Fabio Colasante si è diplomato presso il Liceo Artistico di Eboli, in seguito studia scultura presso l’Accademia di belle Arti di Napoli sotto la guida del maestro Augusto Perez. Vive e lavora tra Milano e Paestum.
E’ un Artista poliedrico, pittore, scultore e musicista. La sua arte è la fusione tra simbolismo, surrealismo e neo pop.
I suoi dipinti rimandano alla natura selvaggia, al mondo animale e al mito, caratterizzate dalla composizione quasi mai formale e spesso prive di punti di riferimento di tipo prospettico, anzi talvolta il soggetto occupa quasi totalmente se non del tutto lo spazio pittorico che traduce una ricercata rinuncia all’ambientazione, e dove il soggetto stesso dell’opera diviene materia pittorica assoluta.
In quest’universo l’uomo è in primo e piano e subisce emotivamente il mondo e la natura.
Fabio attraverso le sue opere esprime il senso della solitudine, quella sapiente che fa da raccoglimento e da riflessione sulla crisi dei valori e degli ideali, e ad una solitudine sociale che determina soprattutto un senso di smarrimento nelle giovani generazioni.
Le tele del Colasante sono di grandi dimensioni, dove con la tecnica del carbone a secco e del Gouache imprime intense vibrazioni prevalentemente monocromatiche.
In questo periodo la sua ricerca è concentrata sul “ritratto”, una scelta partita come metodo d’indagine emozionale.
Tra i vari ritratti da lui realizzati vi è quello della cantante e cantautrice Mia Martini, ad oggi considerata una tra le voci femminili più belle ed espressive della musica italiana, una cantante dotata di una strabiliante vocalità, capace di passare da registri passionali a registri più dolorose.
Ed è proprio in questo ritratto che ritroviamo, più che mai evidente, la ricerca spasmodica del Colasante sulla solitudine come condizione umana nella società di massa.
Il volto di Mimì è malinconico e traduce fragilità, riservatezza, intimismo, ma anche quella forza che è innata in ogni artista che spende la sua vita alla ricerca continua della bellezza.
