31° Salone Internazionale del Libro Torino 10-14 maggio 2018
Il Salone Internazionale del Libro 2018 è realizzato grazie al sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, Intesa Sanpaolo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Crt, Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte, Ice, Direzione Cinema del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo, Centro per il Libro e la Lettura e Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Torino.
Il Salone è un progetto della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. Con il Protocollo d’Intesa siglato il 14 dicembre 2017, l’organizzazione e realizzazione della 31a edizione sono state affidate dai Soci Fondatori alla Fondazione Circolo dei lettori e alla Fondazione per la Cultura Torino.
In particolare, alla Fondazione Circolo dei lettori sono attribuite le attività connesse al contatto con gli editori e la gestione degli spazi espositivi con annessa progettazione tecnica, layout e allestimento.
L’elaborazione, il coordinamento e l’attuazione del programma editoriale. L’organizzazione di attività quali Bookstock Village, Superfestival e lnternational Book Forum.
L’organizzazione dei premi, il programma professionale, i progetti speciali della Regione Piemonte, nonché il coordinamento dell’attività di comunicazione dell’evento e della comunicazione istituzionale.
Alla Fondazione per la Cultura Torino sono invece attribuiti i compiti organizzativi legati al programma musicale per la città, a Festa Mobile, al Salone Off e la ricerca e gestione delle sponsorizzazioni e il merchandising.
Fondazione Circolo dei lettori e Fondazione per la Cultura Torino si avvalgono, per le attività organizzative, del personale della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, opportunamente distaccato.
Per il coordinamento delle attività organizzative e la condivisione degli indirizzi generali è stata istituita una Cabina di Regia presieduta da Massimo Bray. Ne fanno parte il Vice-Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura Mario Montalcini; il Segretario Generale della Regione Piemonte Michele Petrelli; il Direttore Editoriale del Salone Internazionale del Libro Nicola Lagioia; per la Fondazione Circolo dei lettori il Presidente Luca Beatrice e la Direttrice Maurizia Rebola; per la Fondazione per la Cultura Torino il Segretario Generale Angela La Rotella; per l’Associazione Editori Amici del Salone di Torino Gaspare Bona e Isabella Ferretti.
Il Salone, la casa di tutti gli editori
Il Salone Internazionale del Libro è il biglietto da visita dell’editoria italiana nel mondo. Per cinque giorni, da Paesi di ogni continente qui arriveranno editori, scrittori, scienziati, registi, artisti, musicisti, premi Nobel, premi Pulitzer, premi Goncourt, premi Oscar per parlare fondamentalmente della costruzione di un futuro comune in cui sia sensato vivere.
Quest’anno al Salone ci sarà tutta l’editoria italiana. Ci saranno gli editori indipendenti, e ci saranno i grandi gruppi. Chi sarà a Torino dal 10 al 14 maggio avrà dunque la fortuna di venire a contatto con tutta la scena editoriale del nostro Paese. È un motivo d’orgoglio, e la conferma di 31 anni di storia e tradizione, che gli editori italiani abbiano scelto Torino per ritrovarsi tutti insieme sotto lo stesso tetto. Un risultato reso possibile anche grazie all’impegno dell’Associazione Editori Amici del Salone Internazionale del Libro che per prima ha creduto e si è impegnata per questo risultato.
«Un giorno, tutto questo». Il tema
Nell’idea di Salone del Presidente Massimo Bray e del Direttore Nicola Lagioia c’è il fatto che esso non sia solo una vetrina di eventi ma un grande produttore di contenuti culturali. Il Salone, sotto questo profilo, ha un enorme privilegio. Ogni anno a Torino arrivano alcune delle migliori menti del pianeta: scrittori, scienziati, economisti, artisti, registi, musicisti… Il Salone ha chiesto a tutti loro di ragionare insieme sull’idea di futuro: come sarà il mondo che ci aspetta?
Un giorno, tutto questo… che cosa ne sarà. Un giorno, tutto questo… sarà bellissimo. Oppure: Un giorno, tutto questo… sarà in pericolo… o sarà perduto. Un giorno, tutto questo… sarà il migliore dei mondi possibili. Oppure: Un giorno, tutto questo… sarà sotto minaccia, e dovremo difenderlo. Un giorno, tutto questo… sarà il posto in cui noi o i nostri figli saremo felici di poter vivere.