Uffici stampa pubblici, la Fnsi impugna il contratto degli enti locali
La Federazione nazionale della stampa italiana ha impugnato dinanzi al Tribunale di Roma l’ipotesi di accordo di contratto collettivo nazionale di lavoro del pubblico impiego, comparto enti locali, nella parte riguardante i profili professionali dei giornalisti.
Tali profili, spiega la Fnsi in una nota, sono stati infatti definiti unilateralmente dall’Aran, senza consentire alla Fnsi di intervenire nella trattativa.
Nel ricorso viene chiesto l’annullamento della norma del contratto che disciplina i profili professionali dei giornalisti.
“La regolamentazione dei profili professionali dei giornalisti nel comparto degli enti locali”, spiegano il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, e la vicesegretaria Alessandra Costante, responsabile del dipartimento uffici stampa pubblici, “non può prescindere da uno specifico tavolo di contrattazione”.
“Agendo unilateralmente – proseguono-, l’Aran non ha rispettato né la legge 150 del 2000, che prevede espressamente l’intervento del sindacato dei giornalisti al tavolo contrattuale, né quanto stabilito dal Tribunale di Roma, che già con una sentenza del gennaio 2006 aveva riconosciuto la piena legittimità della Fnsi a partecipare alle trattative sindacali del pubblico impiego”.