CULTURA E EVENTI

Giornata dei musei, Maffei (ICOM): “connessioni” sono oggi modalità di lavoro imprescindibile per i musei

Il 18 maggio, anche quest’anno, torna la Giornata internazionale dei musei promossa dall’ICOM.

L’obiettivo generale è far crescere la consapevolezza che i musei sono un importante mezzo di scambio culturale, arricchimento delle culture e sviluppo di comprensione reciproca, cooperazione e pace fra i popoli.

Ogni anno, dal 1977, la Giornata ha il suo tema e, per il 2018, è stato scelto “Musei iperconnessi: nuovi approcci, nuovi pubblici”. In Italia, dal 2016, il tema (e la data) della Giornata Internazionale dei Musei, è anche al centro della Festa dei Musei promossa dalla Direzione Generale Musei del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con una formula pensata per attrarre appunto diverse tipologie di pubblici e indurli a riflettere sul nostro patrimonio con modalità e prospettive diverse da quelle consuete.

LE IPERCONNESSIONI

Il termine iperconnettività indica i tanti metodi di comunicazione che abbiamo a disposizione: i contatti di persona, il telefono, le email, la messaggistica istantanea, le piattaforme Web e i Social Media. Questa rete globale di contatti diventa ogni giorno più complessa, diversificata e integrata. Oggi queste possibilità di comunicazione rivestono un ruolo importante anche nei musei, i quali, tramite il loro utilizzo, possono coinvolgere un pubblico sempre più ampio, avvicinandolo alle collezioni con modalità innovative.

UNA GIORNATA PER TUTTI

In questo scenario la Giornata offre un doppio livello di esperienza: uno per addetti ai lavori e uno di apertura al pubblico. “E oggi c’è l’esigenza che i temi da addetti ai lavori si tramutino poi in sperimentazioni nei confronti del pubblico”, spiega ad AgCult Tiziana Maffei, presidente di ICOM Italia. “Per noi – aggiunge – quello che progressivamente sta interessando è come questa iniziativa annuale trovi una condivisione tematica a più livelli e in vari settori”. Quindi non solo addetti ai lavori, non solo Festa dei Musei, ma anche connessioni che vanno oltre. Esemplare è il caso FlixBus che ha colto la dimensione nazionale della proposta e l’opportunità in termini di attrattività culturale; non solo connessione virtuale ma fisica, proponendo in occasione della Giornata uno sconto ai viaggiatori che si muovono per visitare i luoghi della cultura del Paese. “Esempio – spiega Maffei – che dà la misura di come la realtà museale sia oggi un elemento di attrattività. Come istituti di cultura, viviamo un momento di attenzione, che dovremo poter cogliere per sostenere il consolidamento di ciò che questo Paese dovrebbe considerare come importante infrastruttura culturale”.

CONNESSIONI NON SOLO DIGITALI

A livello nazionale, il tema delle iperconnessioni non è stato trattato solo in ambiente digitale. “Nasce come l’idea di una connessione continua del museo in ambiente digitale per essere poi declinato in tanti altri aspetti. Dalla ricerca interdisciplinare per approfondire significati, alla costruzione di accordi tra istituti culturali diversi. Questi nuovi approcci possono avere un riflesso sul pubblico, e non solo in termini numerici”. Il presidente di ICOM si ritiene “soddisfatta dell’attenzione che tutti stanno rivolgendo al tema per confrontarsi con pubblici con fisionomie culturali, bisogni e attese differenziati. Siamo voluti andare oltre – spiega – proponendo altri spunti oltre alle connessioni in ambiente digitale, ma allargandole a 360 gradi: ad esempio come sperimentazione di reti trasversali (con la costruzione di contenuti culturali ad hoc), ma anche alle possibili nuove opportunità narrative degli oggetti museali in sistema di relazioni interdisciplinari”.

CONNESSIONI QUALE TEMA PER IL FUTURO

Oggi i contenuti culturali non sono più fruibili esclusivamente all’interno dei musei. “Questo aspetto avrà un peso sempre maggiore. I pubblici di riferimento potranno essere a distanze incredibili rispetto alla collocazione fisica del museo nel territorio”. I musei sono i luoghi dedicati alla libera fruizione ma anche alla produzione di contenuti culturali. Il tema delle connessioni torna evidentemente anche in una logica di Sistema museale nazionale. “Mi piacerebbe che questo tema delle connessioni si consolidasse, anche per il futuro, l’ipotesi di lavoro più credibile: cooperazione interistituzionale, cooperazione tra musei, tra istituti culturali diversi, tra comunità e istituti di cultura”.

FARE RETE

Sistemi di rete: digitali, interistituzionali, pubblico-privato. Il 22 maggio si chiuderà simbolicamente questa settimana a Palazzo Massimo con la sottoscrizione dell’accordo ICOM Italia FIDAM. Una proposta italiana che ha visto l’apprezzamento internazionale considerata la pronta emulazione in altri paese. In questa occasione è stato organizzato uno speciale appuntamento rappresentato dal Convegno “IO HO QUELLO CHE HO DONATO. Mecenatismo, filantropia, sponsorizzazione a sostegno delle istituzioni museali”, organizzato appunto insieme alla Federazione Italiana Amici dei Musei (Fidam) per presentare ufficialmente l’accordo tra il mondo professionale delle Istituzioni museali e il mondo degli Amici dei Musei.

Privato quindi quale opportunità per condividere e sostenere il ruolo del museo nello svolgimento della propria missione. Un approfondimento delle varie forme di supporto e sponsorizzazione a sostegno delle istituzioni museali e soprattutto dell’attività gestionale attraverso relazioni puntuali da parte di esperti (Maffei, Scaietta, Tarasco, Lemme, Baia Curioni, Bottini, D’Houwt) del settore e la presentazione di buone pratiche (Parco Archeologico di Ercolano, Museo Richard Ginori di Doccia, Triennale di Milano, le Pescherie di Mantova, Museo Poldi Pezzoli).

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