stata prodotta e organizzata la mostra Da io a noi. La città senza confini al Quirinale. Infine, sono stati significativamente aumentati gli investimenti per Biennale, Triennale e Quadriennale, che nel 2016 ha ripreso la sua attività dopo la cancellazione dell’edizione del 2012.
ART BONUS: UNO STRUMENTO FONDAMENTALE PER IL MECENATISMO
L’Art Bonus, introdotto in via transitoria e sperimentale nel 2014, è diventato in tre anni uno strumento definitivo e permanente per incentivare il mecenatismo, attraverso l’adozione di un credito d’imposta del 65% per le donazioni in favore della cultura. Musei, monumenti, siti archeologici, teatri e fondazioni lirico sinfoniche stanno godendo di questa misura che dalla sua introduzione ha portato 6.918 mecenati a donare circa 226 milioni di euro per 1.399 interventi.
AUMENTANO GLI INCENTIVI FISCALI
Oltre al settore del cinema e all’Art-bonus, lo strumento del tax credit è stato progressivamente applicato ad altri settori, come il turismo con i crediti d’imposta per le ristrutturazioni delle strutture ricettive e la digitalizzazione dell’offerta, il sostegno alle reti d’impresa, la valorizzazione delle start up turistiche, la musica con le agevolazioni fiscali per i produttori di nuovi talenti, il teatro e la lirica con l’estensione dell’art bonus, le librerie.
GLI INVESTIMENTI IN EDUCAZIONE, RICERCA E FORMAZIONE
Con la riforma del Ministero, è stata istituita una apposita Direzione generale Educazione e ricerca. La legge n. 107 del 2015 e i protocolli con il Ministero dell’istruzione, università e ricerca hanno permesso il ritorno della storia dell’arte nelle scuole, di riconoscere come titolo di studio accademico i diplomi rilasciati dalle scuole di arte e musica, ma anche di completare il percorso di equiparazione dei diplomi rilasciati dalle scuole statali di restauro. È nata la Scuola del Patrimonio. Inoltre, grazie all’accordo con il Ministero del Lavoro 2.000 volontari del Servizio Civile Nazionale hanno l’opportunità di svolgere la propria opera nei luoghi della cultura statali e compiere così un utile percorso di istruzione e formazione.
PER I CONSUMI CULTURALI
Il consumo di cultura è stato favorito attraverso politiche di gratuità o di forti sconti, quali gli ingressi gratuiti della #domenicalmuseo e il cinema a due euro con la campagna cinema2day, o vere e proprie politiche di sostegno ai consumi, come il bonus cultura per i diciottenni. Politiche dimostratesi efficaci nel trascinare complessivamente la spesa in cultura, come rilevato nell’ultimo rapporto Federculture: nel 2016 la spesa delle famiglie italiane per cultura e ricreazione ha raggiunto i 68,4 miliardi di euro, con un aumento dell’1,7% rispetto all’anno precedente.
PER IL LIBRO E LA LETTURA
Con la rinnovata governance del Centro per il libro e la lettura e le risorse destinate alle biblioteche, arrivano nuove energie per la promozione dell’editoria libraria, mentre con la ripresa delle celebrazioni nazionali si riprende a tessere il filo della memoria del patrimonio intellettuale del Paese. Il tax credit per le librerie, poi, sosterrà questi centri di aggregazione culturale. E finalmente l’Europa, grazie all’impegno portato avanti dall’Italia sin dal semestre di presidenza europea, ha riconosciuto che #unlibroèunlibro indipendentemente dl suo formato e esteso agli ebook l’IVA agevolata, che scende così dal 22% al 4%.
CRESCE L’ITALIA CREATIVA
I ricavi dell’industria culturale e creativa, come dimostra il secondo rapporto della ricerca promossa insieme alla SIAE, crescono del triplo rispetto al PIL: nel 2015, i ricavi del settore sono aumentati del 2,4% rispetto all’incremento dello 0,8% del PIL. Allo stesso modo, l’occupazione del settore creativo cresce più del doppio rispetto alla media italiana: +1,7% nel 2015. Un insieme di attività che vanno dall’architettura alla musica, dalle arti visive ai videogiochi al design e rappresentano un valore economico di 47,9 milioni di euro e occupano oltre un milione di persone. Per questo è forte l’impegno del governo per aumentare i consumi culturali, attraverso l’ingresso gratuito nei musei ogni prima domenica del mese, la card per i diciottenni, l’esperienza del cinema a 2 euro ogni secondo mercoledì del mese e il tax credit creatività, con il riconoscimento delle imprese creative e l’individuazione di risorse certe a loro destinate. Una nuova campagna nel 2018, infine, favorirà la destagionalizzazione delle uscite cinematografiche e incentiverà distributori e produttori a una migliore programmazione estiva anche con politiche di sostegno al cinema in sala.
