CULTURA E EVENTI

Francesco Delzio ‘La Ribellione delle imprese’

E’ in libreria il nuovo libro di Francesco Delzio ‘La Ribellione delle imprese’ editore Rubbettino, già celebrato con paginate sul Sole e sul Corriere della Sera‎.‎

Nel pamphlet il saggista manager (ha molti incarichi in Atlantia, tra cui quello di direttore della comunicazione e relazioni esterne) racconta la rivoluzione in atto nel mondo degli imprenditori italiani (si calcolano in 4 milioni!), che, oltre a dover fare i conti con gli effetti della globalizzazione, delle guerre economiche tra Usa e Cina, e lo spread, hanno a che fare anche con la politica populista della Lega e dei 5Stelle, con la loro contestazione anticasta e anti élite in cui accomunano “pubblico e privato, politica e impresa, rentiers e produttori, finanza e industria, speculatori e investitori”, che pone l’imprenditore in una “condizione di emarginazione sociale” di fronte un governo indifferente e irraggiungibile.

Uno degli effetti negativi più gravi di questa crisi, evidenzia Delzio, è “che la furia ideologica dell’anticasta sta distruggendo inesorabilmente quel patto implicito di ‘solidarietà produttiva’ che aveva fatto grande la piccola e piccolissima impresa italiana (…).

Un particolare ambiente produttivo nel quale la distanza tra imprenditore e lavoratore – nella vita quotidiana – è sempre stata assai ridotta sino a scomparire”.

Temi sempre poco trattati dai mezzi di informazione – a parte il caso di Dario ‎Di Vico, non a caso spesso citato nel testo – e invece una grande opportunità per ricreare comunità motivate intorno ai giornali.

Delzio racconta cosa si sta muovendo nel mondo delle imprese sempre più insofferenti nel vedersi penalizzare da scelte politiche che sembrano indifferenti all’economia reale. Ribellioni come quella dei 2000 piccoli e piccolissimi imprenditori della Confartigianato, scesi in piazza il 13 dicembre a Milano, per chiedere al governo “certezze per lo sviluppo”. E, ancora prima, le proteste nel luglio 2018 “degli imprenditori del Nord-Est spaventati dal Decreto Dignità”.

L’aspetto interessante del libro è che fa capire che cose importanti si stanno muovendo per quanto riguarda l’avvicinamento tra ceti produttivi. Con i sindacati che dopo anni di manifestazioni separate ritornano in piazza il 9 febbraio con la manifestazione unitaria di CGIL, CISL e UIL dal titolo ‘Futuro al lavoro’ (“non succedeva dal 2013” sottolinea Delzio), giorno in cui succede una cosa ancora più straordinaria: “tra le bandiere rosse, banche e blu dei sindacati confederali spuntano alcuni imprenditori”, racconta l’autore.

“Confindustria Romagna aveva deciso di scendere in piazza al fianco dei sindacati schierando una trentina di imprendtori del settore Oil&Gas, ai quali si erano aggiunti altri colleghi del settore provenienti dalla Basilicata.

Non si ricordano episodi analoghi”, commenta Delzio. Ma come è potuto accadere? Ve lo racconta il libro, denso di informazioni, che contiene anche una proposta politica “legata alla questione demografica” che secondo Delzio potrebbe vedere lavoratori e imprendtori insieme protagonisti di un “Patto per la natalità”.

Francesco Delzio, ama scrivere, e tra le varie testate con cui collabora (pro bono) c’è anche Prima con la rubrica ‘Lobby d’autore’. Con questo pamphlet sembra riandare ai tempi in cui, brillante laureato alla Luiss, aveva inziato a lavorare in Confindustria e a scrivere libri con cui aveva dimostrato di saper intravvedere e catturare storie e fatti sociali ancora a livello carsico come in ‘Generazione Tuareg Giovani, flessibili e felici’ nel 2007. Impressionante verificare leggendo ‘La Ribellione delle imprese’, com’è cambiato lo scenario italiano a trendici anni di distanza.

 

Pulsante per tornare all'inizio