Catalogo “Maestri d’Olanda”, Zullino: a Roma l’ultima tappa
“I capolavori della collezione nazionale del Muza sono stati esposti in importanti musei ed istituzioni d’arte italiani.
La Pinacoteca d’Errico ha ospitato una selezione di opere, la più grande ed importante collezione d’arte della Basilicata”
“Si è conclusa a Roma, presso Palazzo Barberini, la presentazione del catalogo ‘Maestri d’Olanda e di Fiandra nei mari del sud’ a cura di Mauro Vincenzo Fontana. Ultima tappa dopo Malta e Napoli, quella di Roma chiude questo viaggio culturale di conoscenza della pittura olandese e fiamminga della collezione di Camillo d’Errico”.
A darne notizia il presidente della quarta Commissione consiliare (Politica sociale), Massimo Zullino, presente all’evento.
“Ancora una volta – afferma Zullino – Palazzo San Gervasio con la sua Pinacoteca d’Errico, diventa protagonista e motivo di orgoglio per la nostra regione.
Il catalogo della mostra – sottolinea – offre contributi di studiosi maltesi e italiani affermati ed emergenti, evidenziando le preferenze dei collezionisti del diciannovesimo secolo per le opere d’arte fiamminghe nella regione mediterranea, presentando confronti tra una collezione pubblica, ovvero la collezione nazionale di Malta, ed una collezione privata di Camillo d’Errico, attraverso una selezione di opere”.
“Nel corso dell’anno – continua Zullino – i capolavori della collezione nazionale del Muza sono andati in tournée e sono stati esposti in importanti musei ed istituzioni d’arte italiani, e la Pinacoteca Camillo d’Errico è stata una delle istituzioni che ha ospitato una selezione di opere, la più grande ed importante collezione d’arte della Basilicata.
Questo evento che sta prendendo sempre più scena nella storiografia specialistica rileva Zullino – offre nuovi scenari di portata internazionale e ci permette di comprendere la grandezza della creatività umana, la capacità di alcuni talenti geniali di esprimere esteticamente sensazioni ed emozioni in maniera pura, con abilità e con naturalezza, e soprattutto che l’arte non può prescindere dallo studio e dall’applicazione”
“La Regione Basilicata – conclude Zullino – sostiene la Fondazione d’Errico quale esempio di gestione privata del patrimonio culturale aperto alla collettività”.