REGIONE, BARDI: “STIAMO LAVORANDO PER IL CAMBIAMENTO”
Il presidente ha incontrato i giornalisti per fare il punto sulle attività svolte dal governo regionale nei primi otto mesi della legislatura e indicare alcuni obiettivi per il futuro
“Abbiamo avuto un periodo di abbrivio, per la prima volta dopo tanti anni ci siamo trovati a governare e abbiamo dovuto inserirci in un contesto difficile.
Dal 16 aprile abbiamo cominciato a lavorare innanzitutto per appurare quello che c’era a livello finanziario e abbiamo verificato la mancanza di copertura finanziaria rispetto ad alcuni aspetti significativi, come la forestazione ed i trasporti.
E abbiamo dovuto far fronte a queste necessità reperendo le risorse. Alcune fibrillazioni che ci sono state in questi mesi sono frutto di questa fase, stiamo mettendo a punto la macchina, ma quando si è trattato di approvare cose importanti la maggioranza è stata compatta”.
Lo ha detto il presidente della Regione Vito Bardi che oggi a Potenza ha incontrato i giornalisti per fare il punto sulle attività svolte dal governo regionale nei primi otto mesi della legislatura e indicare alcuni obiettivi per il futuro.
Alla conferenza stampa erano presenti anche il vicepresidente della Giunta Francesco Fanelli e gli assessori Francesco Cupparo, Donatella Merra, Rocco Leone e Gianni Rosa.
Il presidente ha consegnato ai giornalisti le schede di sintesi da loro predisposte sull’attività dei singoli Dipartimenti, annunciando poi che a breve ci sarà un nuovo incontro con i giornalisti per illustrare il bilancio di previsione 2020, approvato il Giunta il 30 dicembre ed in procinto di essere portato all’attenzione delle competenti Commissioni consiliari.
“Stiamo predisponendo una serie di quadri sinottici per far avere a tutti contezza di come saranno stanziati i fondi, pur nelle difficoltà elencate – ha detto Bardi -.
Cercheremo di indirizzare i proventi di royalties e delle compensazioni ambientali verso attività produttive e non verso la spesa corrente, punteremo cioè ad una vera e propria razionalizzazione della spesa. Questo è il segno del cambiamento, cambiare significa investire in attività produttive tutelando ambiente e salute”.
Il presidente della Regione si è poi soffermato su alcuni temi di attualità. “Si sente parlare della facoltà di medicina – ha detto -, mi sono personalmente occupato del problema, sono stato a Roma, ho parlato con il ministro Speranza e ho avuto interlocuzioni con i rappresentanti delle Università Cattolica e Tor Vergata, dell’Università di Foggia e naturalmente con l’Università della Basilicata.
Con la rettrice Aurelia Sole abbiamo indirizzato una lettera a ministri dell’Università e della Sanità, per portare avanti un progetto che deve andare avanti e trovare realizzazione entro il prossimo anno. Sono convinto che questo avverrà perché le risposte dei nostri interlocutori sono state positive”.
Quanto alla legge approvata recentemente dal Consiglio regionale sulla riorganizzazione degli uffici regionali, Bardi ha affermato che questo provvedimento ha lo scopo “di riavvicinare cittadini e mondo imprenditoriale alla macchina regionale. Non è un’azione facile ed è un vero cambiamento perché nel corso del tempo produrrà una vera sburocratizzazione.
Questo non significa accentrare poteri in capo al presidente e alla Giunta ma fare cose concrete per i cittadini. Abbiamo il massimo rispetto per i corpi intermedi, ma questo rispetto deve significare confronto sulle cose, sul merito, su quello che deve essere fatto.
Ognuno deve svolgere il proprio ruolo, nel rispetto reciproco”. Bardi ha poi ribadito che il governo regionale ha intenzione “di fare una legge quadro per l’editoria, una legge di sistema che riguardi tutti, web, carta stampata, televisioni, radio e agenzie”. Ha inoltre riferito che “è stato fatto per la prima volta un bando per tutte le agenzie di stampa, per avere rapporti con la Regione bisognerà assumere giornalisti lucani”.
In tema di attività produttive Bardi si è soffermato tra l’altro sul contratto di sviluppo “sottoscritto tra MISE, Regione Basilicata, Invitalia ed FCA che prevede investimenti complessivi di 102 milioni di euro, di cui 99 milioni di euro per l’ampliamento della capacità produttiva dello stabilimento di Melfi e 3 milioni di euro per lo sviluppo di un progetto di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale denominato “Ricarica”, finalizzato allo studio di nuove soluzioni per la realizzazione di veicoli con propulsione puramente elettrica in uno scenario di mercato post 2024.