MATERA 2019 E LE CAPITALI ITALIANE DELLA CULTURA
La competizione virtuosa per l’assegnazione del titolo di Capitale Europea della Cultura 2019, che nel 2014 ha visto prevalere Matera tra le sei città finaliste, ha portato all’istituzione della Capitale Italiana della Cultura. Un milione di euro che ogni anno il Governo mette in palio per stimolare le amministrazioni a perseguire un modello di sviluppo sostenibile che vede la cultura al centro della crescita sociale, economica e civile del territorio attraverso il coinvolgimento delle realtà pubbliche e private. Dopo Cagliari, Lecce, Ravenna, Siena e Perugia-Assisi, Capitali Italiane della Cultura ex aequo nel 2015, è stato il turno di Mantova nel 2016 e di Pistoia nel 2017, mentre per il 2018 il titolo è stato attribuito a Palermo e nel 2020 sarà Parma. In ogni edizione, la capitale italiana della cultura ha dimostrato di poter dar vita a uno sviluppo armonioso della realtà urbana puntando sul proprio patrimonio storico, artistico e architettonico, sulle esperienze associative, sulla capacità di unire energie pubbliche e private, sul coinvolgimento dell’intera cittadinanza nella preparazione del dossier di candidatura e nella sua realizzazione.
CINEMA E AUDIOVISIVO: UNA NUOVA LEGGE CON PIÙ RISORSE
Il varo di una nuova legge di sistema per il cinema e l’audiovisivo italiano, l’estensione del tax credit per aprire alle grandi produzioni internazionali e il rilancio di Cinecittà sono le linee di azione per la promozione di un nuovo cinema italiano, forte delle sue produzioni e capace di riconquistare prestigio e mercato. Il graduale rafforzamento delle norme fiscali a favore del sistema cinematografico con una progressiva estensione e un aumento delle risorse destinate al tax credit, con 162 milioni di euro nel 2016 di cui 21 milioni di euro per la produzione in Italia di film stranieri, ha permesso di riportare le grandi major internazionali a tornare girare in Italia, anche attraverso la creazione di Italy for movies, il Portale nazionale delle location e degli incentivi alla produzione, e il rafforzamento degli incentivi per l’internazionalizzazione del prodotto italiano.
A questo si è affiancata nel 2016 l’approvazione di una nuova legge cinema e il successivo varo dei 22 decreti attuativi nel 2017. Le norme intervengono organicamente sul settore a mezzo secolo dalla precedente legislazione in materia, aumentano di oltre il 60% le risorse al settore, prevedono la creazione di un fondo autonomo per il sostegno all’industria cinematografica e audiovisiva con risorse certe per 400 milioni di euro annui, introducono strumenti automatici di finanziamento e forti incentivi per giovani autori e per chi investe in nuove sale e a salvaguardia dei cinema storici, per i quali ora è ammessa la dichiarazione di interesse culturale. Opere prime e seconde, documentari e film difficili continueranno a essere finanziati attraverso contributi selettivi attribuiti sulla base della valutazione di una autorevole commissione composta da diverse professionalità del cinema e dell’audiovisivo. Il fondo è alimentato direttamente dagli introiti erariali già derivanti dalle attività dell’intera filiera del cinema e dell’audiovisivo – dalla produzione alla distribuzione in sala, dalla programmazione in tv alla diffusione on line – e stabilisce un virtuoso meccanismo di autofinanziamento del settore.
SPETTACOLO DAL VIVO: NUOVE AZIONI DI SOSTEGNO
Il riconoscimento di dieci teatri nazionali e la riforma meritocratica del sostegno pubblico alla prosa ha cambiato radicalmente il sistema teatrale nazionale, ora più aperto alla ricerca e all’innovazione e all’incontro di nuovi pubblici, forte anche della certezza di un contributo triennale. Allo stesso tempo, il jazz ha finalmente ottenuto un pieno riconoscimento da parte dello Stato con un fondo dedicato di oltre mezzo milione di euro sul FUS ed è stato protagonista di tre maratone musicali per la ricostruzione dell’Aquila e di Amatrice. L’adeguamento dell’equo compenso per copia privata ha poi permesso di riconoscere maggiormente agli autori il frutto del proprio ingegno creativo, mentre con l’introduzione di severe misure di contrasto al secondary ticketing si è intervenuti contro l’odioso fenomeno del bagarinaggio on line.
