Europa Creativa, il 12 luglio a Roma incontro con Costa, Tajani, Sassoli e Bonisoli
Si terrà il 12 luglio a Roma un incontro istituzionale promosso dall’europarlamentare Silvia Costa (Pd) e dall’ufficio di rappresentanza del Parlamento europeo in Italia per condividere riflessioni e proposte sul programma Europa Creativa 2021-2027.
All’evento sono invitati i parlamentari europei che fanno parte della Commissione Cultura, i Presidenti e i Capigruppo delle Commissioni VII di Camera e Senato e gli stakeholders italiani più esperti e rilevanti.
Interverranno, fra gli altri, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, il vicepresidente del Parlamento europeo David Sassoli, il capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Beatrice Covassi, il direttore dell’ufficio d’informazione in Italia del Parlamento europeo Fabrizio Spada, la relatrice del programma Europa Creativa Silvia Costa, il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, la presidente del Maxxi Giovanna Melandri, la vicepresidente di CultureAction Cristina Da Milano, il presidente di Cultura Italiae Angelo Argento.
L’incontro si terrà dalle 9,30 a Roma a Palazzo venezia, sala del refettorio (via del Plebiscito 118).
“In Europa – spiega la Costa – si è aperta una fase cruciale per definire le prospettive politiche e programmatiche, anche finanziarie, per la cultura, l’audiovisivo, le imprese culturali e creative. Infatti, la Commissione europea, dopo la presentazione del nuovo Quadro Finanziario Multiannuale (QFP), ha sottoposto al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri della cultura europei il nuovo programma Europa Creativa 2021/27, di cui sono stata riconfermata Relatore per il Parlamento europeo.
Un incarico che intendo assolvere, come già nella precedente programmazione, all’insegna del massimo coinvolgimento delle istituzioni e degli stakeholders italiani ed europei, così come ho fatto in questi anni, sia da relatore che da Presidente della Commissione cultura e ora da coordinatrice del gruppo S&D, anche per favorire un loro maggiore coinvolgimento nella fase ascendente delle decisioni europee”.
L’Italia, ricorda, “si è fortemente battuta per ottenere che il 2018 fosse dichiarato Anno europeo del patrimonio culturale, per la nuova Strategia europea sulla cultura nelle relazioni internazionali (di cui sono stata correlatrice)e per sostenere il ruolo della cultura, dell’audiovisivo e delle imprese culturale e creative nelle politiche sociali, economiche, internazionali, industriali, di ricerca e di coesione della UE, al fine di mantenerne l’autonomia e di accrescerne il budget nel quadro finanziario pluriennale 2021-2027”. Per queste ragioni, l’europarlamentare dem chiede di “condividere riflessioni e proposte, per tener conto dell’interesse dell’Italia nel quadro delle finalità che la Ue intende raggiungere; il programma, del resto, ha avuto un fortissimo seguito nel nostro Paese, che è abitualmente il più forte partecipante in termini di numero di domande, cogliendo validi successi”.