POLITICA

“All’ombra del Vesuvio e in pizzeria è forse il sonno del PD men duro?”… Boh?

Primi segnali pro-Zingaretti in Basilicata: il sindaco di Senise Rossella Spagnuolo a Napoli alla cena pro-rinnovamento PD con Bassolino.

La dirigente del PD lucano: “Polese convochi la Direzione al più presto, è urgente parlare del futuro prossimo”. Alla convention alla pizzeria Bellillo anche Mauro Calise, Marco Rossi Doria e Maria Luisa Iavarone.

Il Mattino riferisce che la location è stata la Pizzeria Bellillo a Via Depretis a Napoli, dove si sono ritrovate un bel po’ di persone, attualmente di varia estrazione partitica, ma tutti nati sotto il simbolo del PD o di quel che era il prodromo del PD.

Tra loro ci sta pure chi probabilmente nel tempo al momento del voto qualche ripensamento lo ha avuto, e ci sta pure chi col PD si è candidato e chi ne è ancora attivista col mal di pancia. Maestro di cerimonia Uno di questi: Enzo Maria Ruggiero.

La sua carriera politica parla chiaro: stava con i DS, poi abbracciò causa e croce di Antonio Di Pietro e Italia dei Valori, poi da figliuol prodigo è ritornato in quella famiglia che negli anni, dopo denominazioni varie e ardite, dopo aver terminato alberi e fiori disponibili come simbolo, ha optato per la registrazione finale di Partito Democratico.

La reunion non avrebbe dovuto essere niente di ufficiale come intento iniziale, salvo poi trasformarsi in un momento di dibattito e dialogo tra anime diverse, che mirano ad essere un unicum in un nuovo Partito Democratico, con tanto di interventi e di applausi. Insomma, a dirla come il Mattino riferisce, “si vedono per discutere come si possa rifondare il Pd e la sinistra senza passare per un partito ormai esangue”.

Rossella Spagnuolo con l’on. Paolo Siani
Rossella Spagnuolo con Maria Luisa Iavarone

Azz! Ma allora, se questo è, più o meno la situazione del PD è simile ovunque, atkà cene a casa Calenda con Renzi o al ristorante con Zingaretti (che poi proprio lui, Zingaretti, “l’antagonista”, sarà a Napoli tra pochi giorni per illustrare la sua piattaforma congressuale che sarà poi ufficializzata il 13 ottobre a Roma) meglio, molto meglio una bella Pizza Margherita nella città dove l’hanno inventata e la fanno da Dio! Insomma, la disfida sembrerebbe non solo essere stata preannunciata, ma addirittura già in atto: Zingaretti inizia ad attrezzarsi per prendere il posto di Martina e per isolare definitivamente Renzi, e lo farà da Napoli, da Santa Chiara.

Una “pizziata” di “avanscoperta”, quindi? Può essere, certo. Ma chi c’era? Beh, l’ex sindaco e Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino con il suo ideologo di fiducia, il politologo Mauro Calise, e poi Marco Rossi Doria, l’on. Paolo Siani, esponenti del mondo della medicina partenopea come Pietro Forestieri, l’oncologo Bruno Daniele e Carlo Avitabile, l’avvocato Riccardo Ferone, l’ex consigliere pd Tonino Amato, Maria Luisa Iavarone, la madre del piccolo Arturo vittima dei bulli E la Basilicata che fa? Sta a guardare? Possibile che nessuno si muova o si sia mosso per tentare di capirci di più, di ascoltare, di sapere, di prendere contatti? No. Non è proprio possibile. E infatti… mò vi sveliamo un pignatiello.

Dovete sapere, cari lettori di Angelomà, che Enzo Ruggiero, l’organizzatore della cena, è uno zio acquisito di quella Rossella Spagnuolo sindaco di Senise, che ha come riferimento politico Vito De Filippo, che si è sempre confrontata con Piero Lacorazza e che da qualche tempo dialoga serenamente con Marcello Pittella.

Si sa, quando in famiglia ci stanno almeno due componenti che fanno politica, beh… alla fine quando ci si incontra di quello si parla.

E così pure Rossella Spagnuolo con Ruggiero. Tra l’altro proprio la sindaca ha ammesso che “politicamente mi sono sempre confrontata con lui”. E se le si chiede cosa pensa della cena organizzata dallo zio, ammette: “C’ero anch’io”.

Del resto la foto che documenta a centro pagina l’attovagliamento ritrae proprio lei insieme a Bassolino, come fare a negare? Ma di negare manco c’è bisogno, lei è convinta e serena: “Zio Enzo ha voluto la mia presenza perché pensa che io possa essere un’anima nuova del partito, e ci teneva a inserirmi in un contesto extraregionale.

Ci sono andata molto volentieri, poi lì ho conosciuto tra gli altri Maria Luisa Iavarone, una persona squisita”. Evvabbè, ma come è stata la serata? “Si è sviluppato un confronto costruttivo. Io sono stata l’unica a presentarsi come dirigente del PD perché credo nel Partito Democratico e non ho mai smesso.

Ho riportato la mia esperienza da segretaria, dirigente e sindaco e ritengo che sia stato un dialogo che ha dato attenzione alle persone e ai contenuti, quindi se vogliamo riallacciare il rapporto con la gente perseguendo l’obiettivo della giustizia sociale che non deve mai esser perso di vista, si può costruire. Le persone sono importanti, largo alla gente – dice ad Angelomà senza alcuna remora la sindaca –  che riesce a dare espressione ai contenuti.

C’era molta società civile, anche ex simpatizzanti del partito, tutti con una grande voglia di tornare a credere nel PD anche se la conversazione si è sviluppata e incentrata sui temi politici attuali forti, quindi ognuno ha dato il proprio contributo e la propria idea sul come ripartire. Con la consapevolezza di avere tanta volontà e voglia di ricominciare”.

Evvabbè, ma quella è Napoli e là si parla anche a livello nazionale, ma come è invece la situazione qua, in Basilicata? “Qui dice Spagnuolo – auspico la stessa cosa fatta a Napoli e soprattutto che si riaprano le sezioni. Se si riapre il dibattito nelle sezioni e nei luoghi deputati a discutere ce la possiamo fare.

L’esigenza è alta, c’è bisogno di tornare a fare politica”. Sindaco mò sei stata a Napoli, il dibattito l’hai fatto, nel contesto extraregionale hai iniziato ad inserirti, ma tutto quello che vi siete detti e di cui hai fatto tesoro e su cui concordi mò in Basilicata a chi lo dici? Dove riporti le risultanze? “Io aspetto un altro poco, ma voglio ricordare che faccio parte sempre di quelle 60 persone che costituiscono la Direzione regionale del PD, quindi tra un po’ chiederò a Polese di convocare la Direzione se non lo fa lui. Per il momento aspetto che ritorni un minimo di normalità, ma auspico che al più presto venga convocata la Direzione per discutere del futuro prossimo”.

Ma quindi si può pensare a una nuova corrente in positivo all’interno del PD? “Non oserei parlare di correnti, ma sicuramente un nuovo input che dovrebbe contribuire al rinnovamento, che sia da linfa alla discussione. Sono convinta che, se non si ricompatta, il centrosinistra ha vita breve: l’unità intorno a un progetto comune e condiviso è una cosa fondamentale, necessaria e imprescindibile da qualunque altro progetto politico e da qualunque parvenza di strategia”.

Fonte:www.angeloma.it

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