POLITICA

Crob, Mollica: ora puntare su Breast Unit e ricerca

“Per la Regione Basilicata avere centri di eccellenza come il Crob diventa fondamentale per abbattere la mobilità sanitaria passiva, ma soprattutto diventa elemento positivo per quella attiva, nonché fonte di guadagno per l’economia regionale”.

 “La decisione ministeriale che ha confermato, per la terza volta, il carattere scientifico nella disciplina di oncologia del Crob di Rionero, impone scelte precise”.

È quanto dichiara il consigliere regionale Francesco Mollica, il quale ricorda che “per la Regione Basilicata avere centri di eccellenza come il Crob diventa fondamentale per abbattere la mobilità sanitaria passiva, ma soprattutto diventa elemento positivo per quella attiva, nonché fonte di guadagno per l’economia regionale”.

“Un riconoscimento che va ad abbattere ogni dubbio sulla valenza scientifica dell’Istituto il cui paventato ridimensionamento è pura utopia – sottolinea Mollica – e che soprattutto deve essere un input per l’assessore alla Sanità, Flavia Franconi e i suoi dirigenti che, insieme al direttore dell’Istituto devono accelerare la pianificazione di azioni affinché la Breast Unit sia ubicata al Crob di Rionero.

Sono decenni di ritardi che la nostra sanità deve recuperare, anche rispetto ad altre regioni che su questo fronte sono abbondantemente avanti.

Una unità senologica altamente specializzata non può che trovare la sua collocazione in una struttura come quella del Crob di Rionero che nasce come istituto di ricerca e alla quale bisogna soltanto assicurare strumenti e mezzi per mantenere e migliorare la qualità ed il livello dei servizi offerti”.

“Quello del ministero – aggiunge ancora il consigliere – è un dato rilevante nel nostro panorama sanitario ancora di più se lo consideriamo come qualcosa che va a correggere e scoraggiare il fenomeno dell’emigrazione sanitaria, da un lato rendendo più attrattive le unità operative presenti in Basilicata e valorizzandole come centri di eccellenza; dall’altro attraverso accordi di confine tra regioni limitrofe che consentano al sistema di funzionare secondo logiche di area vasta e di potenziare i rapporti di conoscenza e di collaborazione.

Tra le considerazioni fatte dalla commissione emerge infatti la valenza nazionale dell’Istituto riguardo alla mobilità dalle altre regioni. Una realtà sanitaria di grande rilevanza, dunque non solo per il Vulture e la Basilicata, ma anche per i cittadini di altre regioni che si affidano al Crob”.

Per Mollica “un altro dato da non sottovalutare è una sempre maggiore attenzione per la ricerca da effettuare al Crob e che deve essere il motore di una crescita professionale che veda come unico obiettivo la tutela della salute andando oltre ogni principio del regionalismo.

Mettere dunque queste eccellenze in rete e iniziare a programmare, pianificare e verificare. Bene fa il territorio a rivendicare il legame tra la struttura e l’intera comunità del Vulture, è necessario oggi più che mai un lavoro di squadra che continui sulla strada già percorsa finora e che, attraverso un potenziamento della struttura a livello tecnologico e del personale, punti alla promozione di progetti ambiziosi dedicati alla prevenzione e alla cura della malattia.

Simili riconoscimenti – conclude – costituiscono una grande ricompensa all’impegno quotidiano di tutti coloro che, ad ogni livello, hanno operato e operano nella Irccs, mettendo il massimo della propria competenza, attenzione al paziente e ricerca di eccellenza professionale”.

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