CULTURA E EVENTI

GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE, LE NONNE CHEF CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE

Se da un lato sono 2,7 milioni le persone che in Italia durante l’ultimo anno sono state costrette a chiedere aiuto per mangiare nelle mense dei poveri o con pacchi alimentari, dall’altro sono 815 milioni nel mondo gli individui che soffrono la fame.

1 persona ogni 3 è malnutrita mentre 1 persona su 8 soffre di obesità, secondo i dati misurati attraverso “I Diari di Famiglia del progetto Reduce – Spreco Zero” del Ministero dell’Ambiente.

In questo contesto emerge prepotentemente il dato dello spreco alimentare: 37 i chilogrammi di cibo a testa che ogni anno finiscono nella spazzatura. In occasione della giornata mondiale dell’alimentazione, martedì 16 ottobre, Orto Sociale invita a prevenire lo spreco di cibo, in linea con gli auspici Fao.

Importante l’educazione alimentare e ambientale nelle scuole, responsabile l’attività dei tanti Dirigenti Scolastici orientati ad approfondire sempre più le tematiche anche attraverso visite didattiche nelle “Fattorie a Spreco Zero”, ossia quelle impegnate a una gestione ottimale e sostenibile delle risorse e delle produzioni.

Diversi i anche consigli delle Nonne Chef per la giornata mondiale dell’alimentazione. Nonna Annunziata invita a “cucinare quanto basta, ma se avanza condividere con i vicini o riciclare tutto il giorno dopo”.

Nonna Antonietta, parlando della spesa, consiglia di “leggere e capire bene etichette e scadenze”. Nonna Rosa invita ad “acquistare solo ciò che serve veramente senza cedere alle sirene del marketing”, mentre Nonna Antonia a scegliere “cibi di stagione, possibilmente dell’agricoltore o del bottegaio di fiducia”.

Anche la Regione Basilicata, al fine di tutelare le fasce più deboli della popolazione e sostenere la riduzione degli sprechi, riconosce, valorizza e promuove l’attività di solidarietà e beneficenza, di recupero e di distribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari a favore delle persone in stato di povertà o grave disagio sociale.

“Si tratta della Legge Regionale 11 agosto 2015, n. 26 – sottolinea Rudy Marranchelli Presidente Orto Sociale Italia – che permette lo svolgimento dell’attività di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari e non alimentari a favore delle persone in stato di povertà o di grave disagio sociale, da parte di una serie di soggetti attuatori.

La legge regionale – continua Marranchelli – prevede anche la costituzione di reti locali tra soggetti attivi riconosciuti nei settori dell’agroalimentare e del terzo settore.

Una norma importante che, anticipando la norma nazionale (legge Gadda del 2016), delinea il carattere sempre più SOCIALE dell’AGRICOLTURA Lucana”

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