Domenica 25 Agosto a Senise si è svolta la giornata di “Porte Aperte”
Organizzata dal centro SPRAR gestito dalla cooperativa Medi Hospes
Domenica 25 Agosto 2019 si è svolta presso il centro Sprar di Senise gestito dalla cooperativa Medi Hospes la giornata di “Porte Aperte”.
Una mostra fotografica dal titolo “Ero Straniero”, un titolo non casuale per sottolineare l’accoglienza e l’integrazione degli ospiti con la comunità senisese, culture e tradizioni diverse che si fondono in una nuova realtà con al centro l’inclusione sociale, gli scatti della mostra sono stati realizzati dagli ospiti in collaborazione con la fotografa Magda Carluccio.
Una mostra che rappresenta lo sguardo personale di ognuno di noi sulla realtà dei migranti.
Anche il commissario dott. Gentile tramite il responsabile del settore amministrativo sig. Vincenzo Guaragnone ha voluto rappresentare la sua ferma volontà nel proseguimento del progetto di accoglienza dei migranti, che nel territorio senisese, si sono ben integrati, spesso vengono introdotti nella vita lavorativa, e sono sempre disponibili a collaborare per migliorare la loro integrazione all’interno della comunità.
Il Sistema di protezione ha cambiato sigla dopo le recenti normative ed anche le persone che ne hanno diritto devono avere determinati requisiti, la mission del servizio è l’accompagnamento ed il sostegno alle persone, ha detto la responsabile del centro sprar di Senise dott.ssa Marta Miele,la giornata di porte aperte è una occasione per tutti i cittadini che vogliono vedere dal vivo la giornata tipo degli ospiti per comprendere meglio la cultura e la diversità di questi ragazzi che hanno imparato ad accogliere la diversità nella diversità collaborando con altre associazioni e con persone affette da problemi neurologici invalidanti.
Le giornate di porte aperte servono anche per scalfire i pregiudizi ed i preconcetti verso chi riteniamo diverso da noi, una conoscenza totale e completa per comprendere meglio la realtà dei migranti.
Inclusione sociale,diversità ed integrazione queste tre tematiche sono state illustrate tramite la mostra fotografica ed i laboratori curati dall’associazione Arte Vita dell’Artista Giovanna Cirigliano,conoscere il prossimo significa impegnarsi a capire, i ragazzi hanno compreso la diversità e la problematica di Mario affetto da Alzheimer ed hanno avuto il coraggio di chiederci cosa gli succedeva e noi abbiamo risposto chiamando le cose con il loro nome spiegando ai ragazzi cosa succedeva, accogliere la diversità nella diversità integrandosi nella società.
Il laboratorio artistico “Altromare gente in cammino”: ha lo scopo di raccontare un mare che è agli antipodi del concetto di divertimento, vacanza e spensieratezza. Un mare che rappresenta la speranza, ma che troppo spesso vuol dire morte, e sofferenza”.
Il laboratorio è stato realizzato in collaborazione con l’associazione “Arte Vita”, dove è stato possibile far fondere la diversità culturale con problematiche neurologiche e invalidanti, dimostrando che l’arte abbatte tutte le barriere ed accoglie tutte le diversità.
La tecnica del Patchwork, consiste nel riutilizzo di materiali di riciclo, in questo caso stoffe, il tutto è stato raffigurato su dei pannelli di polistirolo.
La fotografa Magda Carluccio ha accompagnato i ragazzi del centro Sprar alla scoperta del centro storico di Senise, immortalando il loro incontro con la storia, le tradizioni e la cultura della realtà ospitante, permettendo loro di scoprire con stupore similitudini ed analogie con i loro paesi di origine.
Il laboratorio organizzato con la collaborazione della sig.ra Giovanna Cirigliano, Presidente dell’Associazione Arte Vita, ha permesso la realizzazione di un’esposizione tematica avente l’obiettivo di illustrare ai visitatori il complesso percorso che porta l’immigrato dal paese di provenienza alle strutture di prima e seconda accoglienza, sino alla sua integrazione sul territorio.
La fusione con l’associazione e con la sua storia ha fatto sì che il tema dell’incontro tra le diversità trovasse piena forma espressiva.
L’arte è diventata veicolo e strumento terapeutico e di inclusione per il superamento delle difficoltà che possono derivare tanto dall’appartenenza ad una diversa cultura e/o nazionalità, quanto dalla presenza di una patologia invalidante, diventando fonte di arricchimento e sostegno reciproco.
Lo Sprar apre dunque le proprie porte a chiunque desideri per un giorno calarsi in questa “NUOVA E SPECIALE REALTA’” con l’auspicio che questo momento di incontro diventi il punto di partenza di un percorso di crescita e conoscenza reciproca.
“L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni” (Pablo Picasso)