Quarantenni: sempre più poveri e infelici a causa del lavoro
«I quarantenni e il lavoro», il documentario shock sulla perdita dei posti di lavoro che sta facendo il giro del web
Roma, 13 dicembre 2019 – Il lavoro operaio è in via di estinzione. E fin qui niente di nuovo.
Ma ciò che sorprende, e un po’ spaventa, è il dato relativo al lavoro impiegatizio e manageriale: nel prossimo decennio infatti anche gli impiegati e i manager saranno ridimensionati nella stessa misura degli operai.
Secondo uno studio di Domenico De Masi, professore emerito di sociologia del lavoro presso l’università La Sapienza di Roma, a causa dell’automazione nei prossimi anni ci sarà un calo drastico dell’occupazione sia di operai che di impiegati.
Si stima infatti in circa 4 milioni i posti di lavoro che saranno sostituiti dai robot, e rimpiazzati dagli algoritmi.
Dati ben peggiori quelli diffusi dallo studio di McKinsey, “A Future That Works: Automation, Employment, and Productivity”, che prevede per l’Italia la metà dei posti di lavoro, cioè circa 11 milioni di posti, andare in fumo.
A pagarne di più il prezzo i quarantenni di oggi, stretti nella morsa di una crisi che è anche culturale. Una generazione di mezzo, costretta tra quella dei padri analogici e quella dei figli digitali, definita dei “tardivi digitali“.
Una generazione di eterni precari, imprigionati tra i vecchi che hanno beneficiato dei “bei tempi andati” e i giovani che vivono incollati allo smartphone senza colpo ferire.
I CAMBIAMENTI NEL MONDO DEL LAVORO
Cosa accadrà quindi ai quarantenni di oggi? E quali mosse serviranno già a partire dal 2020 per non rimanere completamente fuori dal mercato?
A rispondere a queste domande Carlo D’Angiò, ricercatore e studioso della materia da oltre 25 anni, nel video documentario «I quarantenni e il lavoro».
Una sintesi cruda ma efficace di una serie importante di dati, interviste e informazioni tecniche e socio-economiche, raccolti per questo contenuto di straordinaria visione.
“Operai e impiegati non serviranno più al sistema; tuttavia, c’è una nuova figura professionale che non può essere sostituita dalla tecnologia.
Ed è proprio questa figura, verso cui dovrebbero orientarsi i quarantenni di oggi, trasversale nei ruoli e nei mercati, che occuperà lo scenario del lavoro nei prossimi anni” dice D’Angiò.
Per capirne di più si rimanda alla visione del documentario «I quarantenni e il lavoro», disponibile gratuitamente online alla pagina https://phoenix.carlodangio.academy/documentario-i-quarantenni-e-il-lavoro.