Le attività di ricerca industriale relative all’autotelaio e al battery case – inizialmente previste in Piemonte – sono state attribuite al Campus per l’Innovazione del manufacturing di Melfi. Trasferire da Torino a Melfi l’attività di ricerca significa aver fatto qualcosa di significativo per la nostra regione.
Tali investimenti consentiranno il graduale reintegro del personale in temporaneo esubero e dall’altro l’incremento occupazionale di circa 100 unità nel 2021, a cui si aggiungono il personale dell’indotto e i ricercatori che saranno impegnati nel progetto di ricerca. Per vent’anni, la Fiat sarà protagonista per tutto ciò che riguarda l’ibrido e questa è una cosa significativa e che ci fa onore”.
“Noi non parliamo, prima – ha detto ancora Bardi -, parliamo quando facciamo i fatti, ma vi assicuro che dietro c’è un duro lavoro. In tema di infrastrutture stiamo cercando di portare avanti tutti quei lavori avviati e bloccati, e ciò sta avvenendo”. Mentre per quanto riguarda l’aeroporto “non è un progetto facile ma ci stiamo lavorando.
E credo – ha aggiunto – che riusciremo anche in questo. Come pure è un fatto positivo riuscire a spendere tutti i soldi del Psr e anche di più, e ritengo che saper spendere significa fare una buona politica e produrre dei risultati. Ed è positivo l’accordo fatto con la Total, mentre ora siamo alle prese con l’Eni e cercheremo di fare bene anche in questo caso.
Abbiamo inoltre messo mano finalmente al piano paesaggistico e ritengo che entro l’anno avremo il piano, importante per far fronte alle devastazioni intervenute. Non siamo pro o contro il petrolio o l’eolico, ma siamo per la tutela dell’ambiente”.
“Gran parte delle risorse – ha aggiunto ancora il presidente – vengono impiegate per la sanità, gli ospedali sono significativi perché riguardano a salute dei cittadini. In questi mesi ci siamo occupati del Crob, che abbiamo trovato ai minimi termini e con il rischio di perdere il riconoscimento di Irccs.
Questo naturalmente non doveva e non deve verificarsi, ho avuto delle interlocuzioni, abbiamo creato di individuare risorse per le strumentazioni tecnologiche, abbiamo individuato un direttore per la ricerca di livello nazionale, portato a termine l’avviso per il direttore generale, sono stati fatti dei concorsi per la chirurgia toracica e generale, è stata riaperta l’urologia, stiamo lavorando per rendere operativo il registro tumori, stiamo lavorando sulla rete oncologica che non esisteva e che significa individuare nel Crob il punto di riferimento delle varie sedi.
Più in generale nella sanità si stanno facendo finalmente i concorsi, avremo oltre 1200 assunzioni entro il 2021, siamo la prima Regione ad aver attivato il test di screening prenatale, per verificare eventuali anomalie senza ricorrere ad esami più invasivi. E siamo Regione pilota per il progetto che riguarda l’odontoiatria infantile. Naturalmente si sta lavorando anche alle altre strutture, a partire dal San Carlo”.
Quanto alle concessioni demaniali marittime, Bardi ha spiegato che la Regione sta lavorando nell’ambito della commissione del demanio marittimo per la definizione delle linee guida di attuazione della recente normativa. “Tale disciplina – ha detto – è attualmente all’esame della Conferenza unificata, l’esame verrà ripreso a beve, ci sono anche problemi che investono la Commissione europea e il Consiglio di stato, ma in ogni caso la sistemazione dell’intero settore dipende anche dal Piano delle coste e dei lidi a cui finalmente si sta lavorando”.
Infine un accenno ai temi politici. “Ho rapporti eccellenti con Berlusconi, Salvini, Meloni e Quagliariello – ha detto Bardi -, anche a livello regionale ci sono ottime interlocuzioni e posso rassicurare che c’è completa armonia. Siamo la quinta Regione che si è espressa per il referendum maggioritario e sono stato l’unico presidente di Regione che si è battuto contro il taglio dei parlamentari.
L’articolo 57 della Costituzione dice che nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a 7. Il taglio non sarebbe dei senatori ma della democrazia.
Ringrazio i miei assessori – ha concluso Bardi -, persone corrette e che lavorano, che stanno facendo di tutto per portare questa Regione alla ribalta. Quello che fanno loro lo fanno anche i consiglieri e ce la stanno mettendo tutta”.