MEDIA

Papa Francesco e i 50 anni di Avvenire: no all’informazione di facile consumo

“Custodire lo spessore del presente”; “rifuggire l’informazione di facile consumo, che non impegna”; “ricostruire i contesti e spiegare le cause”.

Questo l’invito rivolto da Papa Francesco a dirigenza e personale di Avvenire, ricevuti in udienza in occasione dei 50 anni dalla fondazione.

“Anche come Chiesa siamo esposti all’impatto e all’influenza di una cultura della fretta e della superficialità”, ha ammonito il Papa. “Più che l’esperienza, conta ciò che è immediato, a portata di mano e può essere subito consumato; più che il confronto e l’approfondimento, si rischia di esporsi alla pastorale dell’applauso, a un livellamento del pensiero, a un disorientamento diffuso di opinioni che non si incontrano”.

Fondamentali in questo senso, secondo il pontefice, nel mondo dei media sono il “dialogo” e “l’ascolto”, che è “la condizione prima di ogni comunicazione”. “Nessuno detti la vostra agenda – ha aggiunto -, tranne i poveri, gli ultimi, i sofferenti. Non ingrossate le fila di quanti corrono a raccontare quella parte di realtà che è già illuminata dai riflettori del mondo. Partite dalle periferie, consapevoli che non sono la fine, ma l’inizio della città”.

Papa Francesco ha parlato anche dei cambiamenti in atto nel mondo dell’editoria e della comunicazione: “analogamente a quanto sta avvenendo nel settore comunicazione della Santa Sede la convergenza e l’interattività consentite dalle piattaforme digitali devono favorire sinergie, integrazione e gestione unitaria. Questa trasformazione richiede percorsi formativi e aggiornamento, nella consapevolezza che l’attaccamento al passato potrebbe rivelarsi una tentazione perniciosa. Autentici servitori della tradizione sono coloro che, nel farne memoria, sanno discernere i segni dei tempi e aprire nuovi tratti di cammino”.

Quanto al compito dei giornali cattolici, il Santo Padre ha citato Pio VI, ricordando che essi non devono “dare delle cose che fanno impressione o che fanno clientela. Noi dobbiamo fare del bene a quelli che ascoltano, dobbiamo educarli a pensare, a giudicare” (discorso agli operatori delle comunicazioni sociali, 27 novembre 1971).

Qui il testo dell’udienza di Papa Francesco ai dirigenti e al personale del quotidiano Avvenire

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