Francavilla in Sinni:ritorna “Piazza Banda” per Natale
Continua il nostro viaggio nelle comunità e nelle chiese della diocesi, con quel rinnovato impegno e le motivazioni racchiuse nel nostro manifesto che voglio riproporre:
Piazza Banda
La piazza, specchio di una comunità, simbolo dei cittadini che la popolano. La piazza è spazio privilegiato, luogo dell’incontro, dell’amicizia, dello scambio, scenario di manifestazioni festose pacifiche e tumultuose, testimonianza di un passato illustre o no che sia. Sono tante le piazze Italiane, belle, grandi, famose in tutto il mondo.
La nostra piazza, la piazza a cui ci riferiamo non è grande, non è famosa, assolutamente non artistica. La nostra piazza è, modesta,anche piccola ma che racchiude un mondo che si identifica completamente in essa.
E’ la piazza della gente,del commerciante, dell’ambulante , della massaia intenta a fare la spesa, del municipio, dell’ufficio postale e della chiesa.
La piazza dei nostri paesi, quella che accoglie al proprio interno un mondo che oggi, purtroppo, tende a scomparire.
La nostra piazza, quella che ci ha visto crescere, quella delle interminabili partite di pallone, della campana, delle feste del santo patrono, dei cantanti e dei comizi.
La nostra piazza, quella che oggi è vuota e che prende vita durante qualche lembo della stagione estiva. La nostra piazza, quella dalla triste bellezza, del silenzioso vuoto, delle speranze tradite e dei progetti mai realizzati .
La nostra piazza, il simbolo di una comunità sofferente e svuotata. La nostra piazza e quel silenzio che non è altro che un grido di dolore per gridare al mondo intero che si sta spegnendo.
Un grido di dolore che, a quanto pare, nessuno raccoglie. Sta morendo la nostra piazza, ed insieme ad essa si spegne la vita dei nostri paesi. Dove stanno andando i nostri paesi, quale destino tocca loro, perché questo spopolamento.
Inutile arrovellarsi il cervello nella ricerca di responsabilità, che sicuramente ci sono, anche se il tutto può essere il frutto di un fenomeno naturale già verificatosi nel passato.
La colpa è di tutti e di nessuno e l’assistere a questo processo restando inerme con la bandiera bianca in mano ci pone tutti di fronte alle proprie responsabilità.
Non possiamo rassegnarci, rimbocchiamoci le maniche e difendiamo le nostre comunità, diamo un senso ai sacrifici dei nostri padri, lottiamo per l’esistenza dei nostri paesi.
Piazza Banda vuole essere il motivo della nostra attività artistica che pone al centro le nostre comunità.La banda, quella delle feste patronali, che al passaggio ti avvolge in un profumato abbraccio di vita.
La Piazza e la Banda due elementi che si completano in un unico progetto di vita, dispensare gioia e voglia di vivere di progettare di fare.
La banda fonte dispensatrice di sensazioni profonde e gioiose. La banda quale strumento per portare al centro dell’attenzione delle coscienze la realtà delle nostre comunità.
Difendiamo la nostra cultura, difendiamo cio che è nostro, solo cosi’ possiamo gridare il diritto alla vita delle nostre comunità.
BUONE NATALE
Sergio Cupparo