L’istituzionalizzazione della presenza del Ministero alla Festa della Musica, ogni 21 giugno, e il bando Migrarti, inoltre, hanno dato una dimensione autenticamente popolare e partecipata allo spettacolo e hanno riconosciuto le espressioni creative dei nuovi italiani. Un sostegno alla musica che si è concretizzato anche con l’IVA agevolata per i concerti, le risorse aggiuntive per un milione di euro per le scuole di eccellenza nazionali di formazione musicale e la proroga del “bonus Stradivari” per l’acquisto di strumenti musicali da parte degli studenti dei conservatori e degli istituti musicali. E per promuovere la nostra musica, come detto, è nato il portale della canzone italiana www.canzoneitaliana.it. È stata risanata, infine, un’istituzione unica nel suo genere come l’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, che sotto la gestione commissariale ha visto un incremento del 17% del pubblico, arrivato a 140.000 spettatori nell’ultima stagione, e il raggiungimento dell’equilibrio finanziario.
IL POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA TURISTICA
Gli Stati Generali del Turismo di Pietrarsa di ottobre 2015 e di aprile 2016 hanno avviato un percorso condiviso con tutte le realtà del settore per l’elaborazione del Piano Strategico incentrato sullo sviluppo del turismo sostenibile, capace di valorizzare il patrimonio diffuso nei tanti territori del nostro Paese.
Per favorire l’innovazione dell’offerta ricettiva e turistica sono stati introdotti un tax credit digitalizzazione per sostenere gli investimenti digitali di promozione e un tax credit riqualificazione per l’ammodernamento delle strutture ricettivo-alberghiere. Con la norma sul parity rate, inoltre, si è consentito agli alberghi di praticare e promuovere prezzi inferiori a quelli disponibili sulle piattaforme on line con le quali hanno stipulato contratti. Attraverso l’accordo con Intesa Sanpaolo, è stato attivato un plafond di 5 miliardi di euro in tre anni per prestiti alle imprese del settore per lo sviluppo delle proprie attività. Infine, sono state adottate misure fiscali sia in materia di tax free shopping, per favorire i rimborsi IVA ai turisti che acquistano in Italia, sia con riguardo alle locazioni brevi.
IL PIANO STRATEGICO DEL TURISMO 2017-2022
Con il nuovo Piano Strategico per il turismo il governo punta sul digitale, come indicato dalla conclusione dei lavori del TDLAB, e la sostenibilità per rilanciare la naturale vocazione del nostro paese ad accogliere viaggiatori da tutto il mondo e far ripartire la domanda nazionale. Turismo sostenibile e digitale è dunque una strategia di sviluppo economico e sociale che, come mostrano i dati del 2017, sta portando buoni risultati: gli arrivi crescono, aumenta la durata dei soggiorni e riprende il turismo interno. Un metodo solido che ha come fine la promozione dei territori e la valorizzazione di luoghi, memorie, conoscenze e artigianalità che fanno dell’Italia un circuito di bellezza straordinariamente diffuso.
FIRENZE 2017: IL PRIMO G-7 CULTURA NELLA STORIA
L’Italia è una superpotenza culturale, custode di uno straordinario patrimonio e dotata di eccellenze nel campo della conservazione e del restauro. Un ruolo unanimemente riconosciuto a livello internazionale e confermato dal primo G7 cultura della storia, organizzato a Firenze dall’Italia e chiuso dalla firma di una dichiarazione congiunta che invita a un maggiore impegno internazionale nella tutela del patrimonio culturale mondiale. Forte di questo risultato, l’Italia ha anche promosso in sede europea, con Francia e Germania, la previsione di una componente culturale nelle politiche di difesa comunitarie e per istituire l’Erasmus Cultura, favorendo le esperienze internazionali di giovani artisti.
I CASCHI BLU DELLA CULTURA
Unesco e Italia hanno dato vita alla prima task force nazionale con un contingente iniziale di 60 persone fra storici dell’arte, studiosi, restauratori e Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale per intervenire nelle aree di crisi a difesa dei beni storici, artistici, archeologici e monumentali. Tecnici e specialisti che interverranno per stimare i danni, pianificare il recupero dei beni colpiti, supervisionare i lavori e formare i restauratori locali, contrastare il saccheggio e il traffico illecito di reperti culturali. Questo riconoscimento internazionale di un primato italiano è il frutto di un percorso cominciato all’Expo il 1 agosto 2015 con la sigla da parte di oltre 80 Ministri della Cultura della Dichiarazione di Milano per la difesa di beni artistici, storici e archeologici minacciati dalla distruzione.
Approfondimenti:
http://151.12.58.78:8080/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1519291740375_4anni.Definitivodoc.pdf