Il Consorzio di Tutela del Peperone di Senise I.G.P. è partner della “Festa Nazionale del Cuoco 2019” a Matera
Il Consorzio di Tutela del Peperone di Senise I.G.P. è partner della manifestazione “Festa Nazionale del Cuoco 2019“, a Matera, e propone il meglio della produzione dei peperoni in diverse forme: fresco, secco e in polvere.
Il peperone secco dolce si presta ad accompagnare e esaltare i sapori di diversi piatti. A partire dai primi, in aggiunta, ad esempio, a un grande classico della cucina meridionale come le orecchiette alle cime di rapa o in abbinamento a cavatelli e ceci.
Allo stesso modo, si sposa alla grande con zuppe di verdure e legumi o, ancora, al baccalà. Intero o spezzettato, il Peperone di Senise sa dare quella spinta di gusto unica e inconfondibile, che impreziosisce il piatto.
L’evento si tiene nella spettacolare cornice del Mulino Alvino a Matera.
Il grande raduno delle berrette bianche nei suggestivi luoghi della cittadina lucana, nell’anno che la vede “Capitale della Cultura”, ha la prerogativa di rivendicare il valore di quella “cultura popolare” – ambito al quale la cucina appartiene – la cui promozione è anche fra i principali obbiettivi strategici della Fondazione Matera – Basilicata 2019.
Le attività dell’Unione Regionale Cuochi Lucani, dell’associazioni provinciali e territoriali, insieme al coinvolgimento delle unioni regionali e delegazioni estere della FIC, proprio nello spazio fisico dei Sassi, servirà da cassa di risonanza e perfetta cornice ad una cultura che mantiene i profondi “valori corali”, ai quali i festeggiamenti sono dedicati.
I cuochi, partendo dalle buone pratiche d’impiego e trasformazione del patrimonio enogastronomico regionale, rilanceranno il tema di una “cultura popolare e cultura del gusto” che muova da modelli di consumo sostenibili, versatili e differenziati, perché in profonda simbiosi con le risorse del territorio.
Occorre infatti evidenziare come la grande ricchezza delle tradizioni culinarie italiane sia conseguenza di un adattamento ai differenti contesti territoriali che le hanno generate, proprio come la grande molteplicità delle nostre culture popolari e delle nostre cucine.
Un percorso di degustazioni, confronti e dibattiti su: produzioni della terra e specie ittiche trascurate, recupero delle tradizioni ai fini di uno sfruttamento sostenibile e razionale delle risorse alimentari.